
Rassegna stampa/1 Belgio senza governo da 224 giorni, oltre 50 mila in piazza a protestare
Il Belgio è senza governo da 224 giorni, “malinconico record europeo strappato agli olandesi che prima «conducevano» la classifica con 208 giorni: e il primato mondiale, quei 289 giorni raggiunti dall’Iran nel 2009, è vicino” (Corriere, p. 14).
Ieri 80 mila persone, secondo la polizia 30.800, sono scese in piazza nel centro di Bruxelles per chiedere che i politici si mettano d’accordo e formino un esecutivo. L’hanno chiamata «rivoluzione delle cozze e delle patatatine fritte» gli organizzatori, cioè “3 studenti e 2 impiegati [che] hanno lanciato un appello su Internet, su Facebook e Twitter, e tutti gli altri hanno risposto. «Che cosa vogliamo? Vogliamo un governo!», lo slogan scandito in coro, «basta con il vuoto di potere». Con l’aggiunta di quella parola sulfurea cui è stata intitolata la marcia: «Shame», in inglese, «vergogna»” (Corriere, p. 14).
Attualmente in Belgio “regge tutto un governo pro-tempore, ma la recessione morde, la speculazione comincia ad azzannare i titoli di Stato belgi sui mercati finanziari, la mediazione generosa del re Alberto II resta a metà del guado. Le ragioni? Quelle di sempre: 11 milioni di abitanti, al 60% fiamminghi e per il resto valloni francofoni, non trovano più leader capaci di parlarsi; soprattutto quando si sfiora l’argomento più scottante, il progetto di scissione della capitale Bruxelles” (Corriere, p. 14).
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