
La preghiera del mattino (2011-2017)
Perché noi cattolici combattiamo per difendere famiglia e libertà
Proponiamo in una nostra traduzione ampi stralci del discorso pronunciato martedì 17 maggio dal cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, davanti ai partecipanti del National Catholic Prayer Breakfast di Washington, uno degli eventi più importanti per la presenza pubblica dei cattolici negli Stati Uniti.
Come sapete, quello che accade negli Stati Uniti ha ripercussioni ovunque. L’intero pianeta guarda a voi, in attesa e in preghiera, per vedere quali decisioni prende l’America sulle sfide urgenti che il mondo deve affrontare oggi. Tale è la vostra influenza e la vostra responsabilità. (…)
1. La situazione del mondo e la missione della Chiesa
Il rapido sviluppo sociale ed economico nello scorso secolo non è stato accompagnato da un altrettanto fervido progresso spirituale: tutti vediamo all’opera quella che papa Francesco chiama «globalizzazione dell’indifferenza». È l’esito dell’illusione che siamo autosufficienti, che l’uomo sia misura di se stesso in un individualismo pervasivo. Si manifesta nella paura del dolore che caratterizza le nostre società, nel nostro chiudere gli occhi e i cuori davanti al povero e all’indifeso, e, ancor peggio, nel modo in cui scartiamo i non nati e gli anziani. (…)
Oggi assistiamo a una nuova fase del tentativo utopico di costruire un paradiso sulla terra senza Dio. È la fase della negazione del peccato e della caduta insieme. Ma la morte di Dio ha come conseguenza la sepoltura del bene, del bello, dell’amore e della verità. Il bene diventa male, la bellezza è brutta, l’amore diventa soddisfazione degli istinti sessuali e le verità sono tutte relative. E così nella nostra civiltà evoluta ogni genere di immoralità è non solo accettata e tollerata, ma addirittura promossa come un bene sociale. L’esito è l’ostilità verso i cristiani, e una persecuzione religiosa crescente.
Non c’è maggiore evidenza di questo della minaccia che rappresenta per la famiglia la diabolica “ideologia del gender”, pulsione mortale subita da un mondo sempre più privato del suo rapporto con Dio attraverso la colonizzazione ideologica.
San Giovanni XXIII osservava nel 1962: «Compiti di una gravità e di un’ampiezza immense attendono la Chiesa, come nelle epoche più tragiche della sua storia. La Chiesa deve oggi immettere l’energia vivificante del Vangelo nelle vene della comunità umana».
Questa resta la sfida che la Chiesa sta affrontando, oggi anche più che nel 1962, ed è il nostro compito oggi. È quello che ho sostenuto nel mio libro Dio o niente: «Oggi la Chiesa deve combattere controcorrente, con coraggio e speranza senza aver paura di alzare la voce per denunciare gli ipocriti, i manipolatori e i falsi profeti. In duemila anni la Chiesa ha affrontato tantissimi venti contrari, ma con l’aiuto dello Spirito Santo la battaglia è sempre stata vinta».
2. La famiglia
«Il futuro del mondo passa attraverso la famiglia». Queste parole profetiche di san Giovanni Paolo II mostrano come la Chiesa nel nostro tempo deve prima di tutto difendere e promuovere la bellezza della famiglia cristiana nella fedeltà al disegno di Dio. Nella sua esortazione post-sinodale sulla famiglia, Amoris Lætitia, papa Francesco afferma chiaramente: «In nessun modo la Chiesa deve rinunciare a proporre l’ideale pieno del matrimonio, il progetto di Dio in tutta la sua grandezza… né proporre meno di quanto Gesù offre all’essere umano». Questo è il motivo per cui il Santo Padre difende apertamente e vigorosamente l’insegnamento della Chiesa sulla contraccezione, l’aborto, l’omosessualità, le tecnologie riproduttive, l’educazione dei bambini e molto altro. (…)
San Giovanni Paolo, il Papa della nuova evangelizzazione, nella Familiaris Consortio spiega che la famiglia è il primo posto dove il Vangelo è accolto ed è anche il primo messaggero del Vangelo. Come è vero! L’amore generoso e responsabile degli sposi, reso visibile dalla donazione di sé dei genitori, che accolgono e allevano i figli come doni di Dio, rende visibile l’amore nella nostra generazione. Rende presente la carità perfetta della Trinità. «Se vedi la carità, tu vedi la Trinità», ha scritto sant’Agostino.
