
Per sapere come finirà il Pd basta guardare la Puglia di Vendola
Se sia poi vero che «ci sono forze assai potenti che impediscono al Paese una svolta a sinistra» come ha sostenuto Nichi Vendola nel suo ultimo intervento su Facebook del 21 aprile non si sa: di sicuro lui lavora già alla creazione della sua nuova forza politica, per cui sogna un nome come «Rifondazione democratica», in cui coagulare Sel e la sinistra del Pd. Tutto comunque rinviato all’8 maggio quando si terrà il prossimo congresso di Sel.
VENDOLA CONTRO NAPOLITANO. È la Puglia che in queste ore sta rappresentando plasticamente lo sfacelo del Partito democratico e della coalizione “Italia bene comune”, che è esploso nei giorni dell’elezione del presidente della Repubblica. Per farsi un’idea di quello che può succedere nei prossimi giorni, basta osservare le reazioni dei principali protagonisti politici locali. Vendola su Facebook ha continuato a tuonare contro l’elezione di Napolitano: «Si vuole impedire il cambiamento. Questa classe dirigente volta le spalle al popolo del cambiamento, rinchiudendosi nel Palazzo. “Piange ciò che muta anche per farsi migliore”, sono versi di Pasolini. C’è stato un travaglio, è stato un grande dolore. Ma c’è anche una nuova occasione per mettere insieme tutte le forze e riaprire la fabbrica di una nuova sinistra di governo».
FRANCO TIRATORE CONTRO FRANCESCHINI. In Puglia sono ben rappresentanti anche i franchi tiratori, che hanno disertato l’ordine della segreteria del Pd di votare prima per Marini, poi per Prodi. Uno di loro è l’ex capogruppo Pd in Regione, e oggi deputato, Antonio Decaro che alla fine si è rifiutato di votare pure per Napolitano, ma ora tramite social replica a chi nella segreteria del Pd, come Dario Franceschini, ha puntato il dito sui franchi tiratori. «Dopo quello che è successo in questi giorni è cominciata la resa dei conti nel Pd – ha scritto sulla propria bacheca Facebook – Franceschini ha detto che bisogna inseguire i traditori con il bastone. Peccato che a tradire Prodi sono stati i capi-bastone. La vedo difficile se il bastone resta nelle loro mani». Sempre Decaro è stato il primo dei pugliesi a commentare sui social (in una sua personale rilettura) il discorso di Napolitano: «A quasi 88 anni si scaglia a favore della rete e della forza della partecipazione della gente alla politica…nel Pd invece non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire!».
EMILIANO FLIRTA CON GRILLO. L’altra corrente rappresentata in Puglia, infine, è quella definibile dei “neo-rottamatori” alla Michele Emiliano, il sindaco pasdaran di Bari che ha twittato qualche giorno fa chiedendo le dimissioni di Bersani. Emiliano, storica roccaforte dell’ala più rossa del Pd, è stato visto flirtare molto con i grillini locali e le male voci sussurrano che pure lui lavori per trovare un nuovo spazio, in un eventuale scissione del Pd. Per il momento sono solo voci sui media locali: ma a pensare male, si sa, non si fa mai peccato.
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