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Caro monsignor Camisasca, approfitto del dialogo da lei aperto con i lettori di questo giornale per porle un problema che credo essere sentito da tanti “semplici credenti” come me. Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto notizia di alcune clamorose “aperture” – così le chiamano i giornali – da parte di importanti pastori della nostra Chiesa su temi sensibili. Prima il cardinale lussemburghese Jean-Claude Hollerich, presidente della Commissione delle Conferenze episcopali europee, scelto da papa Francesco come relatore generale del Sinodo 2023, ha detto senza mezzi termini che occorre «rivedere l’insegnamento cattolico sulla peccaminosità dell’omosessualità», nella convinzione che «il fondamento sociologico e scientifico di questo insegnamento non sia più valido». Poi il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e soprattutto membro Consiglio dei cardinali che affianca il Pontefice, ha invocato l’abolizione del celibato obbligatorio per i sacerdoti perché alcuni di loro «starebbero meg...
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