Dall’inizio della creazione, Dio, che è una comunione di persone – Padre, Figlio e Spirito Santo, tre persone differenti ma una sola –, ha costituito una struttura trinitaria nella nostra natura profonda. Nel mio continente di origine, l’Africa, diciamo: «L’uomo è nulla senza la donna, la donna è nulla senza l’uomo, e i due sono nulla senza un terzo elemento, che è il figlio». Il Dio trino dimora in ciascuno di noi e permea tutto il nostro essere: immagine e somiglianza di Dio. (…)
La famiglia è una preparazione naturale e una anticipazione della comunione che è possibile quando siamo uniti in Dio. È una praeparatio evangelica naturale – inscritta nella nostra natura. Ecco perché il diavolo è così impegnato nella distruzione della famiglia. Se la famiglia viene distrutta, noi perdiamo il nostro fondamento antropologico donato da Dio e così sarà più difficile accogliere la buona novella salvifica di Gesù Cristo: l’amore gratuito e fruttuoso.
San Giovanni Paolo spiegava: se è vero che la famiglia è il luogo dove più di ogni altro gli esseri umani possono fiorire ed essere veramente se stessi, è anche un luogo dove gli esseri umani possono essere feriti umanamente e spiritualmente. La rottura delle relazioni fondamentali della vita di ciascuno – attraverso la separazione, il divorzio o le imposture sulla famiglia, come la convivenza e le unioni fra persone dello stesso sesso – è una ferita profonda che chiude i cuori all’amore disinteressato e porta al cinismo e alla disperazione.
Tali situazioni provocano danni ai bambini piccoli imponendo loro un dubbio esistenziale profondo rispetto all’amore. Rappresentano uno scandalo – una pietra d’inciampo – che impedisce ai più vulnerabili di credere in un simile amore, un fardello distruttivo che può impedire loro di aprirsi al potere salvifico del Vangelo. Le società avanzate, compresa questa nazione – lo dico con rammarico –, hanno fatto e continuano a fare ogni sforzo possibile per legalizzare simili situazioni. Ma questa non può mai essere una soluzione veritiera. È come mettere bende su una ferita infetta: essa continuerà ad avvelenare il corpo finché non saranno somministrati gli antibiotici.
Purtroppo l’avvento delle tecnologie riproduttive artificiali, la maternità surrogata, il cosiddetto “matrimonio” omosessuale e altri mali dell’ideologia del gender infliggeranno ulteriori ferite fra la generazione con cui conviviamo. Ecco perché è così importante combattere per difendere la famiglia, la prima cellula della vita della Chiesa e di ogni società. Non si tratta di idee astratte. Non è una guerra ideologica tra idee in competizione. Si tratta di difendere noi stessi, i bambini e le future generazioni da una ideologia diabolica che dice che i bambini non hanno bisogno di madri e padri. Che nega la natura umana e vuole isolare intere generazioni da Dio.
3. Libertà religiosa
Vi invito a utilizzare la libertà voluta dai vostri padri fondatori, perché non la perdiate. In tanti paesi le minoranze religiose subiscono quasi ogni giorno a causa della fede spietate decapitazioni, inutili bombardamenti di chiese, orfanotrofi dati alle fiamme e crudeli espulsioni di intere famiglie dalle loro case. Anche in questo ventunesimo secolo che ha appena 16 anni, un milione di persone sono state martirizzate nel mondo per la loro fede in Gesù Cristo.
Ma la violenza contro i cristiani non è solo fisica, è anche politica, ideologica e culturale. Questa forma di persecuzione religiosa è altrettanto dannosa, sebbene meno visibile. Non distrugge fisicamente ma spiritualmente; demolisce l’insegnamento di Gesù e della Sua Chiesa, dunque i fondamenti della fede, conducendo le anime fuori strada. Con questa violenza leader politici, lobby e mass media cercano di neutralizzare e spersonalizzare la coscienza dei cristiani in modo da dissolverli in una società liquida senza religione e senza Dio. È il volere del Maligno: chiudere il Paradiso… per invidia.
Non vediamo forse i segni di questa guerra insidiosa in questa grande nazione che sono gli Stati Uniti? Nel nome della “tolleranza”, si smantellano gli insegnamenti della Chiesa su matrimonio, sessualità e persona umana. La legalizzazione del same-sex marriage, l’obbligo di includere la contraccezione nei piani di assicurazione sanitaria, addirittura i “bathroom bills” che consentono agli uomini di utilizzare le toilette e gli spogliatoi delle donne. Un maschio biologico non dovrebbe forse usare il gabinetto dei maschi? Esiste un concetto più semplice di questo?
Come stiamo sprofondando, in una nazione costruita su una serie di dichiarazioni morali espresse dei padri fondatori su Dio, sulla persona umana, sul significato della vita e sullo scopo della società!
