Putin ordina il ritiro delle truppe russe dal confine con l’Ucraina

Di Chiara Rizzo
19 Maggio 2014
L'ordine tecnico di «fine delle esercitazioni militari» è rivolto ai 40mila militari accampati lungo il confine del paese. Ma Rasmussen e la Nato negano: «Non abbiamo alcun segno che il il ritiro sia effettivamente cominciato»

L’indiscrezione anticipata stamattina dall’agenzia filogovernativa russa Interfax, è stata confermata anche dal Cremlino ufficialmente. Mosca ha ordinato ai 40mila soldati ammassati nel mese di aprile lungo il confine con l’Ucraina di ritirarsi dalla zona: anzi, tecnicamente, il presidente Vladimir Putin ha ordinato la «fine delle esercitazioni» nelle regioni di Rostov, Belgorod e Briansk. Nello stesso frangente il presidente ha chiesto anche a Kiev di terminare l’operazione militare contro gli insorti filorussi nelle regioni orientali ucraine di Dontesk e Lugansk.

LA NATO: «NESSUN RITIRO IN ATTO». Il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, nel corso della propria conferenza stampa mensile ha però negato che l’ordine di Mosca sia stato effettivo: «Purtroppo non abbiamo ancora alcun segno che sia cominciato il ritiro delle truppe russe dalla frontiera ucraina» ha detto, esprimendo per questo «profondo dispiacere».

A SLOVIANSK UN MORTO. Intanto continuano le battaglie nella città di Sloviansk tra esercito ucraino e filorussi: un soldato è morto, altri tre sono rimasti feriti dai colpi di mortaio dei filorussi.

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