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È ora che il governo abbia il coraggio di dire che la pandemia è finita

Di Piero Vietti
21 Aprile 2022
A dieci giorni dalla fine annunciata delle restrizioni la politica italiana frena ancora sulle mascherine, discute sul green pass, chiede ancora aiuto ai tecnici. Ma dopo due anni l’incertezza e lo stato d’emergenza soft non sono più accettabili
Draghi Speranza Covid pandemi
Il premier Mario Draghi con il ministro della Salute Roberto Speranza (foto Ansa)

Passati ormai oltre due anni dall’inizio della pandemia, la politica dovrebbe assumersi le proprie responsabilità fino in fondo e decidere che cosa succederà dal primo maggio, giorno in cui stando agli annunci sarebbero dovute cadere le ultime restrizioni legate al contenimento del Covid-19, mentre già si parla di “cautela”.
Ancora dietro alle opinioni opinabili degli esperti
Passati ormai due anni dall’inizio della pandemia non ci si può più nascondere dietro agli esperti e ai tecnici (quali esperti, poi, il consulente del ministro Speranza Mario Ricciardi che solo poche settimane fa auspicava in pubblico l’adozione del modello “zero Covid” cinese?), traccheggiare dietro ai «monitoriamo la situazione e poi vedremo», lasciare l’opinione pubblica in balìa di immunologi e virologi che ancora dicono la loro su quarte dosi, mascherine e green pass smentendosi tra loro e dimostrando ancora una volta che La Scienza non ha soluzioni univoche e interpretazioni dogmatiche.
Sebbene nelle pagine...

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