Presidenze di Camera e Senato? Vignali (Pdl): «Discutiamo col Pd del Quirinale»

Di Francesco Amicone
15 Marzo 2013
Per il deputato berlusconiano «quel che occorre oggi è un Capo dello Stato di centrodestra». «Sarebbe un atto grave ignorare la seconda forza politica del paese».

Deputati e senatori sono chiamati a scegliere i propri presidenti, coloro che dovranno sorvegliare il regolare svolgimento dei lavori delle due camere nell’attuale legislatura. Se non prevarranno dei nomi, come oggi sta accadendo, si passerà da settimana prossima all’elezione semplificata a maggioranza semplice. «Sono cariche di alto profilo istituzionale, ma non ci interessa ottenerle; con il Pd vogliamo discutere di quella della Repubblica», sostiene Raffaello Vignali (Pdl). «I tempi che corrono imporrebbero di pensare subito a una convergenza politica su un nome adatto a ricoprire la Presidenza della Repubblica. Preferiamo occuparci di quello». La strategia del centrodestra? «Non tergiversare sui giochini di spartizione, come fanno Movimento 5 Stelle e anche una parte della sinistra. Un Capo dello Stato di centrodestra è quello che occorre oggi».

Dopo vent’anni di Presidenti della Repubblica «di sinistra», Silvio Berlusconi vorrebbe un Capo dello Stato sostenuto dal centrodestra. Riproporrete il nome di Gianni Letta, come accadde sette anni fa?
Non abbiamo in mente ancora nessuno nome e non abbiamo posto alcun veto al Pd. Ci siamo limitati a sollecitare al Pd la risposta più opportuna. Speculare alla situazione di oggi, in cui il Capo dello Stato è stato deciso dalla sinistra, mentre quelli di Camera e Senato dalla destra. Il Presidente della Repubblica ha un ruolo di garanzia e gode della più totale indipendenza. Ci sarebbe sicuramente un uomo con la cultura politica del centrodestra che si farebbe apprezzare anche dalla sinistra.

Con questa composizione del parlamento, il Pdl avrebbe uno scarso potere contrattuale se Pd e grillini si alleassero. Avrebbero la maggioranza sia alla Camera sia al Senato. Come fare a proporre un Presidente della Repubblica di centrodestra?
Anche se il Pd si alleasse con i montiani, potrebbero evitare di misurarsi con il Pdl. Tuttavia resterebbe un fatto indiscutibile: come ha sottolineato di recente anche Giorgio Napolitano, la coalizione di centrodestra è la seconda forza politica del paese, con uno scarto minimo nei confronti del centrosinistra. Non si può estrometterla, quando si tratta di cariche istituzionali. Ne va della coesione nazionale. Se il Pd optasse per un’alleanza di interessi con il Movimento 5 Stelle o con Scelta civica, potrebbero anche evitare di trovare convergenze con il centrodestra. Ma sarebbe un atto grave e inopportuno.

La Presidenza di Giorgio Napolitano è stata apprezzata anche dal Pdl. C’è qualche altro politico della coalizione di centrosinistra che potrebbe risultare gradito alla destra?
Non facciamo speculazioni. Qualcuno potrebbe dire Massimo D’Alema, ma ripeto: è l’ora di un Presidente di centrodestra. Stasera il Pd ha una riunione importante per decidere il da farsi sulla presidenza delle due camere. I democratici dovranno tenere presente che occorre farsi subito un’idea sulla più alta carica istituzionale. Spero solo che vorranno discuterne anche con noi, evitando di assumere posizioni opportunistiche a noi avverse.

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1 commento

  1. francesco taddei

    vignali è un grande conoscitore delle pmi e b. come ministro dell’industria ha messo scajola!

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