
«Presidente Mattarella, difenda la famiglia costituzionale (e il Parlamento) dalle forzature dei sindaci sui “diritti civili”»

Pubblichiamo la lettera aperta al presidente Mattarella firmata dalla Manif Pour Tous Italia.
Signor Presidente,
nel Suo discorso di insediamento Lei ha fatto cenno alla priorità di garantire la Costituzione e viverla ogni giorno, ed è giunto a spiegare che – tra l’altro – ciò significa “sostenere la famiglia, risorsa della società”.
Abbiamo davvero condiviso questo Suo riferimento alla famiglia costituzionalmente intesa quale società naturale fondata sul matrimonio, come pure abbiamo apprezzato il Suo cenno al pieno sviluppo dei diritti di ciascuno “sul piano personale ed affettivo”, sviluppo che Lei ha autorevolmente indicato da realizzarsi nell’ambito dei “diritti civili”.
Ci permettiamo dunque di scriverLe, proprio mentre sono in corso di discussione presso la Commissione Giustizia del Senato della Repubblica una serie di disegni di legge sul tema dei diritti civili delle persone conviventi, poiché alcuni sindaci di importanti città del nostro Paese (Roma, Milano, Napoli, Verona e molte altre) hanno deciso di istituire i registri comunali delle coppie conviventi (anche dello stesso sesso) e hanno ordinato la trascrizione di matrimoni omosessuali celebrati all’estero nonostante il divieto previsto dalla Legge e ribadito formalmente dal sig. Ministro dell’Interno.
Tali decisioni, assunte dai sindaci nella loro veste di ufficiali del Governo (ex DLgs 267/2000),
• sono rese in evidente contrasto con le indicazioni della Corte Costituzionale (sent. 138/2010), che, dopo aver ricordato che “le unioni omosessuali non possono essere ritenute omogenee al matrimonio” ha precisato che “nell’ambito applicativo dell’art. 2 Cost., spetta al Parlamento, nell’esercizio della sua piena discrezionalità, individuare le forme di garanzia e di riconoscimento per le unioni suddette”
• sono inoltre di per sé idonee a ingenerare gravi contraddizioni interne alla funzione amministrativa e possono suscitare confusione nell’opinione pubblica
• portano infine – cosa assai grave – grave detrimento all’attività parlamentare, inficiando di fatto l’autorevolezza e il lavoro delle Camere, cui spetta in via esclusiva l’esercizio della potestà legislativa in tale delicatissima materia, così come ricordato anche in questi giorni dalla Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 2400 del 09/02/2015.
Per questa ragione ci rivolgiamo a Lei affinché, nelle Sue funzioni di arbitro e supremo garante della Costituzione, voglia pubblicamente riaffermare la competenza funzionale del legislatore sul tema.
Siamo persuasi della necessità di rispettare l’attività del Parlamento quale espressione della volontà popolare, e nel contempo promuovere la famiglia, autentica risorsa della società nonché primo e più importante nucleo di coesione sociale del nostro Paese.
Roma, 17 febbraio 2015
IL PRESIDENTE
Jacopo Coghe
Aderiscono:
Antonio Brandi Associazione “ProVita Onlus”
Massimo Gandolfini Associazione “Vita è”
Luigi Amicone Settimanale Tempi
Gianfranco Amato Associazione “Giuristi per la Vita”
Mario Adinolfi Associazione “Voglio la mamma”
Luca Volontè Fondazione Novae Terrae
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19 commenti
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Aggiungo che se per i Padri costituenti la famiglia fosse stata piú importante del principio di eguaglianza tra le persone sarebbero esorditi all’art. 1 dicendo che la Repubblica è fondata sulle famiglie numerose e non sul lavoro!!!
Infatti non ho mai capito che c’entri il lavoro con la politica/costituzione e soprattutto che vuol dire che la nostra repubblica è fondata sul lavoro!
