Di rigore si può anche morire. Il Portogallo sceglie misure per la crescita e taglia le tasse sulle imprese

Di Redazione
24 Aprile 2013
Nel paese in recessione e con la disoccupazione al 17 per cento saranno tagliate le aliquote sulla tassa per le imprese, introdotta una semplificazione della burocrazia, varati incentivi per attrarre le aziende estere

Il Portogallo dice no al rigore e lancia un piano di stimoli all’economia. Lo ha annunciato martedì il ministro dell’economia Alvaro Santos Pereira, anticipando che saranno tagliate le aliquote sulla tassa per le imprese (oggi al 25 per cento contro una media europea del 22 per cento); sarà introdotta una semplificazione della burocrazia; varati incentivi per attrarre le aziende estere in Portogallo; offerti finanziamenti per le piccole e medie imprese. Ora, infatti, ha detto Pereira, «c’è consenso tra i ministri del governo sulla necessità di essere fiscalmente più competitivi».

RECESSIONE. Il Portogallo, che è stato salvato dalla Troika composta da Fmi, Bce e Ue con 78 miliardi di euro, è entrato nel suo terzo anno di recessione e ha un tasso di disoccupazione del 17 per cento. Il piano di stimoli, spiega Pereira, dovrebbe riportare l’economia del Paese, che in passato è sempre cresciuto dell’1 per cento all’anno, a crescere del 2 per cento prima del 2020. Anche se quest’anno il calo del Pil si attesterà sul -2,3 per cento. E molti economisti sostengono che, senza crescita, il Portogallo non riuscirà a rispettare l’obiettivo di contenere il deficit entro il 3 per cento fissato per il 2015. L’anno scorso il deficit è stato del 6,4 per cento.

APERTURE. Il piano di stimoli portoghese giunge dopo le recenti aperture verso misure per la crescita da parte dei leader di Troika e Unione europea. La direttrice del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, ha detto che l’austerity da sola non basta per affrontare la crisi economica. E Josè Barroso, presidente della Commissione europea, ha dichiarato che le politiche di austerity hanno raggiunto il loro limite e che misure per la crescita dovrebbero essere adottate presto. Il Portogallo ci vuole provare.

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