Prostituzione. «Legalizzarla opprime ancora di più le donne»

Di Elisabetta Longo
01 Marzo 2016
Palma Felina, responsabile della Caritas Ambrosiana, spiega a tempi.it la realtà della prostituzione a Milano e come si può davvero aiutare le donne

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Palma Felina si occupa per la Caritas ambrosiana della tratta delle prostitute nigeriane dal 1995. In questi 21 anni ha incontrato ogni tipo di donne maltrattate, drammi e schiavitù, e non ha mai smesso di impegnarsi per togliere le ragazze dalla strada. «Solo il 10 per cento di loro smette di prostituirsi. Ma per noi quel 10 per cento è molto più che un “solo”», spiega Felina a tempi.it, reduce dalla Giornata mondiale della tratta, che si è svolta lo scorso 8 febbraio a Milano e in tutto il mondo.

Come opera la Caritas a Milano per contrastare la tratta?
Ci occupiamo principalmente di prostituzione, che tocca ragazze dell’Est e nigeriane. Abbiamo un’unità di strada che si chiama Avenida, che passa in rassegna le vie della città due volte alla settimana. Il primo contatto con le donne è molto importante, serve a dare loro informazioni pratiche sui diritti che potrebbero avere oppure come potrebbero ricevere assistenza sanitaria. Cerchiamo di spiegare loro che la cosa più importante è ottenere il permesso di soggiorno, con un lavoro pulito, perché senza quello dovranno far ritorno ai propri paesi di origine.

Cosa fate per chi si convince a “smettere”?
Abbiamo una struttura di accoglienza, dove possiamo ospitare una decina di ragazze che hanno ottenuto il cosiddetto “articolo 18”, il percorso di protezione sociale. La differenza tra le ragazze che ospitiamo e quelle che incontriamo per strada è notevole: solo chi è fermamente deciso a smettere, ribellandosi così al proprio sfruttatore, può farcela. Solo chi non ha più paura può incamminarsi verso un nuovo percorso di vita.

Di che nazionalità sono le ragazze che si prostituiscono a Milano?
La nostra unità di aiuto Avenida è presente sulle strade dal 1998 e la situazione è molto cambiata. Le più numerose sono ragazze dell’Est, provenienti da paesi che hanno aderito all’Unione europea in anni relativamente recenti. Sono rumene, bulgare, estoni e sono anche quelle che più facilmente smettono, perché fare ritorno alla propria città d’origine è semplice, basta un treno. Sono venute in Italia con una promessa di soldi facili, poi trasformata in schiavitù da qualche fidanzato delinquente. Tra le africane, invece, sono quasi tutte ragazze provenienti dalla Nigeria. Dei 2.571 contatti presi da Avenida l’anno scorso, ben 2.531 sono ragazze nigeriane. Per loro liberarsi dalla schiavitù è più complesso.

Perché?
Oltre ad avere un debito con il protettore, che è quasi sempre una donna chiamata “madama”, vivono il giogo del rito vudù. Un rituale subìto quando ancora erano in Nigeria e che si rivolterà contro di loro se oseranno ribellarsi, non riuscendo a restituire interamente il debito contratto. Le nuove rotte delle nordafricane passano dagli scafisti, dai centri di accoglienza, dalle richieste di asilo. Una volta ottenuto quello, si apre la strada della prostituzione.

Molti politici sono favorevoli alla legalizzazione della prostituzione, con l’abolizione della Legge Merlin e la riapertura delle case di tolleranza.
Il tema è molto complesso, nessun politico l’ha ancora analizzato seriamente. Chi sostiene che sia meglio togliere le ragazze dalla strada, perché un appartamento sembra più sicuro, fa solo un discorso di “fastidio alla vista”. Abbiamo notato negli anni che la prostituzione al chiuso è ancora più opprimente per le ragazze che la subiscono, da sole alla mercé della violenza del protettore. Lì noi non possiamo raggiungerle, cosa che invece riusciamo a fare quando sono in strada. Pensiamo poi alle moderne case di tolleranza, mascherate da centri massaggi, nelle quali nemmeno noi della Caritas ambrosiana riusciamo a entrare. Recentemente, nel 2008, l’allora vicesindaco Riccardo De Corato aveva istituito multe fino a 500 euro per i clienti delle prostitute, e il tentativo era stato salutato come vincente da molti. In realtà il fenomeno della prostituzione non è diminuito, si è semplicemente spostato da Milano alle periferie dell’hinterland, dove ai clienti non sarebbe stata comminata nessuna sanzione. Attualmente è rimasto in quelle zone. Molto spesso vengono invece citate le “zoning”, le zone a luci rosse presenti in molte capitali europee, come fossero un esempio positivo, solo perché tutto appare in ordine. A dimostrazione che il dibattito sul tema è lontano da una soluzione.

