Planned Parenthood. Incriminato l’attivista che svelò il traffico illegale di bambini abortiti

Di Leone Grotti
27 Gennaio 2016
Denunciato per «tentato acquisto di organi umani» David Daleiden, che si era finto un acquirente per realizzare i video di denuncia. Salve invece le cliniche che vendono sotto «rimborso»
This Oct. 22, 2015, photo shows a Planned Parenthood in Houston. A grand jury investigating undercover footage of Planned Parenthood found no wrongdoing Monday, Jan. 25, 2016, by the abortion provider, and instead indicted anti-abortion activists involved in making the videos that targeted the handling of fetal tissue in clinics and provoked outrage among Republican leaders nationwide. The footage from the clinic in Houston. (Melissa Phillip/Houston Chronicle via AP) MANDATORY CREDIT

David Daleiden è stato incriminato in Texas per «manomissione di documenti governativi» e «tentato acquisto di organi umani». Attraverso una serie di video “undercover” l’attivista americano aveva pubblicato nei mesi scorsi un’inchiesta sul colosso abortivo Planned Parenthood (Pp), portando alla luce il gigantesco scandalo della compravendita e traffico illegale di tessuti fetali e organi di bambini abortiti.

INDAGINI E FONDI. Dopo la diffusione dei video, undici Stati hanno aperto indagini per verificare i fatti descritti nei filmati e raccontati dagli stessi responsabili delle cliniche. Molti hanno bloccato i fondi mentre il Congresso ha approvato una legge, che Barack Obama ha promesso però di respingere, per congelare per un anno i 528 milioni di dollari che Pp riceve in finanziamenti pubblici (su un incasso totale di 1,3 miliardi all’anno).

120 MILA DOLLARI AL MESE. In Texas, la direttrice della clinica Gulf Coast di Pp, Abby Johnson, ha ammesso davanti al Senato che solo la sua filiale (su 13 mila in tutto il paese) ricava 120 mila dollari al mese per la vendita alle aziende di tessuti fetali di bambini abortiti. Ha però aggiunto che questo ricavo è «ragionevole» per il carico di lavoro richiesto e non può essere considerato profitto, di conseguenza non sanzionabile dalla legge. Il Gran giurì di Houston, invece che perseguire Planned Parenthood, ha incriminato Daleiden, che si era finto un rappresentante di una compagnia interessata all’acquisto.

«È UN GIORNO TRISTE». Diane Black, membro della Camera dei rappresentati per lo Stato del Tennessee, ha dichiarato a riguardo delle indagini: «È un giorno triste per l’America. Chi si procura organi di bambini abortiti non paga le conseguenze delle sue azioni, mentre i coraggiosi che dicono la verità ed espongono questi misfatti vengono incriminati con una sentenza politicamente motivata».

COMPRATORE E VENDITORE. Il Center for Medical Progress (Cmp), di cui Daleiden è a capo, ha rilasciato un comunicato ricordando che nell’inchiesta sono state «adottate le stesse tecniche investigative usate da decenni dai giornalisti americani nel rispetto del diritto alla libertà di stampa garantito dal Primo emendamento. Noi rispettiamo il processo e facciamo notare che per comprare tessuti fetali è necessario che ci sia anche un venditore di tessuti fetali».

LA RETROMARCIA. Pur negando tutte le accuse mosse dal Cmp, costruite sulla base delle dichiarazioni fatte dai vari responsabili delle cliniche abortive ripresi nei video, Planned Parenthood ha annunciato che d’ora in poi non accetterà più i «rimborsi» richiesti per le spese sostenute per le «donazioni» di organi e parti di bambini abortiti. «Questo fatto», ha dichiarato Daleiden, «dimostra quanto abbiamo sempre sostenuto: Planned Parenthood non sostiene alcun costo reale, e i pagamenti per gli organi fetali raccolti hanno sempre rappresentato un margine di profitto aggiuntivo».

@LeoneGrotti

Foto Ansa/Ap

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7 commenti

  1. Cavaliere di San Michele

    E come davano ieri sera la notizia su Repubblica… Come “una montatura degli antiabortisti”.
    Adesso pero’ l’articolo e’ sparito.

    1. Luca

      Non so se sia sparito l’articolo di Repubblica, ma la notizia è in bella vista su qualsiasi quotidiano (appena letta sul Corriere della Sera).

      1. giovanna

        E meno male, trollona, che metti tra virgolette, su facebook, l’orrido “genitorialità pianificata”…o è stato il copia e incolla che ti ha fatto dimenticare lì le virgolette ?

        Come se i video non li avessimo visti anche noi…con la direttrice che mentre beve champagne dà il tariffario dei pezzi dei bambini….che schifo.

        1. Luca

          Ed infatti è proprio per aver manipolato quei video che sono stati condannati i tuoi amici attivisti “pro life”.
          Comunque, cara Giovanna, aggiungiamo anche questi al lungo elenco degli insulti gratuitamente rivoltimi.

        2. ROLLI SUSANNA

          E’ un mondo che bisognerebbe rivoltare come un calzino..

  2. Francesco M.

    La vergognosa sfacciataggine del demonio Planned parenthood

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