Rai. Il Pd che litiga con il Pd è la prova che la società civile dei puri e degli onesti è una boiata pazzesca

Di Renato Farina
30 Novembre 2014
La società civile dov’è? C’è un concorso per entrarci? Chi esamina i candidati? Come se ne diventa i capi? Mandatemi un vademecum, un libro di istruzioni, qualcosa, che li passo ai miei figli

La società civile dov’è? C’è un concorso per entrarci? Chi esamina i candidati? Come se ne diventa i capi? Mandatemi un vademecum, un libro di istruzioni, qualcosa, che li passo ai miei figli. E magari scopriranno di essere società addirittura civilissima, e magari si beccano un posto nel Cda della Rai. Alludo? Un po’ sì.

Gherardo Colombo e Benedetta Tobagi (foto in basso) sono persone senz’altro in gamba. Il primo è stato un magistrato famoso, e il suo libro decisivo è stato Il vizio della memoria. Naturalmente è un elogio di se stesso, che ha questo vizio della memoria, mentre gli altri sono portati per loro comodo a dimenticare. È un’astuzia retorica mica male, appena un po’ sfacciata: dice l’alta considerazione morale di sé che ha l’uomo. Un po’ come se madre Teresa di Calcutta scrivesse un’autobiografia intitolata: Il vizio di soccorrere i poveri. Oppure Umberto Veronesi: Il vizio di guarire dal cancro. E così via.

Insomma, una umilissima esibizione di modestia. Da pm era considerato l’estrema sinistra del pool di Mani Pulite, all’opposto di Pier Camillo Davigo che era il simmetrico di destra. Ho del pm brianzolo un ricordo interessante, in un dibattito dove feci da moderatore, quando propose una sorta di via d’uscita decorosa da Tangentopoli. Era una autentica potenza politica e lo sapeva. Ho il vizio anch’io di un po’ di memoria. Era il 1994, e c’era allo stesso tavolo il sottosegretario alla Giustizia nonché celebre avvocato Domenico Contestabile di Forza Italia. Era evidente chi dei due avesse più potere, e Colombo lo esercitava con eleganza. Da dove gli veniva questo potere? Ovvio: non dal voto, ma dalla venerazione che dai mass media si trasferiva nella gente colta.

Benedetta Tobagi è figlia del grande Walter Tobagi, martire autentico della libertà. È diventata campionessa della società civile non per aver illustrato la scienza delle telecomunicazioni con alti contributi. Il Pd l’ha scelta per aver abbandonato la traiettoria e le amicizie del padre, che era socialista-cattolico di timbro craxiano (che non è una bestemmia) e detestato dai colleghi comunisti del Corriere, e invece lei no: è diventata giornalista di Repubblica, appunto. Perfetto.

Com’è noto le due personalità sono state scelte dal Partito democratico per amministrare la Rai, proprio in quanto espressione della società civile. Le cose vanno lisce per un bel po’. Che cosa accade in questi giorni? Che il Partito democratico ha un’idea di riforma della Rai, e il governo che lo esprime vuole esercitare tagli abbastanza feroci per risparmiare i soldi dei cittadini. Che fanno Colombo e Tobagi? Dicono di no, essi rappresentano la società civile, non i partiti. Sono indipendenti, rispondono alla società civile. E da qui la mia domanda iniziale. Come si fa a iscriversi a questo club?

Qui vorrei dire una semplice, semplicissima cosa a Colombo e Tobagi. Non dovevate accettare di essere incoronati con il lauro come campioni senza macchia e senza paura. La società civile come entità astratta e dotata di maiuscole non esiste. Esistono le persone che liberamente si associano per interessi, ideali, per rispondere ai bisogni che altri hanno. Oppure no. Oppure se ne stanno in famiglia a menare il risotto con poco zafferano perché costa troppo. Ma anche loro sono società civile. Per esercitare la democrazia si mettono insieme in partiti o si limitano a votarli.

Invece in questi anni l’ideologia montante ha inventato una chimera: la società civile dei puri e onesti. Essa è dotata, come i draghi di carta del Capodanno cinese, di alcune piume colorate. Le piume sono quelli che uno strano potere decide che non hanno bisogno di essere votati, non devono passare un concorso, ma sono l’emblema positivo dell’umanità. Beh, non ci sto.

@RenatoFarina

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2 commenti

  1. Su Connottu

    Dottor Farina,
    ma non è che poi ce li ritroviamo entrambi candidati alla presidenza della Repubblica?

  2. beppe

    due bei soggetti dai quali tenersi a debita distanza.

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