
Pelota, pallacorda e tiro al piccione: gli sport scomparsi dalle Olimpiadi
Lo spettacolo delle Olimpiadi ogni quattro anni non perde, anzi, amplifica il suo fascino. La manifestazione sportiva più attesa – insieme forse ai Mondiali di calcio – raccoglie in sé sport delle più disparate tradizioni, accostando scherma e judo, taekwondo ed equitazione. Ma le discipline che oggi si apprezzano sui campi di Londra non sono un insieme chiuso. Di volta in volta la Commissione olimpica valuta se ampliare la competizione ad altre discipline o se eliminarne alcune perché applicate da una cifra troppo esigua di nazioni. E così, alcuni sport hanno dovuto abbandonare i cinque cerchi della manifestazione, per lasciare spazio ad altri.
Tra il 1900 e il 1920, cinque olimpiadi hanno ospitato il tiro alla fune. Ben più d’un semplice gioco da oratorio estivo, il tiro alla fune poteva disputarsi tra squadre da 5 o da 8 persone, di cui la somma non doveva superare un peso prestabilito. Il medagliere complessivo della disciplina vede al primo posto il Regno Unito, con due ori, due argenti e un bronzo; gli Stati Uniti, con un solo oro, un argento e un bronzo, sono secondi. La Svezia ha conquistato il primo posto alle olimpiadi casalinghe di Stoccolma, nel 1912. Sempre durante Parigi 1900, le sole nazionali di Spagna e Francia si giocarono, direttamente, la finale di pelota. Il gioco consisteva nel far rimbalzare sul muro una palla dura, che il giocatore avversario doveva intercettare e rilanciare. Ma, nonostante lo svantaggio della trasferta, la fortuna arrise agli iberici.
Nel 1900, inoltre, Parigi ospitò un evento dimostrativo per una disciplina che diventò olimpica solo a Londra 1908: la motonautica. Al Regno Unito, chiaramente, l’oro. Seguono i francesi con l’argento. A nessuno il bronzo, perché erano le uniche nazioni partecipanti. Come la pallacorda, disciplina presente nella stessa olimpiade che, dal continente europeo, passò all’Inghilterra e all’America con il nome di court tennis. Con una racchetta, il giocatore doveva far procedere una palla attraverso degli ostacoli all’interno di un locale chiuso. Alla gara, le selezioni britanniche e americane giocarono una finale diretta, vinta dalla madrepatria.
Poca fortuna, nell’edizione 2012, hanno avuto baseball e softball, che dopo Pechino 2008 sono state escluse dall’odierne Olimpiadi. A ben prima, ovvero al 1908, risale l’esclusione del lacrosse, sport nazionale canadese giocato su campo, con palla dura e lunga racchetta incordata. Ovviamente, solo i canadesi hanno potuto gioire della vittoria. Un piccolo intermezzo di lacrosse nelle Olimpiadi del 1948 premia, a pari merito, Stati Uniti e Gran Bretagna. A tutt’oggi, invece, sopravvive l’antica pratica del tiro a volo, o skeet, dove i partecipanti devono colpire un piattello con un fucile a canna liscia. Prima del disco, tuttavia, il ruolo di bersaglio mobile era personificato da un piccione, che bisognava colpire in volo. Sostituito poi da un’elica, ancora oggi il piattello viene chiamato pure “piccione d’argilla”.
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