Pensione o figli? Le dritte essenziali per non sbagliare investimento

Di Fiorina Capozzi
07 Ottobre 2017
Serve una pianificazione attenta e profilata. Poi si passa all'acquisto di prodotti dagli intermediari finanziari

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Articolo tratto dal numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti) – Polizze, fondi, obbligazioni, azioni, strutturati, piani pensione. Il mondo della finanza è una giungla inestricabile di prodotti con caratteristiche difficilmente decifrabili. Tuttavia questi strumenti hanno un impatto sulla vita quotidiana della famiglia che magari ha anche sulle spalle un mutuo o un finanziamento al consumo. Per questo è essenziale imparare a pianificare le scelte di investimento in funzione degli obiettivi personali e familiari. E possibilmente monitorare le evoluzioni del proprio portafoglio di prodotti per esser certi che tutto vada per il verso giusto. Non c’è dubbio sul fatto che non si tratti di un gioco da ragazzi: ogni pianificazione dipende infatti da una serie di variabili che vanno dall’età dell’investitore fino alla propensione al rischio per arrivare all’arco temporale di investimento entro cui si punta a ottenere un dato obiettivo.

Pianificazione in pillole
La pianificazione è insomma un vero e proprio rompicapo. Ma non bisogna darsi per vinti. Gli strumenti ci sono. A Milano, ad esempio, il Comune ha dato vita a un progetto di educazione finanziaria in collaborazione con l’Università Cattolica e la società Progetica. L’intento è formare educatori capaci di offrire ai cittadini consulenza gratuita e di qualità nella definizione della strategia di investimento. «Esistono due modi di investire», spiega a Tempi Claudio Grossi, responsabile analisi quantitativa investimenti di Progetica. «Il primo è affidato alle chiacchiere da bar, il secondo è fatto di pianificazione attenta e profilata sulle esigenze del risparmiatore. Questa è una pianificazione di qualità». Ma da che cosa si inizia per progettare i propri investimenti? Innanzitutto bisogna circoscrivere il campo d’azione: integrazione pensionistica, studi dei figli, copertura sui rischi di malattia, o invalidità, sostegno in vecchiaia alle cure sanitarie. «Supponiamo – prosegue Grossi – che la problematica oggetto di analisi sia la pensione. Allora le scelte di investimento non potranno prescindere dalla situazione socio-anagrafica e dalle riserve disponibili. Partendo da questi due punti, bisognerà poi definire l’obiettivo che si intende realizzare e tratteggiare le strategie che consentiranno di raggiungerlo. Infine bisognerà impegnarsi in un monitoraggio costante».

Una volta definito il campo d’azione, il secondo passo sarà l’identificazione dell’obiettivo da raggiungere. Nel caso della pensione, ad esempio, potrà essere un dato livello di integrazione mensile del reddito o un assegno unico di un dato importo da riscuotere al termine della propria attività lavorativa. A questo punto, anche in funzione della propria propensione al rischio, si potranno individuare una serie di prodotti come polizze assicurative o fondi di investimento che consentiranno di realizzare sul lungo periodo l’obiettivo stabilito.

Mai smettere di monitorare
La questione si complica però quando bisogna mettere insieme le diverse esigenze della famiglia. «Bisognerà chiedersi se è più importante pensare al futuro pensionistico o magari ad assicurare gli studi dei figli. È chiaro che sarà necessario stabilire delle priorità», aggiunge l’esperto di educazione finanziaria che ha già formato oltre 70 persone per aiutare i consumatori a definire le strategie di investimento. «Si tratta di temi complessi anche perché le cose cambiano e bisogna fare delle stime di ciò che accadrà», spiega Grossi. Una volta elaborata la strategia d’investimento per raggiungere un dato obiettivo, si passa poi all’acquisto dei prodotti dagli intermediari finanziari. «Con una strategia definita da un consulente terzo, l’operazione è semplificata», dice Grossi. «È un po’ come presentarsi in farmacia con la prescrizione medica di un dato principio attivo. Il farmacista non potrà far altro che fornire il prodotto richiesto».

Tuttavia, prima di acquistare un prodotto finanziario, è essenziale leggere i prospetti informativi forniti per legge dall’intermediario. Si tratta di documenti complessi. E proprio per questo è essenziale farsi chiarire tutti i dubbi dal venditore. Poco importa che tutte queste operazioni richiedano tempo e impegno: in ballo ci sono i proprio risparmi.

Infine, l’intero processo non può prescindere da un monitoraggio successivo all’acquisto. Non si può infatti pensare che avere investito in un dato prodotto, anche dopo averlo attentamente selezionato, risolva tutti i problemi presenti e futuri. Nel tempo possono esserci fluttuazioni importanti dei mercati finanziari, senza contare che la stessa strategia può variare in funzione di ciò che accade nel corso della vita.

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