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«Prima era sottoposta a dure critiche per un certo approccio ideologico alla politica e alle tante questioni aperte sul tavolo. Oggi le si contesta, diciamo, il contrario, vale a dire di essere troppo “draghiana”. Ma non è così. Giorgia Meloni mi pare stia mantenendo, almeno finora, un profilo di concretezza, pragmatico, rispetto alla complicatissima sfida che ha davanti». A dirlo a Tempi è l’ex direttore del Corriere della Sera e del Sole24Ore, oggi editorialista di Repubblica, Stefano Folli, uno che le dinamiche politiche e le relative fenomenologie le conosce bene e da tempo.
Su Giorgia Meloni torniamo dopo. Ti chiedo ora, invece, questo: se dovessi indicare una delle ragioni principali della sconfitta della sinistra e una strada da seguire per il domani, da dove cominceresti?
Mi è sembrato che il messaggio del Pd sia stato confuso, mancava un’idea di fondo precisa e una proposta di governo solida. Certo, avevano la cosiddetta “Agenda Draghi”, che poi sembrerebbe essersi smarrita. ...
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