(…) Oggi ci troviamo davanti alla battaglia di una malattia che ha pervaso il nostro mondo. Ripeto: la battaglia di una malattia. Questo è quello che stiamo affrontando. Io chiamo questa malattia «la liquidazione, l’eclisse di Dio». Le cause di questa “malattia” le ha descritte papa Francesco. Cito: «La libertà religiosa non è solo quella di un pensiero o di un culto privato. È libertà di vivere secondo i princìpi etici conseguenti alla verità trovata, sia privatamente che pubblicamente. Questa è una grande sfida nel mondo globalizzato, dove il pensiero debole – che è come una malattia – abbassa anche il livello etico generale, e in nome di un falso concetto di tolleranza si finisce per perseguitare coloro che difendono la verità sull’uomo e le sue conseguenze etiche».
Quali sono i rimedi a questa malattia? Cosa dovremmo fare per proteggere la famiglia, la libertà religiosa e il matrimonio così come ci è stato rivelato da Dio?
Conclusione
Offro tre umili suggerimenti.
• Primo. Siate profetici. Il Libro dei Proverbi ci dice: «Quando non c’è visione profetica, il popolo è sfrenato» (29,18). Osservate attentamente – nella vita, a casa, sul posto di lavoro – come in questa nazione Dio viene cancellato, eclissato, liquidato. Il beato Paolo VI lo vide nel 1968, quando con grande coraggio scrisse per la Chiesa l’Humanae Vitae. Quali sono le minacce all’identità cristiana e alla famiglia oggi? L’Isis, la crescente influenza della Cina, le colonizzazioni ideologiche come il gender? E come rispondiamo?
• Abbiate fede. Questo è il mio secondo consiglio. Rivolto in particolare a voi: in quanto uomini e donne chiamati a influenzare anche la sfera politica, avete la missione di portare la Rivelazione divina a sostenere le vide dei vostri concittadini. Conservate i saggi princìpi dei vostri padri fondatori. Non abbiate paura di proclamare la verità con amore (…).
• Terzo: pregate. (…) Papa Benedetto XVI nella Deus Caritas Est ci incoraggia: «Chi prega non spreca il suo tempo, anche se la situazione ha tutte le caratteristiche dell’emergenza e sembra spingere unicamente all’azione». (…)
Siate profetici. Abbiate fede. Pregate. Per questo sono venuto a questo prayer breakfast. Per incoraggiarvi. Siate profetici. Abbiate fede. E, soprattutto, pregate. Questi tre consigli aiutano a capire che la battaglia per l’anima dell’America, e per l’anima del mondo, è innanzitutto spirituale. Mostrano che la battaglia va combattuta in primo luogo con la nostra personale conversione alla volontà di Dio ogni giorno. (…)
Perché alla fine: è “Dio o niente”.
Foto Ansa
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10 commenti
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“Nel mio continente di origine, l’Africa, diciamo: «L’uomo è nulla senza la donna, la donna è nulla senza l’uomo, e i due sono nulla senza un terzo elemento, che è il figlio»”
Ok. Quindi i preti e le suore sono nulla. 😉
Oggi a trollaggio, almeno su questo sito, è andata maluccio, eh, trollona, qui “daniele” ?
Ma ti rifarai, non ti preoccupare, ecché , mica ti facciamo morire di fame !
Ciao, trollona .
( Hai dato un’occhiata agli articoli di recensione dei ristoranti? Secondo me qualche spunto di trollaggio potresti trovarlo anche lì, pensaci ).
Quando il cattolicesimo più retrivo si incontra con una cultura africana tribale e stregonesca. Ma siete sicuri che vi convenga dare spazio a uno così? No perché mi pare che questo sia troppo perfino per i vostri abituali standard… 😉
Io non ho ancora letto l’articolo, ma lo farò; quanto alla persecuzione degli atei vs i credenti, c’è da dire che essa non avrà mai fine, durerà fino alla fine dei tempi; basta leggere la Bibbia per capirlo, e leggere i giornali ogni dì. Conosci la storia di Daniele che fu buttato in una fornace ardente pe rla sua Fede? La trovi nell aBibbia.
A parte il fatto che la storia abbonda di esempi contrari, cioè di persecuzioni dei credenti a danni degli atei o dei credenti di altre religioni, non mi pare di aver mai sostenuto che si debba perseguitare qualcuno.
Il razzismo del radical-chic. Sono commenti come questi che svelano i pensieri reconditi dei laicisti alla Daniele.
Ottima osservazione.
Definire “laicista” la trollona in versione “daniele il venditore di sperma”, mi sembra fin troppo lusinghiero, Underwater ! 🙂
Comunque, approfitto per farti i complimenti per il tuo modo accurato e paziente di intervenire, caro Underwater.
Lo dici perché è nero, suppongo…Te l’avrà suggerito il tuo amatissimo Voltaire…
Ringrazio Tempi per aver disabilitato i commenti in coda all’articolo su Pannella. Se non l’avesse fatto sarei caduto in tentazione e mi avrebbero dovuto bannare a vita.