“Più tasse per i ricchi”: lo slogan preferito dai ricchi che non pagano le tasse

Di Redazione
20 Settembre 2021
Imbarazzo per Alexandria Ocasio-Cortez, presentatasi al gala dei milionari in un abito "Tax the Rich" realizzato da una stilista in debito col fisco
Alexandria Ocasio-Cortez impacchettata nel suo tubino
Alexandria Ocasio-Cortez impacchettata nel suo tubino "Tax the Rich" sul red carpet del Met in compagnia della stilista Aurora James (foto Ansa)

«La stilista Aurora James ha definito il suo abito “Tax the Rich” disegnato per la deputata Alexandria Ocasio-Cortez un “messaggio potente” – ma lei stessa non sembra averlo molto a cuore». Basterebbe questa didascalia lapidaria dal New York Post, per capire la dimensione del colossale ammasso di imbarazzo calpestato dalla stellina dei democrat Usa, Alexandria Ocasio-Cortez.

Da qualche giorno, lo slogan dipinto a caratteri cubitali sull’abito con cui Aoc si è presentata lunedì 13 settembre al gala del Met – appunto “Tax the Rich”, ossia “tassare i ricchi”, con tanto di pochette coordinata – è un trending topic su Twitter. Tutti ne parlano sui social. Non perché lo sgargiante inno all’imposta patrimoniale stia riscuotendo chissà quanto consenso, ma piuttosto perché sta rendendo uno zimbello la giovane politica newyorkese fustigatrice dei privilegiati.

Le contraddizioni di Aoc

Non è la prima volta la Ocasio-Cortez si fa beccare in flagrante contraddizione (non si contano più le sue filippiche poveracciste via social o su rotocalco impacchettate in vestiti da migliaia di dollari). Ma la sua comparsata tra i vipponi ammassati senza mascherina alla serata del Metropolitan Museum of Art di New York è stata una scelta davvero sopra le righe anche per i suoi mondanissimi standard. Lei imbustata in quel tubino griffato finto comunistico, per di più circondata da miliardari e starlette entusiasti per il suo “coraggioso” outfit; questo dopo aver sborsato 35 mila e rotti dollari per partecipare all’evento.

Le accuse del fisco ad Aurora James

Ma non è finita. Sabato lo stesso New York Post ha rivelato infatti che Aurora James, la 37enne “fashionista” ideatrice del disgraziato abito, «è notoriamente insolvente verso il fisco e inseguita da debiti non pagati in diversi stati». A quanto pare, riporta il quotidiano, l’agenzia delle entrate dello Stato di New York reclama dall’azienda della stilista 14.798 dollari, mentre il fisco federale le contesta mancati versamenti di ritenute sugli stipendi dei dipendenti per oltre 100 mila dollari.

Villa milionaria e aiuti anti-Covid

Come si può intuire – a proposito di ricchi da tassare – la compagna di lotta di classe della Ocasio-Cortez non è esattamente una proletaria. Ricorda il New York Post:

«Sebbene la Aoc sul tappeto rosso del Met Gala abbia definito con orgoglio la James una designer della “working class”, il suo stile di vita dice tutt’altro. Mentre in America infuriava la pandemia, innescando una grave recessione, la James nel settembre 2020 rilevava una residenza da 1,6 milioni di dollari a Los Angeles».

Anche questa proprietà immobiliare risulta per altro essere associata a pendenze verso l’erario, aggiunge spietato il quotidiano della Grande Mela. Ma la vera cattiveria il New York Post la consuma en passant:

«Se da un lato la James sembra non farsi problemi a snobbare gli esattori, dall’altro non ha esitazioni quando si tratta di prendere i soldi dei contribuenti: la sua società ha ricevuto 41.666 dollari sotto forma di aiuti contro la pandemia».

E chissà quanti altri avrebbe potuto averne, se solo i ricchi fossero tassati come si deve.

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