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Quali sono i rischi che la situazione in Ucraina sfugga di mano

Di Rodolfo Casadei
15 Marzo 2025
Non bisogna sottovalutare il fatto che basterebbe qualche "provocazione" per far deragliare il difficile negoziato tra Stati Uniti e Russia. Ipotesi sciagurata e dagli esiti catastrofici
Il presidente russo Vladimir Putin con quello statunitense Donald Trump a Osaka, Giappone, 28 giugno 2019 (foto Ansa)
Il presidente russo Vladimir Putin con quello statunitense Donald Trump a Osaka, Giappone, 28 giugno 2019 (foto Ansa)

La Russia si comporta come una giovane che ostenta ritrosia per non dare l’idea di essere una ragazza facile, che simula timidezza per strappare dichiarazioni il più impegnative possibili da parte del corteggiatore. Ma dentro di sé arde dalla voglia di abbracciare il pretendente.
Già prima che il presidente russo Vladimir Putin si esprimesse sull'ipotesi di tregua avanzata a Jeddah il portavoce del governo Dmitri Peskov aveva dichiarato: «Il Cremlino non commenterà la proposta di introdurre un cessate il fuoco di 30 giorni tra Russia e Ucraina finché non riceverà informazioni dettagliate dagli Stati Uniti sull’essenza dei colloqui tra Stati Uniti e Ucraina svoltisi a Gedda».
Quando di una tregua o di una soluzione negoziata non si parlava, cioè per esempio nel maggio 2024, era invece il ministro degli Esteri Sergej Lavrov a dire che a non volere negoziati per la pace era l’Occidente, mentre la Russia era disponibilissima: «Noi siamo pronti, lo siamo sempre stati».
Dopo tre anni e pas...

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