Prostituta foto da Shutterstock

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81 commenti

  1. @Giannino Stoppani. Tutti coloro che soffrono di Meretriciofobia, altrimenti non mi criticherebbero!

    1. Giannino Stoppani

      Non è questione di fobie, nel tuo caso è questione di “buon costume”, nel senso che conoscono bene in questura.

      1. Il mal costume per le libere scelte, che non arrecano danno a nessuno, è fobia sociale.

        1. Giannino Stoppani

          Insomma, che ti devo dire? Se sei un puttaniere, chi sono io per giudicarti?

          1. Rolli Susanna

            Aiuto!!!!!!!!!!!!!!!!!

          2. Non bisogna certo dire che le libere scelte altrui sono dannose se queste stesse non arrecano danno a nessuno.

          3. Toni

            Dillo alla moglie e ad un figlio che hanno un laido che regolarmente va a prostitute se ricevano un danno (non solo economico).
            Chiaramente non hai esperienza in questa cosa perché difficilmente trovi una donna normale che condividerebbe il patrimonio artistico che esprimi.

          4. Se il figlio e la moglie relativa non hanno nulla da obiettare, non vedo proprio il male in questione. Pensa che a prostitute si va anche in coppia.

          5. Toni

            Se per questo pure in branco, con nonna, nipoti ecc. Non vedi il male in questione solo perché ad essere sub umani non ci vuole molto e hai un livello di esistenza da lombrico. Non credo che hai mai articolato qualche pensiero che circolasse in zone sconosciute all’apparato genitale … per cui la vita per te è solo uno scomparto limitato. Immagino comunque che ti trovi bene come lo si troverebbe un maiale in una porcilaia. Anzi, ti dico di più, se tu stabilissi di infilarti al calduccio di un letamaio potresti dire che “non c’è niente di male”.

          6. Non vedo proprio il male del branco in merito, il quale se è piacevole in merito, non penso proprio che si possa chiamare letamaio.
            Non considero certo un letamaio l’omosessualità oppure la transessualità od anche la religione, nonostante non sia omosessuale, non abbia rapporti con trans e non sia religioso, eppure tollero la presenza di tali pratiche e mi unisco alle relative battaglie sociali per i corrispondenti diritti, siccome non soffro di relativa fobia.
            Come ho già detto in precedenza, solo il vero amore non si può comprare e non bisogna confondere la prostituzione non remunerata dal primo e di conseguenza soffrire di meretriciofobia, screditando quella remunerata.

    2. Toni

      @ Francostar
      Esci fuori solo con la discussione sulla prostituzione. Un professionista. Mi ricordo che hai detto che non avresti problemi se tua madre , moglie, sorella o figli facessero questo mestiere. Forse saresti contento perché non dovresti lavorare. Io sono papponefobico

      1. Rolli Susanna

        🙂 !

      2. Non ho detto affatto che li sfrutterei, bensì non avrei nulla da recriminare. Spero di essere stato chiaro e che la vostra meretriciofobia non vi abbia fatto capire niente di diverso!

        1. giovanna

          Trollona, qui “francostars “, sei di una tale bassezza e di una tale inconsistenza umana, che si capisce bene che , messa come sei messa, tu possa solo trollare, trollare, trollare.
          Che altro hai nella vita ?
          Nessun affetto, nessun impegno, nessuna soddisfazione…ma sei sicura che puoi riempire il vuoto cosmico dentro di te con il trollaggio ?
          Ma riesci mai a guardarti da fuori ?
          Ti auguro di fare un incontro che ti aiuti a guardare te stessa : non sei la m. che credi di essere, con un aiuto ponderoso ne puoi uscire.
          Prova a chiederlo, questo aiuto, magari anche solo un amico non specializzato: come fai ad andare avanti così ?

