
Paritarie all’insegna dell’innovazione: a Milano si impara il cinese

L’Istituto tecnico economico turistico Marcelline di Milano parla cinese. Da tre anni, infatti, è stato introdotto lo studio della lingua, con grande entusiasmo da parte delle famiglie e dei ragazzi che l’hanno scelta, come materia da affiancare alle lingue obbligatorie. L’Indirizzo fa parte dell’Istituto paritario comprensivo delle Marcelline, che festeggerà 50 anni il prossimo 6 maggio, e dispone di tutti i gradi di istruzione a partire dall’infanzia. Il tecnico-turistico ha un centinaio di studenti, e proprio per le sue piccole dimensioni riesce a prestarsi bene a sperimentazioni e innovazioni.
L’IDEA. La professoressa Gabriella Cenci, preside dell’Istituto tecnico turistico, spiega a tempi.it com’è nata l’idea: «Abbiamo deciso di introdurre la materia a livello curricolare di modo che fosse studiata dai ragazzi per tutto il ciclo dei cinque anni. In questo modo la loro conoscenza di cinese, una volta diplomati, sarà più che soddisfacente. Nel nostro istituto i ragazzi devono studiare tre lingue, e il 50 per cento di loro ha scelto il cinese, con quattro ore ogni settimana. Tra due anni avremo quindi i primi diplomati, anche se purtroppo non è possibile per gli istituti tecnici portare questa lingua come materia dell’esame di maturità, mentre è consentito farlo nei licei linguistici. È un peccato, ma speriamo che cambino le normative. La maggior parte degli alunni desidera proseguire gli studi all’università, per lo più scegliendo economia o lingue. Si pensa sempre che gli istituti tecnici siano un gradino sotto ai licei, ma non è così, per lo meno da noi: studiare per cinque anni diritto o materie economiche non è per niente semplice».
AVVENTURA ESTIVA. Due studentesse delle Marcelline quest’estate approfondiranno lo studio del cinese proprio a Pechino. Grazie a un bando della Regione Lombardia potranno partecipare al campus estivo internazionale per studenti di lingua cinese della durata di 10 giorni a metà luglio 2016, organizzato dal Beijing International Education Exchange (BIEE), ente affiliato alla Commissione Municipale per l’istruzione di Beijing (Pechino). A carico delle famiglie sarà solo la spesa del viaggio e del visto, racconta la preside: «In Lombardia sono stati scelti 18 studenti, due provenienti dalla nostra scuola. Saranno dieci giorni molto intensi per loro, divisi tra lezioni di lingua e ore di cultura cinese tradizionale. I ragazzi verranno anche portati a fare escursioni per Pechino e dintorni, per conoscere i luoghi più famosi della capitale e la bellezza indiscussa di capolavori di architettura come la Muraglia cinese».
Rebecca, una delle due studentesse, ci spiega di essere molto contenta dell’opportunità che le è stata concessa, merito anche del suo profitto brillante durante l’anno scolastico: «Sono molto più curiosa che agitata. Studio cinese da tre anni e l’idea è quella di continuarlo all’università. L’approccio al cinese è molto diverso da quello che si ha di solito con una nuova lingua da conoscere, richiede un po’ più di tempo. Bisogna avere la pazienza di imparare bene la conoscenza dei caratteri, bisogna essere molto motivati per accettare il livello di studio richiesto».
CINA IN AULA. A scegliere cinese alle Marcelline è stato il 50 per cento degli studenti, un numero destinato a crescere, anche perché l’Istituto ha fatto richiesta direttamente alla Cina di avere un aula Confucio, come spiega la preside: «Le “Aule Confucio” sono spazi particolari in cui poter leggere testi cinesi, fare corsi e diffondere la cultura cinese. È la Cina stessa che si interessa a fornire materiali, una volta presa in carico la richiesta. Sappiamo che i tempi per le procedure sono lunghi e non proprio “milanesi”, ma contiamo di avere l’Aula Confucio a disposizione per il prossimo autunno. Sono solo due i posti così a Milano, saremo lieti di diventarne il terzo».
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO. L’innovazione in questo istituto non si ferma al cinese, ma arriva fino all’alternanza scuola-lavoro, prevista dalla riforma. Racconta la professoressa Ceci: «Quest’anno abbiamo pensato a un modo nuovo di organizzare le 400 ore di tirocinio obbligatorio per gli studenti. Siccome le Marcelline dispongono di una casa a Londra, abbiamo deciso di mandare direttamente là gli studenti che dovevano svolgere l’alternanza scuola-lavoro. Sono state scelte varie aziende del settore turistico o alberghiero, per i primi tre mesi dell’anno la classe intera ha vissuto a Londra. Un’occasione molto bella e resa possibile proprio dal numero piccolo dei nostri studenti».
Foto da Shutterstock
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