Il presidente della Consulta Augusto Barbera sollecita il legislatore a fare una legge. Ma chi dice che siano i giudici i migliori interpreti della "coscienza sociale"?
Il presidente della Corte Costituzionale Augusto Antonio Barbera a Palazzo della Consulta durante la relazione annuale, Roma, 18 marzo 2024 (ansa)
Una lettura integrale della Relazione annuale del presidente della Corte costituzionale Augusto Berbera aiuta a fare un po' la tara al titolo apparso ieri su Repubblica: "Barbera su fine vita e figli arcobaleno: 'Subito leggi o interverrà la Consulta'”. Barbera, professore emerito di Diritto costituzionale a Bologna, ex ministro, una vita a sinistra, nella sua Relazione ha trattato diversi argomenti, soffermandosi anche sul dibattuto tema del fine vita. Una questione di stretta attualità non solo per il voto in Veneto e la pasticciata delibera dell'Emilia-Romagna, ma perché, soprattutto, è pendente presso la Corte un'ordinanza del Tribunale di Firenze su un malato di Sla che non vuole assumere farmaci salvavita.
Ecco, dunque, che le parole di Barbera escono dal recinto della discussione accademica e giuridica ed entrano prepotentemente nella cronaca. Da quel che si intende, la Corte Costituzionale, in tempi assai rapidi, vuole arrivare a sentenza al più presto, si dice entro giugno, gu...