
Presidenziali 2012, Romney è lo sfidante ufficiale di Obama
«Sono onorato per il fatto che gli Americani mi abbiano dato il loro supporto». Finisce così la corsa iniziata ufficialmente il 3 gennaio scorso dal milionario mormone, Mitt Romney. Il candidato, già considerato dall’establishment del partito repubblicano come l’unica alternativa ad Obama sin dal giugno 2011, di fatto aveva già portato a casa la nomina a metà aprile scorso. Quando l’altro candidato Rick Santorum, più amato e sostenuto dalla base del partito, si era ritirato dalle primarie.
Ieri, alla conclusione delle primarie in Texas, Romney ha raggiunto i 1,144 delegati necessari alla candidatura. Per riprendere così la lotta ormai frontale fra lui e il presidente in carica Barack Obama. Romney, subito dopo la vittoria, ha ribadito che «il nostro partito si è unito con un unico scopo. Quello di lasciarsi dietro i fallimenti collezionati da più di tre anni a questa parte dal governo». E sottolineando con realismo di «non avere illusioni sulla difficoltà di raggiungere l’obiettivo. (…) Anche se grandi sfide sono davanti a noi ci muoveremo per riportare l’America sulla via del pieno impiego e della prosperità». Infine il mormone ha chiarito il suo primo obiettivo: «Nel mio primo giorno, una volta eletto, il mio compito numero uno sarà quello di creare posti di lavoro». Ma oltre a questo, nei prossimi mesi Romney sa che il suo compito all’interno del partito non è ancora finito. Dovendo convincere chi lo considera ancora un’alternativa troppo debole rispetto al radicalismo del presidente.
In questo senso sarà decisiva la scelta e l’annuncio del suo vice. Fra i papabili si ipotizza la nomina del giovane conservatore Marco Rubio, il senatore della Florida che piace anche agli ispanici. C’è poi Jeb Bush, che però si vocifera deciso a candidarsi nel 2016, e il governatore del New Jersey, Chris Christie. Infine, anche Rick Santorum continua a rimanere un’ipotesi credibile. La scelta potrebbe essere una goccia non indifferente per smuovere le acque, dato che ormai gli ultimi sondaggi vedono sempre Obama e Romney vicinissimi. Nell’ultima proiezione di CBS News/New York Times, Romney è avanti col 46 per cento mentre Obama è fermo al 43. Un vantaggio effimero come quello che in precedenza il sondaggio di Wall Street Journal/NBC aveva dato a Obama, dato stabile al 47 per cento contro il 43 dello sfidante.
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