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La quarta rivoluzione industriale è qui: urge superare l’antagonismo sul lavoro

Di Lorenzo Malagola
21 Aprile 2024
Siamo chiamati a governare la transizione epocale imposta dall’Ai per non esserne travolti. La legge sulla partecipazione al lavoro promossa dalla Cisl e in discussione alla Camera è un buon segnale
ll segretario generale della Cisl Luigi Sbarra davanti a Montecitorio il 27 novembre scorso per il deposito delle 375 mila firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle aziende
ll segretario generale della Cisl Luigi Sbarra davanti a Montecitorio il 27 novembre scorso per il deposito delle 375 mila firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle aziende (foto Ansa)

Siamo nel vivo della quarta rivoluzione industriale e stiamo scoprendo le potenzialità, apparentemente infinite, dell’intelligenza artificiale generativa. Molte sono le incognite, soprattutto in merito agli effetti sul sistema economico. I più sono convinti che inciderà sulla nostra vita in misura maggiore rispetto al motore a vapore o a internet. Quali mestieri scompariranno e quali nasceranno? Che significato avrà il lavoro per le nuove generazioni? Istituzioni e rappresentanze d’impresa e sindacali sono chiamate a governare questa transizione epocale perché la nostra società non ne sia travolta.
Tra i diversi interrogativi sollevati dalla diffusione dell’Ai vi è quello di un futuro senza lavoro. È interessante perciò vedere quella che è stata l’evoluzione della concezione del lavoro in Italia, per trovare solide fondamenta su cui impostare il prossimo mercato del lavoro. Il lavoro è stato un punto di unità nazionale nella fase costituente. L’articolo 1 della Carta rappresen...

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