          1. In primo luogo non sono Trollona e sono un lui, non una lei.

          2. giovanna

            Certo, trollona, qui francostars, certo.
            Te la pianti ?
            Oppure, trova un altro stile e un altro registro : ultimamente sei sempre uguale, noiosa, monotona, con gli stessi punti esclamativi , con la stessa tempistica, con le stesse paroline d’ordine, le stesse frasette secche secche come te…che noia, che noia, che noia…
            Sull’argomento, hai detto le stesse, precise, identiche parole come “ale”, come “gabriele”, come “filomena”, come “shiva” ecc ecc ecc.
            Che barba !

          3. Ripeto. Qui mi sono sempre e solo chiamato Francostars.

        2. Toni

          Certo … nessuno direbbe che sfrutta ma vivresti bene … immagina avere una una coperativa che impegna madre , figlia, sorella … figlio (per non essere discriminante verso i gay) . Staccheresti i biglietti d’entrata o metteresti dei semafori nei corridoi. Non saresti meritrofobico… ma papponefiliaco.

          1. Rolli Susanna

            Una bella S.p.A, società “per azioni” ! Ma si può!

          2. In certi Stati non meretriciofobici, si può, anche se non è mia intenzione.

          3. Non è mia intenzione, ma se si potesse fare non vedo proprio il motivo della relativa negazione. Tale critica è tipica di chi soffre della paura del diverso e dell’intolleranza del diverso, esattamente come gli Ebrei nella Germania Nazista.

          4. Toni

            Nella Germania nazista ed Italia fascista c’era tolleranza per la prostituzione. Dato che non hai preso nessun libro che non sia pornografico non comprendi che quando si nega l’umanità, riducendo le persone a cose, puoi tanto favorire la prostituzione e sterminare gli persone.

          5. @Toni. Non ho chiamato in causa la prostituzione della Germania Nazista, ma unicamente il fatto di un paragone in merito tra gli Ebrei e il corrispondente regime. Niet’altro di più.
            Come ho già detto in precedenza, solo il vero amore non si può comprare ed il sesso a pagamento non è certo tale, ma se degli adulti e consenzienti vogliono immedesimarsi su questo, devono avere il diritto di farlo, in nome della democrazia, visto che la Chiesa in passato è stata intollerante verso altre libere scelte, uccidendo persino le streghe e quindi, tradendo i propri dogmi.
            Spero di essere stato chiaro in merito.

          6. Toni

            Niente di più un corno. Semplicemente non sai ragionare (se ti consola, non sei il soloL) . nazismo, prostituzione entrambi sono anti umani e si conciliano . O non ti risulta? Non c’è contraddizione nel male. perché prostituzione e nazismo dovrebbero avere un rapporto conflittuale? Perché?

            Tu non sai amare ma puoi solo comprare. Se sapessi amare non ti sogneresti di comprare. Non è un rebus, è semplicemente che non ci possono essere regole in contradizione .

          7. Toni

            Ah… , quasi dimenticavo, non sei stato chiaro. Si vede che non hai dimestichezza con pensieri articolati e non riconducibili ai genitali. Sai quando si parla di streghe … libere scelte … la cosa è più complicata di quello che sembra.

          8. Sono stato fin tropo chiaro ed inesorabilmente fin troppo ripetitivo ed il fatto di paragonare le streghe con le libere scelte è dovuto alla questione della condizione sociale.
            Purtroppo la fobia in merito non riesce a far comprendere ciò.

          9. Ripeto per l’ennesima volta che solo il vero amore non si può comprare ed io sto tralasciando questo nella difesa del sesso a pagamento.
            Il Nazismo non è stato un regime democratico, il quale ha tollerato in una certa via la prostituzione, ma non ha generato la medesima condizione con gli Ebrei, solo perché erano tali e quest’ultima condizione è fin troppo simile con l’intolleranza nei confronti della prostituzione, ma anche dell’omosessualità e della transessualità.

  2. @Sebastiano. In primo luogo, non m’invento alcun diritto, ma affermo quello che relamente è, scansando l’intolleranza della diversità, che affligge anche chi soffre di Omofobia e Transfobia. In secondo, non soffro di nulla e di certo devo difendere pubblicamente la mia casta sociale dalla discriminazione.

