Pagamento debiti della p.a. a rischio per oltre i due terzi delle imprese creditrici

Di Redazione
02 Maggio 2013
Meno di un terzo delle amministrazioni interessate avrebbe avviato le procedure per lo sblocco. Rete Imprese Italia chiede l'introduzione di una "clausola di salvaguardia"

In forse il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione per oltre due terzi delle imprese creditrici. Lunedì 29 aprile è scaduto il termine entro il quale gli enti pubblici avrebbero dovuto iscriversi alla piattaforma telematica predisposta dal ministero dell’Economia per procedere allo sblocco dei debiti; mentre il 30 aprile è scaduto il termine entro cui formalizzare la richiesta delle risorse necessarie per il pagamento dei debiti. Si tratta di due scadenze indispensabili perché il pagamento dei debiti possa andare a buon fine. Ma, secondo il quotidiano ItaliaOggi, meno di un terzo delle amministrazioni interessate avrebbe completato l’iscrizione.

ALLARME. A confermare che sono moltissime le amministrazioni e gli enti che non hanno nemmeno avviato le procedure di registrazione è Rete Imprese Italia dove, come confermato a tempi.it anche da Giorgio Merletti, presidente di Confartigianato, sono preoccupati per un possibile inceppamento del sistema, a motivo anche del ritardo dell’invio delle istruzioni operative recapitate a regioni, province ed enti locali dal ministero.
Per questo motivo, Rete Imprese Italia ha rinnovato all’esecutivo del neo premier Enrico Letta la richiesta, già rivolta al governo Monti, l’artefice del decreto sblocca debiti (dl 35/2013), di introdurre, almeno, una “clausola di salvaguardia”, che consenta alle imprese creditrici della p.a. di compensare i crediti con i debiti fiscali e previdenziali.

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1 commento

  1. Stefano

    Sono amministratore in un piccolo comune di 1000 ab., dove siamo riusciti a formalizzare le richieste sopra citate. E’ stato molto difficile perché, soprattutto in comuni piccoli e con pochissimo personale
    (1 ragioniere e 1 tecnico), queste scadenze hanno coinciso con il termine per l’approvazione dei bilanci consuntivi. Oltre a questo occorre aggiungere la complessità dell’iter (cosa normale quando si ha che fare con istruzioni per l’uso elaborate a livello centrale) e in ultimo il sistema di rete dove effettuare le registrazioni spesso non permetteva l’accesso. Il dubbio che abbiamo avuto è che tutte queste difficoltà siano state pilotate per ridurre il numero di amministrazioni che facevano richiesta di contributo.

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