@ Filomena …. e pure versione _______
Mi dispiace che sei di dura cervice, te lo ripeto per l’ennesima volta (altro che “a prescindere”). ll diritto, anche nell’interpretarlo, ha le sue regole , non si inventano. Per fartelo capire e non nasconderti “nei principi calati” ti cito per la MILIONESIMA volta la sentenza della Corte Costituzionale n. 138 del 15 aprile 2010 : “è vero che i concetti di famiglia e di matrimonio non si possono ritenere cristallizzati con riferimento all’epoca in cui la Costituzione entrò in rigore”; “detta interpretazione, però, non può spingersi fino al punto di incidere sul nucleo della norma, modificandola in modo tale da includere in essa fenomeni e problematiche non considerate in alcun modo quando fu emanata”; “i costituenti, elaborando l’articolo 29 della Costituzione, tennero presente la nozione di matrimonio definita dal Codice Civile entrato in rigore nel 1942, che, come sopra si è visto, stabiliva (e tuttora stabilisce) che i coniugi dovessero essere persone di sesso diverso”; “questo significato del precetto costituzionale non può essere superato per via ermeneutica, perché non si tratterebbe di una semplice rilettura del sistema o di abbandonare una mera prassi interpretativa, bensì di procedere a un’interpretazione creativa”
Come noterai non ti puoi trincerare nel discorso “non parla esplicitamente” . Ma tu cerchi le scorciatoie, perché le regole democratiche non ti piacciono.
Su i padri costituenti che dire …. vediamo se ti basta Togliatti in sede costituente: “Come appartenente al partito comunista, ritengo di dover prendere una netta posizione, in modo che nessuno, basandosi su un voto non chiaro, possa affermare che io abbia votato a favore dell’introduzione dell’istituto del divorzio”
Ti basta Filomena…. dico capisci che i costituenti ( compreso addirittura Togliatti) non avevano bisogno di metterlo al n.1 della Costituzione perché le idee le avevano chiare? E che ciò nonostante il principio di uguaglianza non è contraddetto in nessun modo?
Non è chiaro?
A te, temo, non è consentito di avere idee chiare che non siano in linea a quelle stabilite dal tuo partito. .
filo’, difatti la frase ” fondata sul lavoro ” sembra copiata dalla costituzione russa. farebbero meglio a scrivere che la repubblica ”campa sulle tasse dei fessi che lavorano”.
A prescindere dal fatto che nella Costituzione all’art. 29 non si parla esplicitamente di maschi e femmine, va anche detto che l’articolo 29 viene dopo il 3 dell’uguaglianza delle persone.
Poi ti ricordo che per esempio c’è un’altra legge che è stata giudicata incostituzionale e che dunque il PDR dovrebbe sollecitare ad abolire definitivamente, stando al tuo ragionamento per il quale è garante della Costituzione, cioè la legge 40
Il problema è che le priorità di uno Stato laico non coincidono necessariamente con i valori non negoziabili dei cattolici!!!
se come anche voi concordate, il Presidente della Repubblica, deve essere arbitro tra le parti della società, allora un arbitro non prende posizione, ma garantisce imparzialità!
@ Filomena =====
rispetto democratico
che ti distinguono,….
… è scontato, ma ci sono cialtroni (ai quali tu NON appartieni) che pensano che qualsiasi cosa che passa per la testa deve essere immediatamente realizzabile e che la Costituzione si deve modellare al loro capriccio. Non per farti un discorso trito e ritrito, che a te annoiano, ma questi cialtroni devono capire il minimo sindacale (quanto meno) : se vogliono cambiare l’istituto familiare (per esempio) devo cambiare un articolo della costituzione.
Sì, ma così è troppo facile, l’imparzialità del PdR si sposa indissolubilmente (non è una coppia di fatto frantumabile a piacere) con i compiti che gli affida la Costituzione. Quindi se una legge è incostituzionale perché si basa su un prurito fantasioso di intendere la famiglia non può fare il fighetto politicamente corretto ma deve trarre le ovvie conseguenze che derivano dal suo ruolo che è quello di GARANTE della Costituzione. So che fare questo discorso a te, per la passione ed il sincero
Sono pessimista , Mattarella è un Dossettiano di sinistra, comunque lo aspetto al varco poi deciderò cosa pensare di lui e se è anche il mio Presidente.
Certo! Il giudizio sul Presidente dipende sostanzialmente dal concetto che ha sui diritti civili. L’omofobia è una gran brutta malattie. Curatevi. Guarire si può!
Preoccupati se esiste una cura per te che con i tuoi problemi puoi riempire un camion con rimorchio.
Aspetto di sentire la risposta di Mattarella!