    1. Sebastiano

      E questo pastrocchio cos’è, l’effetto della pasticca nel caffellatte?
      “quello che realmente è” dove? a casa tua?
      Ci mancava solo quello del “diritto del magnaccia”

      1. Non ho affatto parlato del diritto di sfruttare l’altrui prostituzione, ma unicamente quello di esercitarla e penso proprio d’essere stato fin troppo chiaro.

        1. Sebastiano

          Ho capito, è l’effetto della pasticca.

          1. Non ho alcun effetto di pasticca, ma di difendere la mia casta sociale pubblicamente dagli attacchi delle mistificazioni dei bigotti sessuofobi, chiamandoli in modo diverso.

  3. Bob

    Considerando che la stragrande maggioranza dai clienti sono uomini sposati e che la legge sul matrimonio prevede l’obbligo di fedeltà, non si potrebbe fare dei controlli e processare per direttissima tutti e solo i clienti che risultano sposati?
    Questo secondo me ridurrebbe il fenomeno.

    1. Nino

      Bob, non e’ mica un reato per un marito tradire la moglie.Può essere al massimo motivo di separazione. Comunque io sarei favorevole a provare il modello svedese.

      1. Bob

        Ah. Quindi praticamente è un obbligo che in pratica non obbliga nessuno.
        Non sarebbe allora il caso di toglierlo dalla legge?

        1. Giannino Stoppani

          Allora non ti rimane che ringraziare Al Fano.

          1. giovanna

            Ma a voi non fa effetto vedere la trollona che continua a parlare con se stessa ( qui parla con se stessa nelle vesti di bob e nino ! ) con questa sicumera, pur essendo stata beccata più e più volte ?
            Quanti siparietti del genere ci siamo sorbiti ? Migliaia, o più ?
            Come nino raccontò di avere due figli all’asilo, che dopo poco erano al lavoro.
            Come bob scrisse che aveva saputo che “alcuni commentatori ” avevano protestato con la redazione perché davano loro del troll, parlando al plurale dei suoi horror-nick !!!

            Cioè, va bene parlare del disagio psichico, ma toccarlo così con mano a me fa una certa impressione : sì, tutti abbiamo almeno un parente sofferente, ma in questo modo non mi era mai capitato.
            Speriamo non sia pericolosa, che le basti sfogarsi sul web.

          2. Bob

            DFTT

          3. Nino

            Giusto Bob. Comunque non ti preoccupare, non è pericolosa 🙂

          4. Bob

          5. giovanna

            Trollona, stai dando di te stessa uno spettacolo penoso, ma il guaio è che non te ne accorgi !
            E sul fatto che tu possa essere pericolosa ( vedi come è andata a finire per la povera professoressa Gloria, vittima di uno dalle mille identità, come te ), non ci scherzerei su .
            Certo, non pericolosa per noi ( nonostante tutte le spaventevoli minacce che hai riversato sui commenti negli anni, ma ormai non ci crede più nessuno e l’hai piantata ), ma per persone che sia sul web , sia nella vita reale, puoi individuare come “nemici “.
            Chi non ha il contatto con la realtà, e non si cura, può essere pericoloso, non c’è dubbio.
            Non ti sei già vantata in passato di aver rovinato la vita di una blogger, nelle vesti di “micheleL” , l’attivista ottuso, e “riccardino “, il diciottenne vecchio ?

    2. Menelik

      BIM BUM…OLE’
      Che hai comperato una pistola sparacazzate calibro 38 lungo?
      Un uomo sposato ha la cosina pronta e fresca a casa, gratis, e soprattutto, con la certezza che non sia infetta da HIV e affini.
      A me risulta, invece, tutt’altra cosa: che a pagare per la cosina fior di quattrini siano singles i quali quella cosina con le due bocce davanti con quella specie di piccole aureole con la puntarella non ce l’hanno a disposizione tutte le sere nel letto matrimoniale.
      Guarda un po’.
      La “roba” è lì.
      Certo, non va in uso tutti i giorni, specialmente andando avanti con gli anni, comunque c’è.
      Anche dopo le nozze d’uranio.

