Prima ti canto, poi ti rinnego

In occasione dell’uscita in sala di Titanic versione 3D, l’attrice protagonista Kate Winslet dichiarò senza problemi che ogni volta che sentiva per sbaglio la canzone simbolo del film, melodica quasi in modo eccessivo, lo stomaco le si capovolgeva. Ora, a gran sorpresa, anche l’interprete Celine Dion racconta alle telecamere della Msnbc il suo disgusto nei confronti di My heart will go on. «Se dovessi contare tutte le volte in cui sono stata costretta a cantarla dal vivo, nel periodo in cui Titanic era nelle sale, mi sentirei male. Capisco benissimo Kate!» racconta ridendo Celine, che grazie a quella canzone è diventata una delle cantanti più ascoltate di tutti i tempi, anche se My heart will go on campeggia nella classifica della rivista musicale Rolling Stone tra le canzoni più brutte di tutti i tempi. E se lo dice anche la sua interprete, non si può che adeguarsi.

Rinnegare le canzoni che hanno dato popolarità è una religione molto praticata tra i cantanti. Si tratta quasi sempre di canzoni commerciali, orecchiabili e dai testi semplici, che diventano inno per le masse. Molto diverse dalla vena di cantautori impegnati che molti intraprendono in seguito. Samuele Bersani, oggi compositore di testi politicizzati, si vergogna di aver scritto Freak, il cui verso “hai più pensato a quel progetto di esportare la piadina romagnola” ancora riecheggia sotto gli ombrelloni. Francesco Guccini ha tolto dalla scalette dei concerti L’avvelenata, e quando il pubblico gliela chiede dagli spalti di solito risponde: «Non sono mica un juke box». La chicchissima moglie di Johnny Depp si imbarazza davanti a i filmati di lei quattordicenne che canta Joe le taxi. Gli inglesi Radiohead non suonano Creep, la loro prima ballatona rock, neanche a morire. Anche la voce dei i 4 Non Blondes, Linda Perry detesta la hit What’s up, ad oggi la più eseguita nei provini dei talent show. Insomma, lunga vita a Vasco Rossi che non delude mai i suoi fans, e non ha paura di cantare Albachiara fino alla fine dei suoi giorni.