
Più contraccettivi, più aborti: i dati nel Regno Unito parlano chiaro
Di tutti gli aborti effettuati nel Regno Unito nel 2010, oltre 5.300 sono stati effettuati da adolescenti che avevano già abortito almeno una volta. Sono i dati sorprendenti rivelati dal Daily Telegraph, che li ha ottenuti grazie alla legge inglese sulla libertà di informazione. Secondo il quotidiano inglese, nel 2010 il Regno Unito ha praticato 189.574 aborti, nel 2009 erano 189.100, e 64.300 donne avevano già effettuato almeno un aborto in passato. Ben 85 di loro, di cui due minorenni, erano al settimo aborto. Le teenager che hanno abortito sei volte sono invece quattro. Quattordici adolescenti erano al quinto aborto, 57 al quarto e ben 485 al terzo.
Michaela Aston, leader del mondo pro life, ha fatto notare che non si può evitare di prendere atto che «nonostante l’accesso alla contraccezione distribuita massicciamente sia maggiore, gli aborti crescono». Più contraccettivi, più aborti dunque. Eppure la Family planning association ha risposto al report promettendo di diffondere ancora di più la contraccezione. E anche il ministro della Salute, Anne Milton, ha insistito: «È molto importante che ogni donna che abbia effettuato un aborto riceva informazioni sulla contraccezione. Ci sono molti tipi di contraccettivi: c’è la pillola, ma c’è anche una contraccezione più resistente come quella impiantata in corpo».
Tracey McNeill, direttore del Marie Stopes International, cuore del business abortivo inglese, ha ignorato la preoccupazione suscitata dai dati e si è limitata a dichiarare che «ogni donna che ha già abortito ha il diritto di continuare ad avere accesso ai servizi abortivi al pari di una che non ha mai effettuato l’aborto».
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