      1. Giannino Stoppani

        Domani vado apposta dall’armaiolo e per chiedergli una scatola di cartucce “.38 lungo”. 🙂

      2. Bob

        Ah. Quindi la donna per te è solo una “cosina con le due bocce davanti con quella specie di piccole aureole con la puntarella” che é meglio avere “pronta e fresca a casa, gratis, e soprattutto, con la certezza che non sia infetta da HIV e affini.”?

        Interessante…

        1. Giannino Stoppani

          Se per lui una donna era solo una “cosina con le due bocce davanti con quella specie di piccole aureole con la puntarella” non se la sposava, ma andava a cercarsela sui viali quando ne aveva voglia.
          Quando fai finta di non capire un cappero sei esilarante.

      3. Nino

        Secondo una recente ricerca del gruppo Abele di Torino circa il 50% dei clienti delle prostitute sono uomini sposati

        1. Giannino Stoppani

          Come andare nel Burundi e sottolineare che la maggior parte dei detenuti sono neri.

          1. Nino

            Caro Giannino, forse non ersa chiaro ma rispondevo a menelik che più sopra afferma

            A me risulta, invece, tutt’altra cosa: che a pagare per la cosina fior di quattrini siano singles i quali quella cosina con le due bocce davanti con quella specie di piccole aureole con la puntarella non ce l’hanno a disposizione tutte le sere nel letto matrimoniale.

          2. Giannino Stoppani

            “Ersa” chiaro.
            Ma a te non è chiaro dalle statistiche che tu stesso hai fornito che gli uomini sposati sono un bel po’ di più di quelli che non lo sono, perciò se, sempre secondo quello che hai scritto te, essi costituiscono “solo” il 50% dei clienti, vuol dire che avere una moglie disincentiva certe frequentazioni. O no?

  4. Toni

    Galasi, sempre più grande:
    f
    favorevole a :
    *Galasi è favorevole :

    poliamore;
    incesto;
    pedofilia;
    mattrimoni gay ;
    adozioni gay;
    adozione a poliamorosi.
    aborti a gogo
    eutanasia a gogo (anche per l’unghia incarnita… mi sembra di capire)
    sadismo;
    masochismo
    infedeltà (slogan “corna è bello”)
    Ora pure per la prostituzione (ma quella bella… le donne senza papponi ) . Lo dico io , non gli manca niente. Se c’è una articolo di uno che si sposa con un cane … sono sicuro che troverà in lui un valido supporto culturale.
    Il vero nuovo che avanza altro che palloni gonfiatiL

  5. Gianni Spina

    “Chi sostiene che sia meglio togliere le ragazze dalla strada, perché un appartamento sembra più sicuro, fa solo un discorso di “fastidio alla vista””

    Assolutamente no: fa un discorso di sicurezza delle donne in primo luogo, di controllo e di sanità.
    Non solo vengono rese più sicure le prestazioni ma vengono impedite violenze e forme di sfruttamento dai protettori che non potranno più agire nell’ombra.

    Tutto questo sicuramente ridimensiona e rende meno incisiva la presenza della Caritas, avete paura di perdere visibilità e terreno di proselitismo.

    Se veramente è a cuore la salute e la sicurezza delle prostitute dovreste favorire la legalizzazione della prostituzione.

    Non è la religione che deve occuparsi della sicurezza ma lo Stato.

    1. Toni

      Shiva 101
      Imbecille di prima grandezza ….la sicurezza dello stato chi l’ha scritto che se ne occupa la religione?

      1. giovanna

        Evvai trollona, oggi ti presenti come caterina, della serie arido-glaciale-zitellesca e gianni spina, della serie shiva-tronfio-ridicola …l’importante è trollare, trollare, trollare,fino allo sfinimento…ma che vita goduriosissima la tua, uno spasso incredibile !
        E già hai mollato gianni furiani e goffredo e marcello o come si chiamavano ?
        E perché non interviene anche qui come “maria” e “gabrielealberisi ” come sul sito di Uccr ?
        Non si fanno queste preferenze: gli horror-nick sono tutti uguali !
        Ingrata !
        Ciao, trollona…ricorda la fine che ha fatto Gabriele Defilippi, curati finché sei in tempo, che passare dalla schi zofrenia sul web , alla schi zofrenia reale…il passo non è così lungo.

        Ti scongiuro, non tirare fuori dal cappello un altro horror-nick per ribattere, come ieri, che mi fai ancora più pena quando superi la soglia dell’ultra-ridicolo.

