Pif alla scoperta delle famiglie numerosissime. «Ma come fate?». «Come tutti»

Di Elisabetta Longo
22 Maggio 2014
Ma perché lo fate? Ma non potevate usare il preservativo? Domande e risposte dell'ultimo viaggio dell'ex Iena. Con una considerazione conclusiva non scontata

Pif, ex Iena, ora anche regista, racconta storie su Mtv nel programma “Il Testimone“. In ogni puntata affronta un tema diverso, con sguardo più o meno oggettivo. L’episodio di martedì 20 maggio era incentrato sulle famiglie numerose, quelle famiglie, cioè, che hanno più di tre figli. «Avendo 41 anni, e ancora nessun figlio, mi sentivo già in colpa per principio», ha detto Pif nell’incipit dell’episodio.

PERCHE?? Il vj di Mtv ha incontrato tre famiglie, una del Nord, una del Centro e una del Sud, per vedere come si vive in nuclei così “affollati”. Perché lo fate? Perché siete così? Come fate a vivere così? Le risposte («Se Dio ha voluto darci sei figli, vuol dire che vanno bene sei figli») non sono sembrate convincere molto il conduttore. «Ho capito da subito che le famiglie numerose sono spesso molto religiose», ha detto a un certo punto. Ma una mamma lo ha prontamente corretto: «Sì, io sono cattolica e quindi aperta alla vita, ma ci sono anche famiglie laiche, non è detto». «Come programma ci saremmo anche fermati a due – ha spiegato un papà – ma con Dio non è che puoi fare programmi».

CONCETTO DI FAMIGLIA. «Perché?» ha continuato a chiedere Pif a ogni genitore incontrato nel suo viaggio. «Se hai conosciuto la gioia della vita – gli ha risposto uno -, non puoi che spendere la tua vita a dare la vita. Tutto oggi è contro la famiglia, avere una famiglia numerosa diventa una testimonianza, un martirio quasi. Pensa che nella nostra casa abbiamo anche dei bambini in affido e una ragazza madre».
«Venite guardati come strani?», ha chiesto Pif. «Un mio collega mi ha detto che non si devono fare più di due figli. Perché le auto sono da quattro posti, è la società che ti detta il numero di figli da fare». Le domande sono state le più varie, andando a toccare anche argomenti d’attualità: «Per famiglia non intendo due persone dello stesso sesso – ha detto un genitore -. Due persone così hanno una funzione sociale diversa rispetto a un padre e a una madre. L’ordine naturale non l’ho stabilito io, tanto meno potrà stabilirlo un legislatore. C’è chi dice che l’Impero romano cadde perché venne meno l’importanza della famiglia, c’è da rifletterci».

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SETTE FEMMINE. A Roma, Pif ha incontrato i Greffi, famiglia con sette figlie femmine. Ha detto la sorella maggiore: «Quando ci hanno comunicato che aspettavano la settima sorella gli ho detto: “Ma non vi potevate fermare?”». È la madre a fornire la risposta: «Quello che il Signore ci dà, noi lo prendiamo». Anche uscire per prendere un gelato diventa un’impresa («e chissà che fatica partire per le vacanze», chiosa il conduttore). Ma, insomma, ha chiesto poi: ma non potevate usare il preservativo? «Se dici che sei aperto alla vita e poi introduci metodi alternativi, c’è un controsenso. La vita è un dono, non esiste accettare un dono o due, ma non di più. Ho dei colleghi che mi hanno detto che mettere al mondo un figlio oggi è una scelta troppo coraggiosa. La famiglia subisce attentati tutti i giorni, viene mistificata e viene considerata tale qualsiasi raggruppamento di persone, basta che sia accomunato dall’amore. Quello che formano un uomo e una donna sono un unicum, che non può essere smentito».

QUANTO GUADAGNI? Altra tappa, altra famiglia, i Leoni a Prato, ben dieci figli. «Tutti mi chiedono quanto guadagni, come se fosse quella la questione. E se viene a trovarci la tv poi compare la scritta in sovrimpressione “1200 euro al mese e dieci figli”». C’è tempo per un’ultima domanda di Pif: «Ma come fate?». «Come tutti», è stata la risposta. «Quello che ho capito – conclude Pif nell’ultima inquadratura – è che nelle famiglie numerose sono tutti più sereni. Se non altro perché non si è mai soli».

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27 commenti

  1. Sara

    Parlo da figlia, zia di 5 fratelli e 5 nipotini. Si la fede è tutto ciò che ho per poter comprendere nel profondo l’immensa gratitudine che devo dare ai miei genitori per essersi affidati a Dio e non al pensiero comune, perché se sono qua a rispondere a commenti tristi e scarni sul numero di figli prestabiliti in una società, è solo grazie alla fiducia che i miei genitori hanno dato a Dio e che, posso dire con certezza, è stato ripagato! Quindi certamente rispetto il pensiero di tanti, ma chiedo, prima di giudicare a priori le persone e le loroidee, cercate di avere la mente aperta e pensare con il cuore e non seguendo il gregge!

  2. Roberto

    Sig.ra Filomena non crede a nulla non che è nulla.
    Come Lei d’altronde.
    Saluti
    Roberto

  3. nino

    difficile capire i controcommenti ad un commento cancellato

  4. Sara

    ah ah ah meno male ke le risposte intelligenti superano quelle insensate c’è ancora speranza x l’Italia (anke se gli insensati abbondano!!!)

