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Pittori di una moderna divisione in mostra a Rovigo
Riecheggiando i puntini e i picchiettii eseguiti con la punta del pennello dei cugini d’oltralpe Seraut e Signac, maestri del Puntinismo, anche i pittori nostrani giocano con gli effetti speciali dovuti all’uso “diviso” dei colori complementari. È il Divisionismo a trionfare nella nostra penisola nel periodo che va dal 1890 all’indomani della Grande Guerra. Carrà, Previati, Segantini, Pellizza da Volpedo, Novellini, ma anche Balla, Boccioni e Severini sposano questa tecnica allegra, passionale e luminosa resa, più che dall’accostamento, dalla giustapposizione di filamenti e lunghe macchiette colorate. Uno stile che viene oggi celebrato al Palazzo Roverella di Rovigo in occasione della mostra Il divisionismo. La luce del moderno (fino al 23 giugno 2012).
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Quanta spensieratezza ci trasmettono “Le villeggianti ” di Camillo Innocente, fanciulle alto-borghesi riflesso del positivismo degli anni che precedono la prima Guerra mondiale, quanto è passionale la “Sedia Vuota” di Angelo Morbelli, quanto è politica la “Diana del lavoro” di Plinio Nomellini. Sono opere audaci che testimoniano lo spirito del nuovo secolo, la fiducia nello sviluppo, l’evoluzione della città moderna, la frenesia verso un livello di benessere sempre più a portata di mano. Uno spazio in cui il singolo può esprimersi, uno spazio adatto alle più diverse emozioni.
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