        1. Giannino Stoppani

          Caterina è un revival, o mi sbaglio.

          1. giovanna

            Sì, sì, Giannino, “caterina “è un revival della serie glaciale, tipo “xyzwk”, tipo la vecchia carampana “filomena “.
            Mentre “nino” e “bob” sono della seria nick stupidotti.
            Gianni Spina della serie “shiva-binario morto “.
            Sul sito Uccr, al momento, è presente col registro shiva-tronfio ( giancarlo alberisi ) e col registro glaciale-finto educato (maria ).
            Mi ha fatto tenerezza quando pochi giorni fa, beccata subito qui come trollona nelle vesti di “giulia” si è messa a sbraitare che il suo “stile” era “diverso” !
            Come parlò dei suoi diversi “registri” come xyzwk o “riccardo”, non ricordo esattamente !
            Ma non può avere un registro diverso per ognuno dei mille horror-nick che si inventa, perciò alla fine gli “stili” e i “registri”, si riducono ad essere tre o quattro e la si becca subito !
            Spriamo che la becchino anche nella vita reale, prima che possa fare danni più cospicui.

    2. Rolli Susanna

      Giovannone Spinone,

      vallo a chiedere a quelle ragazze consumate di sesso con qualche seno bruciato se la sera -meglio, la mattina- rientravano con pochi denari!! Bruciate dal sole, senz’altro!!

  6. Caterina

    C’è una sola soluzione possibile per limitare, non eliminare purtroppo, il fenomeno della prostituzione : educare i giovani maschi affinché da adulti considerino sbagliato rivolgersi alle professioniste del sesso

    1. Giannino Stoppani

      Come metodo “educativo” suggerirei una bella dose di galera, equamente distribuita tra chi la prostituzione la sfrutta, chi la pratica e chi ne usufruisce.

      1. Rolli Susanna

        Se non c’è l’offerta sparisce anche la domanda; che vai a chiedere in giro se non c’è niente da “comprare”? “Liberate le schiave del sesso”, diceva don Benzi, e vedrete che tutto si ferma. Ma chi l’ascolta un prete .prete, poi!!, figurati!

        1. La prostituzione è sempre esistita ed il relativo proibizionismo non è mai riuscita a limitarla in via consistente, esattamente come in Svezia, dove il relativo modello è fallito, a discapito di alcune false affermazioni sul corrispondente successo. Difatti, tale pratica è finita in zone nascoste nel sommerso e la criminalità riesce tutt’ora a gestire meglio quest’attività. In effetti, il proibizionismo è l’acqua del pesce Mafia ed è meglio evitare questo dove si può.

          1. Giannino Stoppani

            Anche l’assassinio è sempre esistito…

          2. L’assasinio, il furto, la pedofilia, causano danni ad altre persone. Il sesso a pagamento tra adulti e consenzienti invece no, salvo l’illogico ed irragionevole disgusto di chi soffre di meretriciofobia, la quale non si può accettare in uno Stato democratico, in nome della libertà individuale altrui.

          3. Giannino Stoppani

            Bene, prendiamo atto che per te è potenzialmente lecito, anche moralmente, ciò che non causa danno diretto ad altre persone.
            Perciò se qualcuno ipotizza che la tua augusta genitrice si sia dedicata alla rispettabile professione di cui si parla, tu non avresti nulla da eccepire…

          4. Giannino Stoppani

            Mi scusino i lettori la “consecutio temporum” strampalata.

          5. Rolli Susanna

            Perfetta, Giannino!

          6. Se avessi una parente maggiorenne, che si dedichi o si sia dedicata alla prostituzione, non avrei nulla da recriminare. Non soffro certo di Meretriciofobia.

          7. Giannino Stoppani

            Mica ho scritto una parente qualsiasi, sai?
            Ho scritto proprio la tua mamma.
            Ancora niente da eccepire?
            Sarà contenta di saperlo.

          8. Certo. Non soffro di Meretriciofobia.

          9. Sebastiano

            Gianni’, te l’ha detto che lui non soffre di ecceterafobia (la parolina fobia attaccata in coda va bene a tutto, soprattutto se si tratta di inventarsi “diritti”). Lui infatti soffre di altro. Molto altro.

          10. Giannino Stoppani

            A questo punto credo che l’abbiano capito tutti.

