
Papa Francesco e gli schiaffi ai cristiani. «Porgere l’altra guancia è l’altra giustizia di Cristo»
Papa Francesco, nell’omelia alla Messa di questa mattina alla Casa Santa Marta, ha parlato dell’invito di Cristo a «porgere l’altra guancia». Questo atteggiamento, è diventato oggi, ha osservato il Pontefice «un classico per ridere dei cristiani». Questo perché il mondo deride chi offre il perdono, mentre insegna la logica del «difendere il posto», del restituire «due schiaffi» se ne riceviamo uno.
Gesù, invece, ha proseguito il Santo Padre, dopo lo schiaffo sulla guancia, invita addirittura a spogliarsi tutto. «La giustizia che Lui porta è un’altra giustizia totalmente diversa dall’occhio per occhio, dente per dente». È la giustizia di chi, come dice san Paolo «non ha nulla» e «invece possiede tutto». È cos’è questo tutto? Questo tutto è «Gesù Cristo. Le altre cose sono “nulla” per il cristiano».
«Sono buone, servono – ha proseguito papa Francesco -, ma nel momento del confronto, il cristiano sceglie sempre il “tutto”, con quella mitezza, quella mitezza cristiana che è il segno dei discepoli di Gesù: mitezza e magnanimità. E vivere così non è facile, perché davvero ti danno degli schiaffi, eh?, te li danno! E su tutte e due le guance. Ma, il cristiano è mite, il cristiano è magnanimo: allarga il suo cuore. Ma quando noi troviamo questi cristiani con il cuore ridotto, con il cuore rimpicciolito, che non vanno… questo non è cristianesimo: questo è egoismo, mascherato da cristianesimo».
«Il Regno di Dio è il “tutto”», ha ribadito il pontefice, il resto è «secondario». Gli stessi errori della Chiesa nascono dal fraintendimento e per questo è necessario pregare Dio affinché allarghi «il nostro cuore», affinché «noi siamo magnanimi, siamo miti», e non lottiamo «per le piccolezze, per i “nulla” di ogni giorno».
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