
Parma, è morto Paolo Onofri, papà del piccolo Tommy
Si è spento durante la notte, nella clinica dov’era ricoverato dal 2008, Paolo Onofri, il papà del piccolo Tommaso che era stato barbaramente rapito e ucciso a Casalbarancolo (Pr) il 2 marzo 2006. Onofri, dalle prime ore dopo il delitto era stato anche schiacciato dall’onta del sospetto mediatico e giudiziario, poi scagionato pienamente solo un mese dopo, il 1 aprile, quando venne arrestato un muratore di origine siciliana, Mario Alessi, la compagna di questi Antonella Conserva e il pluripregiudicato Salvatore Raimondi. Alessi e Raimondi sono stati condannati in via definitiva dal 2010, il primo all’ergastolo, il secondo – autore materiale del delitto – a 20 anni (perché sottoposto al rito abbreviato): l’ultima condanna definitiva, a 24 anni per la partecipazione al rapimento del bambino, è stata quella data a Conserva, nel 2012.
I FATTI. I tre si erano introdotti la notte del 2 marzo 2006 in casa Onofri, avevano legato tutti i membri della famiglia, avevano sequestrato il bimbo più piccolo di appena 18 mesi. L’obiettivo era chiedere un riscatto, Conserva avrebbe dovuto essere la custode del bambino: invece Tommy fu barbaramente ucciso a colpi di badile sul greto di un fiume, appena mezz’ora dopo il rapimento. Raimondi e Alessi si sono sempre accusati reciprocamente: la Cassazione ha condannato Alessi per l’omicidio ma ha accertato che non ne è estreneo nemmeno Raimondi. Nella fase iniziale delle indagini, però i sospetti si erano inizialmente addensati sul papà di Onofri, non solo poi rivelatosi estraneo ma vittima del trio.
ONOFRI IN COMA DA ANNI. A tutti i processi ha sempre potuto partecipare solo la mamma di Tommaso, Paola: l’11 agosto 2008, mentre si trovava in vacanza in Trentino con la moglie e il figlio più grande, Paolo Onofri è stato colpito da un attacco cardiaco violento, che da allora lo aveva lasciato privo di conoscenza. Onofri ha vissuto dal 2008 in una clinica vicino a Casalbarancolo, nel parmense.
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