
Papa: «Cosa si aspetta a restituire la libertà ad Antonio Simone?»
«Adesso che al Presidente Roberto Formigoni è arrivato il tanto atteso avviso di garanzia, possiamo sperare che al signor Antonio Simone, recluso da oltre tre mesi a San Vittore, possa essere restituita la libertà?», è quanto si chiede il deputato del Pdl Alfonso Papa con riferimento all’inchiesta sulla fondazione Maugeri.
«Il carcere senza condanna è extrema ratio, misura cui ricorrere quando ogni altra risulti inadeguata. Lo dice il Codice di procedura penale – continua Papa – Forse, ora che l’accusa nei confronti del Presidente Formigoni si è cristallizzata, i magistrati di Milano potrebbero decidere di accordare a Simone un regime meno afflittivo come gli arresti domiciliari».
«Mi permetto di prospettare questa ipotesi – conclude l’onorevole Papa – perché il prolungato e prostrante regime carcerario nei confronti di Simone ricorda piuttosto i modi e le forme del famigerato rito ambrosiano: dalla cella esci solo se accusi. La carcerazione preventiva come mezzo per estorcere confessioni è tortura, e il caso Simone ne è un esempio eclatante».
Articoli correlati
8 commenti
I commenti sono chiusi.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!
…cos’è il “famigerato rito ambrosiano”?
Il famigerato Rito Ambrosiano è la vergogna della Giustizia italiana, un rituale che se fosse applicato da magistrati inglesi o americani o di qualunque altro paese civilizzato vedrebbe quest’ultimi volare fuori dalla magistratura in pochi secondi per passare direttamente in qualche carcere.
E’ il rito con cui e’ stato assolto 11 volte Formigoni. Quindi e’ un rito che funziona benissimo. O no?
Cos’è diventato Simone Antonio ?
Un Martire della Fede ?
Aspetti, come tutti, il processo, in galera. Visto che è accusato di reati comuni pesantucci e di rilevante pericolosità sociale.
Oppure supplichi il patteggiamento, come hanno fatto tanti altri ciellini prima di lui. In galera, si intende.
Ma vacci tu in galera che sei senza peccato
Gentile sig. Lissoni, mi spiace dirlo, ma Lei è un gran moralista. Se poi parliamo di Fede, mi dispiace ancora di più, non ha capito proprio niente. Le auguro ogni bene.
Sì caro signor Lissoni Simone è proprio un martire di questa giustizia impazzita e di questi magistrati violenti che in un paese civile sarebbero puniti.
Cosa si aspetta? Forse si aspetta di chiarire il suo ruolo nel percorso celeste di 7/8 milioni di Euro.