
Papa Francesco: «La Chiesa siamo tutti noi. Quando si guarda Cristo non si sbaglia»
Papa Francesco, oggi alla consueta udienza generale del mercoledì in piazza San pietro, ha proseguito la catechesi sulla Chiesa «realtà visibile e spirituale». Una realtà visibile attraverso le comunità, parrocchie e diocesi. «Dobbiamo chiederci, allora: si tratta di due cose diverse o dell’unica Chiesa? E, se è sempre l’unica Chiesa, come possiamo intendere il rapporto tra la sua realtà visibile e quella spirituale? Innanzitutto quando parliamo della realtà visibile della Chiesa, non dobbiamo pensare solamente al Papa, ai vescovi, ai preti, alle suore e a tutte le persone consacrate. La realtà visibile della Chiesa è costituita dai tanti fratelli e sorelle battezzati che nel mondo credono, sperano e amano. Ma tante volte sentiamo dire: “Ma, la Chiesa non fa questo, la Chiesa non fa qualcos’altro…” – “Ma, dimmi, chi è la Chiesa?” – “Sono i preti, i vescovi, il Papa …”. La Chiesa siamo tutti, tutti! Tutti noi! Tutti i battezzati siamo la Chiesa, la Chiesa di Gesù. Comprendiamo, allora, che anche la realtà visibile della Chiesa non è misurabile, non è conoscibile in tutta la sua pienezza: come si fa a conoscere tutto il bene che viene fatto? Tante opere di amore, tante fedeltà nelle famiglie, tanto lavoro per educare i figli… per trasmettere la fede, tanta sofferenza nei malati che offrono le loro sofferenze al Signore… Vedete: anche la realtà visibile della Chiesa va oltre il nostro controllo, va oltre le nostre forze, ed è una realtà misteriosa, perché viene da Dio».
LA CHIESA E’ UN MISTERO. Come si fa dunque a comprendere il rapporto tra la Chiesa visibile e quella spirituale? «Non c’è altra via che guardare a Cristo – ha detto papa Francesco -, del quale la Chiesa costituisce il corpo e dal quale essa viene generata, in un atto di infinito amore. Anche in Cristo infatti, in forza del mistero dell’Incarnazione, riconosciamo una natura umana e una natura divina, unite nella stessa persona in modo mirabile e indissolubile. Ciò vale in modo analogo anche per la Chiesa. E come in Cristo la natura umana asseconda pienamente quella divina e si pone al suo servizio, in funzione del compimento della salvezza, così avviene, nella Chiesa, per la sua realtà visibile, nei confronti di quella spirituale. Anche la Chiesa, quindi, è un mistero, nel quale ciò che non si vede è più importante di ciò che si vede, e può essere riconosciuto solo con gli occhi della fede».
«Nel caso della Chiesa, però – ha proseguito – dobbiamo chiederci: come la realtà visibile può porsi a servizio di quella spirituale? Ancora una volta, possiamo comprenderlo guardando a Cristo. Ma Cristo è il modello, il modello della Chiesa, perché la Chiesa è il suo corpo. Quando si guarda Cristo non si sbaglia. Ecco: come Cristo si è servito della sua umanità – perché era uomo anche – per annunciare e realizzare il disegno divino di redenzione e di salvezza – perché era Dio -, così deve essere anche per la Chiesa. Attraverso la sua realtà visibile, di tutto quello che si vede, i sacramenti e la sua testimonianza di tutti noi cristiani, la Chiesa è chiamata ogni giorno a farsi vicina ad ogni uomo, a cominciare da chi è povero, da chi soffre e da chi è emarginato, in modo da continuare a far sentire su tutti lo sguardo compassionevole e misericordioso di Gesù».
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