          11. Toni

            Mi ricordo di te: “Non sono uno sfruttatore, ma un avvalente del sesso a pagamento (diretto). E’ difficile capirlo? Penso di no!”
            Praticamente sei uno che non soffre di meretrice fobia ma soffri di fallimento umano… se non paghi sei fuori.

          12. Toni

            Comunque tutto ha un senso: tra Galati elegante giuggerellone arcobalenato promotore della sana e libera prostituzione, un MicheleL “autorevole” arcobalenato che ha 80 studi per dire che la madre è un pregiudizio …. Francostar diventa una risultante matematica : farebbe prostituire la propria madre.

          13. @Toni. Non sono certo colui che si piega alle pretese di quelle donne che chiedono troppo con la prostituzione non remunerata e come fanno milioni di uomini in tutta italia ed oltre, invece coloro che si rendono dei giocattoli delle stesse prostitute non remunerate si sentono presi per dei fessi e vorrebbero cancellare la prostituzione remunerata.
            Ho detto solamete che se una mia parente: madre, figlia od altra, decidesse liberamente di prostituirsi, non potrei oppormi, siccome non soffro di meretriciofobia.
            @Rolli Susanna. Guarda che le malattie veneree non si scambiano con i soldi, quindi non è una cosa che riguarda solo il sesso a pagamento.

          14. Toni

            Essendo un uomo che sconosce la dignità e l’onore credi che l’unico approccio con le donne sarebbe tipo cliente – prostituta. Per cui estendi il tuo schifo esistenziale e lo proietti sugli altri. No bello, non confondiamoci…. i cattolici non sfruttano prostitute ed amano le donne.
            E solo un fallito esistenziale … deve pagare le donne per avere la loro “attenzione”.

            Tu non soffri di meretroficifobia, ma soffri di tutto il resto (onorefobia, dignità fobia, umanfobia, donnafobia ….)

          15. @Toni. Non vedo proprio dove possa essere la dignità mancata nel sesso a pagamento tra adulti e consenzienti. Tale è solo un’illusione illogica di chi appunto ha questa fobia, perché se tale non sussistesse, nessuno avrebbe da criticare la relativa esistenza, come il sottoscritto che non sta criticando nessun altro, poiché non soffre la fobia dell’esistenza di queste diversità. E’ facile da intuire.

          16. Toni

            Prima di parlare di dignità mancata nel sesso a pagamento dovresti dirmi che cosa è la “dignità” . dato che pare la sconosci credo che per questo non vedi nessuna difficolta nel sesso a pagamento. Io ne vedo a decine. Uno e che uno come te solo pagando riesce ad avere una patacca di contatto umano altrimenti fredda solitudine.

          17. @Toni. Il fatto di non avere donne senza pagare per conto mio è solo una tua supposizione. In effetti, ho notato di persona che il sesso a pagamento è quello a basso costo a prescindere dal vero amore che non si può comprare. Non vedo proprio quale possa essere la mancata dignità in un’azione se non si svolge del male a nessuno, salvo l’illogico disgusto sociale, che viene provato da certa gente, la quale forse non vuole immedesimarsi in tale pratica e di conseguenza, critica la medesima, poiché si sente un fesso!

          18. Toni

            Immaginavo, non sai definire la dignità. Che senza pagare non sai avere donne è un ragionevole sospetto, come pure il non saper amara . Questo è deducibile dall’idea che a pagare donne per concedersi a te non cia sia male nessuna conseguenza. Non hai idea di cosa è un essere umano e pensi che possa fare a se stessi ogni sozzura ed uscirne indenne.

          19. @Toni. Ho già detto più volte che solo il vero amore non si può comprare e soprattutto non si può confondere questo con la prostituzione non remunerata, che è assai più costosa di quella remunerata. In effetti, la meretriciofobia nasca proprio da chi non vuole quella più economica e si sente vergognato da ciò.

          20. Rolli Susanna

            Pure per la figlia ragioneresti così?:” auguri e buon “lavoro”; in caso di malattie veneree ci son sempre i medici, tranquilla”. Pori doni! (povere donne!)

      2. Samuele

        …e dopo il Codice Zanardelli ed il Codice Rocco…. ecco a voi su questi schermi il fantastico Codice Stoppani….

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