
Qualche miliardo in meno e qualche cioccolatino in più
Fossimo nei panni del Governo andremmo a rileggerci le motivazioni con cui la commissione ha assegnato la vittoria a Lottomatica per il bando dei giochi del Coni (cfr Tempi 29). L’offerta economica della concorrenza era stata di circa 77 miliardi di vecchie lire; quella di Lottomatica di 73. Il bando, nato con l’intento di trovare i finanziamenti utili per coprire il buco del Coni (500 miliardi), avrebbe dovuto naturalmente vedere sconfitta Lottomatica. Così non è andata; secondo la commissione, sebbene l’offerta economica di Lottomatica fosse meno vantaggiosa, il piano industriale della società di Staderini era più allettante per lo Stato italiano. La commissione ha, infatti, valutato positivamente i «servizi alternativi» che Lottomatica era in grado di fornire aldilà della gestione del gioco. In che consistono questi servizi alternativi? Fra di essi compare l’impegno di costituire una società (“Interchoco”) che recapiti a domicilio cioccolatini. Di grazia, chi ci spiega il nesso fra cioccolatini e partite di calcio?
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