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Dopo aver piegato l'Unione Europea alle peggiori crociate a favore della natura e contro la realtà, Frans Timmermans, il "Mr Green Deal" che ha lasciato l'incarico da vicepresidente della Commissione in Europa per inseguire la carica di primo ministro in Olanda, a una settimana dalle elezioni del 22 novembre ha buttato a mare uno dei suoi tanti diktat climatici per accattivarsi il favore della fronda degli agricoltori. Il duro e puro, quando a essere in ballo è la sua poltrona, dimentica insomma l'ambiente e riscopre l'arte del compromesso a favore delle masse che un tempo avrebbe definito «negazioniste».
Il nodo della riduzione delle emissioni di azoto
La legge olandese, che ha recepito un giudizio irrevocabile della Corte costituzionale del 2019, obbliga il governo a ridurre le emissioni di azoto del 50% entro il 2035 e a garantire che il 74% delle aree da conservare venga protetto.
L'attuale esecutivo guidato dai liberali del premier Mark Rutte aveva deciso di anticipare la scadenz...
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