Così la pandemia ha dato un booster decisivo ai pagamenti hi-tech

Di Francesco Megna
23 Novembre 2022
Carte di debito, carte di credito, app per il trasferimento di denaro, dispositivi “indossabili”. Ecco come avanza la digitalizzazione del commercio
Pagamento contactless tramite smartphone
Foto di Jonas Leupe per Unsplash

La pandemia ha favorito il cambiamento delle abitudini di acquisto dei consumatori, che progressivamente stanno limitando l’utilizzo dei contanti, privilegiando i pagamenti digitali con le carte di debito, le carte di credito e le app che consentono il trasferimento di denaro. Il nostro paese si sta così avvicinando agli altri paesi europei decisamente più digitalizzati, malgrado un contesto macroeconomico complicato.

Lo scorso anno c’è stato un rilancio rapido e diffuso dell’uso di alcuni tipi di carte: le transazioni con la carta di debito sono cresciute del 26 per cento, mentre quelle con carta di credito del 12 per cento circa. La crescita del fenomeno dei pagamenti elettronici è facilitata dalla loro essenzialità, rapidità, sicurezza e dall’opportunità di controllare le spese effettuate, assicurando la protezione dei dati. È inoltre sinonimo di rinnovamento, praticità, utilità e “cura di sé”.

Il boom delle carte “contactless”

Le tendenze più rilevanti riferibili ai pagamenti digitali sono senz’altro l’utilizzo delle carte in modalità contactless, cresciute di oltre il 50 per cento rispetto all’anno precedente (esprimono ormai il 60 per cento delle transazioni in negozio); lo sviluppo dell’e-commerce, allargatosi parecchio durante il lockdown, fino a registrare lo scorso anno un +20 per cento circa di transato rispetto al 2020, coinvolgendo anche fasce di popolazione più evolute. Dopo la riapertura delle attività commerciali, si registra un equilibrio tra gli acquisti effettuati in rete e quelli che avvengono in negozio, con una ripresa decisa di questi ultimi nonostante la crescita importante delle transazioni sull’e-commerce.

I sistemi di pagamento “indossabili”

Rilevante anche la crescita di modalità di pagamento smart, tra le quali rientrano i mobile payments, che consentono trasferimenti di contante a mezzo telefono e wearable. Quando si parla di “dispositivi wearable” si fa riferimento a oggetti connessi dotati di tecnologia elettronica e capacità computazionale che un utente può portare sulla sua persona (ad esempio orologi abilitati al pagamento) in tutta sicurezza e in pochissimi secondi. Nel dettaglio, i wearable sono abilitati dall’“Internet of things” che ha permesso di sviluppare oggetti intelligenti indossabili con cui possiamo interagire in qualsiasi momento della giornata.

Altre caratteristiche di questi oggetti tecnologici “indossabili” sono la connettività, la qualità e l’affidabilità, con un transato quasi raddoppiato nel giro di un anno. Il loro successo è dovuto anche al fatto che, a differenza di altri dispositivi mobili con cui gli utenti interagiscono, i wearable restano a disposizione lungo tutta la giornata: per questo il loro utilizzo è decisamente alto, perché offrono un’esperienza “senza soluzione di continuità” che si completa col vissuto quotidiano delle persone.

Compri oggi, paghi domani

Cresce anche il servizio “buy now pay later”: in vista delle feste natalizie, infatti, quasi un italiano su due è interessato a utilizzare questa soluzione per i proprio acquisti. La maggioranza degli utenti utilizzerà il Bnpl per acquistare prodotti di maggiore qualità secondo un modello più sostenibile per le proprie finanze. A puntualizzarlo è un’indagine sulle abitudini di acquisto degli italiani svolta da Swg.

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