Per ripristinare la natura, l’Ue affossa l’agricoltura

Il testo controverso è stato approvato in via definitiva a Bruxelles, anche se per l'Austria il voto non è valido. Coldiretti: «È un provvedimento ideologico». E costoso: 7 miliardi all'anno

Approvazione con giallo per la controversa Legge dell’Unione Europea per il ripristino degli ambienti naturali, licenziata dal Parlamento alla fine del febbraio scorso, ma lasciata a macerare fino all’altro ieri anziché sottoporla subito al via libera del Consiglio europeo per paura di aizzare il voto anti-ambientalista alle elezioni dell’8-9 giugno scorsi.

Il 17 giugno la legge è stata approvata per il rotto della cuffia dalla maggioranza qualificata dei ministri dell’ambiente dei 27 paesi Ue: l’oggetto della normativa rientra fra le materie per le quali non è indispensabile il voto all’unanimità, ma basta quello del 55 per cento degli stati membri, che rappresentino almeno il 65 per cento della popolazione dell’Unione Europea.
Il voto dell'Austria è "incostituzionale"
Il tetto utile per l’approvazione è stato superato lunedì, quando al culmine di un braccio di ferro interno alla coali...

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