  5. Renato

    Questo è un esempio della verità basata sull’esperienza! Non si tratta di non ragionare…anzi…è aprirsi alla logica di Dio che è padre e provvede, porta avanti Lui la storia che diventa ricca di meraviglie, miracoli e perdono, ricca di amore se ci si apre alla sua volontà. Sono perennemente a contatto con queste famiglie e posso assicurare che non sono per niente incoscienti e pessimi genitori….i figli sono un dono….non sta a noi decidere quanti, come e se….ll preservativo è una scelta libera dell’uomo ma è una chiusura verso il dono totale dei due coniugi proprio al dilà del fatto che sia un ostacolo alla vita (procreazione). Se si sperimenta nei fatti concreti della propria storia che Dio è papà, che provvede e interviene in mille maniera nella vita dei suoi figli allora non si ha paura più di nulla….non si ha paura di mettersi in gioco e rischiare, non si ha paura di donarsi e donare. La Pace.

  6. malta

    i cretini che parlano di figli=danno per la società

  7. bolt

    “Incoscenti, e pessimi genitori!”… sarti, mavaffan… lo sai tu che siamo pessimi genitori. Pensa a giudicare i tuoi che hanno un figlio del tuo calibro

    1. giovanni

      Bolt, condivido!!! Sarti merita solo risposte come la tua.

      1. Quercia

        io non capisco perchè non venga denunciato? io lo farei immediatamente…

        ricordo che la costituzione italiana tutela e incentiva le famiglie numerose. Ovviamente l’articolo in questione è stato dimenticato. Strano che nessuno urli all’attentato alla costituzione

        1. filomena

          Ma dove sta scritto che la Costituzione incentiva le famiglie numerose? Questa te la sei pensata stanotte?

          1. Quercia

            vero ragazzi. Mea culpa mea culpa. Non incentiva. Il discordo non cambia molto.
            Cmq Filo…rilassati 😉

            Art. 31 Costituzione:
            “La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.”

        2. Fran'cesco

          Quercia,
          la Costituzione tutela le famiglie numerose, non “incentiva”, come giustamente fa notare anche Filomena.
          L’Italia non tutela affatto le famiglie numerose, come ingiustamente non ti fara’ mai notare Filomena.

          1. malta

            filomenaaaaaaaaa sei a corto di argomenti? il bigino delle risposte pronte non ti suggerisce niente in proposito? scommetto che lì sopra è citata solo per il “senza oneri per lo stato” ma non per famiglie numerose, tutela delle comunicazioni ecc

  8. Franciccio

    Che belle le Famiglie numerose!!!

  9. laura munteanu

    le famiglie sono belle quando ogni figlio si sente al sicuro ed amato (il numero dei figli a volte puo influenzare su la “felicita” de la famiglia),ma ci vole sempre responsabilita e sacrificio da parte dei genitori.
    purtroppo ci sono tanti figli che soffrono per la mancanza di saggezza ma anche d’amore dei loro genitori,e poi DIO vole persone responsabile ,ragionevole

    9

  10. roberto

    Sig.Sarti meglio loro, che lei, non crede a nulla e non sa da dove viene e dove va.
    La vita è una scommessa (Pascal).
    Bisogna puntare.
    C’è chi punta su Cristo e c’è chi punta sul nulla.

    1. filomena

      Mi fai capire per favore perché tutto quello che non condividi é “nulla”? Forse per qualcuno può essere altro

      1. Zarathustra

        Una vita che finisce nel nulla, nulla è.

        1. filomena

          O forse cerca di essere felice con le piccole cose di ogni giorno e si accontenta di quello che può vedere e toccare. Se poi alla fine ci sarà qualcos’altro tanto meglio e se no… pazienza
          Anche questa è una filosofia di vita e non mi sembra giusto dire che sia peggiore o migliore della tua….è un’altra cosa

          1. Zarathustra

            Poco importa cosa ci sia dopo, se in questa vita ci si comporta come se ci fosse il nulla.

            Tu su cosa punti?

          2. filomena

            Guarda che se esiste l’aldilà, esiste comunque a prescindere se tu ci credi o no e se non esiste tu puoi crederci quanto vuoi ma non c’è nulla da fare. E il tuo comportamento non cambia la realtà

          3. Giannino Stoppani

            Filome’ da’ retta, cerca su internet “la scommessa di Pascal”.
            Così eviti di figure da peracottara escatologica.

          4. Alvaro il Laido

            Filomena probabilmente starà consultando sito della SNAI…
            La solita prece.

          5. beppe

            filomena, la filosofia di vita della talpa chiusa nel suo buco e al buio….un gran bel vivere, non c’è dubbio. ( unica eccezione concessa : dig that hole, forget the sun – pink floyd )

    2. Emanuele

      Io vengo dall’ovulo di mia madre e dallo spermatozzo di mio padre e andrò dove io deciderò. Io punto su me stesso te punti sull’amico immaginario

      1. Fran'cesco

        Quando, tra qualche anno, sarai arrivato, ci fai sapere come hai fatto a decidere e dove sei andato?
        Che magari lo decidiamo anche noi, se sara’ piu’ bello del Paradiso?

        1. Alvaro il Laido

          L’unica scelta realmente a disposizione (testamentaria) del signor Emanuele è quella tra l’inumazione, la tumulazione e la cremazione.
          Una prece.

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