Essendo il presidente di tutti gli itagliani (come lo era napolitano e come lo era scalfaro) la risposta, già da ora la possiamo immaginare
Se è un cattolico adulto, che vede i valori come merce negoziabile, che inventa ed interpreta in maniera fantasiosa il diritto, la riposta è intuibile.
Ed è sicuramente una risposta di tuo gradimento.
@Toni: sai qual è la differenza tra me e te su questo argomento? io sono pronto ad accettare qualunque posizione Mattarella (tra l’altro esperto costituzionalista) deciderà di prendere, che mi piaccia o meno. Tu sarai pronto a plaudirlo se darà una risposta su cui concordi ed a dire che è l’ennesimo complotto delle lobby gay se per caso la risposta non sarà di tuo gradimento.
Dopodichè io credo che Mattarella non prenderà una posizione perchè lui deve restare super partes, ed al limite bacchetterà quelle istituzioni che (secondo lui) non agiranno in accordo alla costituzione.
@ Nino
Io sono per accettare quei comportamenti che rientrano nell’ambito del ruolo di PdR,il quale giura sulla Costituzione , ne è il GARANTE e non gioca con il piccone contro di essa.
Ti faccio un esempio di sano comportamento: se ad un PdR non piace l’art. 29 della C è un fatto privato, un gusto soggettivo, ….ma nel suo RUOLO deve difenderlo.
Tu, invece, già dal fatto che pensi a possibili “posizioni” diverse (come se si trattasse di un kamasutra) hai una idea free di PdR ed in questo, certo, siamo differenti.
Ma il PdR è garante solo quando si comporta come tu credi sia giusto, o anche quando, da esperto costituzionalista, si comporta come lui ritiene giusto?
@ Nino
Garante lo deve essere sempre. Poi come “esperto costituzionalista” bisogna intenderci se ci riferiamo alla stessa cosa. Se un PdR da “esperto” il “bianco” lo chiama “nero” io non sono disposto a mandare l’intelligenza in vacanza . Per essere più preciso : se il PdR si affascina della tesi dottrinale che sotto ha esposto Filomena che la Costituzione in tema di famiglia non parla di maschi e femmine, ignorando non solo la sentenza de Corte Cost. ma addirittura applica i criteri di Star War per i viaggi interstellari lo mando a ….(volgare) con tutto il suo carico d’’”esperto”. Ma tu , sono sicuro di no, non sei di questo avviso, per te più crea (secondo il tuo gusto) meglio è. Sei fantasioso e creativo… ti piacciono le fanta-trascrizioni, le inventi-adozioni, il magic-matrimonio ecc.
@Toni: non hai risposto, perché raramente esiste il bianco o il nero (magari …) spesso c’è il grigio, e bisogna decidere se interpretarlo come bianco o come nero.
E se qualcuno ci vede meglio di me (continuando nella metafora) io devo accettare la sua interpretazione, poi posso non condividerla, ma la accetto
@ Nino,
ho risposto in maniera chiara, ma non lo trovo importante adesso rispetto al fatto che hai aggiunto un altro tuo tassello di riconoscibilità.
Il nostro primo discorso, mesi orsono, è partito con la mia domanda se mi sapevi spiegare, tu che vantavi di essere padre e marito, il significato di padre-figlio. Mi hai risposto che non eri un esperto in queste cose. Oggi ho capito, in aggiunta, che se ti viene un “esperto” e ti dice che il corvo non è nero, ma bianco, tu spari a te stesso un bel “devo accettare la sua interpretazione, poi posso non condividerla, ma la accetto”.
Ma non solo, (e qui esprimi una vetta artistica surreale ) mi spari un “spesso c’è il grigio, e bisogna decidere se interpretarlo come bianco o come nero.” che mi ha mandato in visibilio per un quarto d’ora. Il grigio non lo chiami grigio, ma lo fai diventare nero ….o bianco.( Ma se è grigio? ….boh!!!)
Che devo dirti…. grazie.
Ora capisco che per te è possibile tutto: tu puoi andare oltre alle compravendite dei figli, eterologhe… pure alienologhe (se si scopre la vita in altri pianeti) …. che problemi ti puoi fare!!!
Bravo….!!!
PS: Se stai scherzando poi (magari tra un paio di giorni) me lo dici con un altro post?