
Papa: «Il presente è rispondere al Padre che mi ha scelto in passato e promette cose buone per il futuro»
Elezione, alleanza e promessa di Dio: questi sono i tre pilastri su cui si deve fondare la nostra vita secondo papa Francesco. Alla celebrazione della Messa nella casa Santa Marta, a cui hanno partecipato mons. Arturo González, vescovo di Santa Clara (Cuba), e alcuni dipendenti dei Musei vaticani, il Papa ha detto: «Le ricchezze e le preoccupazioni del mondo soffocano la Parola di Dio e non la lasciano crescere. E la Parola muore, perché non è custodita: è soffocata. Cosa fanno in noi le ricchezze e le preoccupazioni? Semplicemente ci tolgono dal tempo».
TRE PILASTRI. Tutta la nostra vita è fondata su tre pilastri, insiste il Papa: uno nel passato, uno nel presente e un altro nel futuro. Il pilastro del passato «è quello dell’elezione del Signore», il futuro riguarda il «camminare verso una promessa» fatta dal Signore. Il presente «è la nostra risposta a questo Dio tanto buono che mi ha eletto». «A quello che è attaccato alle ricchezze – ha aggiunto – non importa il passato né il futuro, ha tutto là. E’ un idolo, la ricchezza. Non ho bisogno di un passato, di una promessa, di un’elezione: niente. Quello che si preoccupa di cosa può succedere, taglia il suo rapporto col futuro – “Ma, può andare questo?” – e il futuro diventa futuribile, ma no, non ti orienta a nessuna promessa: rimane confuso, rimane solo».
RICCHEZZE E PREOCCUPAZIONI. «Dimenticare il passato, non accettare il presente, sfigurare il futuro: questo è quello che fanno le ricchezze e le preoccupazioni – ha concluso il Papa -. Il Signore ci dice: “Ma, tranquilli! Cercate il Regno di Dio e la sua giustizia, tutto l’altro verrà”. Chiediamo al Signore la grazia di non sbagliarci con le preoccupazioni, con l’idolatria della ricchezza e sempre avere memoria che abbiamo un Padre, che ci ha eletti; avere memoria che questo Padre ci promette una cosa buona, che è camminare verso quella promessa e avere il coraggio di prendere il presente come viene. Questa grazia chiediamo al Signore».
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