Lettere dalla fine del mondo

Padre Aldo: “Oggi è morto il nostro piccolo Victor, la nostra piccola ostia bianca”

Di Aldo Trento
16 Marzo 2012
Lettera dal Paraguay di padre Aldo Trento. "Mio figlio Aldo con la sua enorme testa è girato verso il letto che era di Victor e dai suoi occhi appaiono delle lacrime. Che Mistero questa simpatia fra tre piccoli che il mondo direbbe: ma perché vivono o li lasciano vivere? Che potenza tiene la vibrazione dell'Essere!"

Carissimi amici, oggi è morto il nostro piccolo Victor, la nostra piccola ostia bianca. Il dolore è grande da parte di tutti. Perfino mio figlio Aldito e l’altro compagno di dormitorio, sebbene apparentemente incapaci di intendere e volere, stanno soffrendo perché hanno intuito che il piccolo compagno ed amico è morto.

Mio figlio Aldo con la sua enorme testa è girato verso il letto che era di Victor e dai suoi occhi appaiono delle lacrime. Che Mistero questa simpatia fra tre piccoli che il mondo direbbe: ma perché vivono o li lasciano vivere? Che potenza tiene la vibrazione dell´Essere!

Victor è adesso lì nella cella mortuaria, con i suoi occhi spappolati aperti. Non sembra che il suo corpo sia morto perché è tutto come prima. Anzi, in lui morto, si fa ancora più evidente la Presenza del Mistero. È morto alle 4 del mattino, consumandosi come una candela. È morto quando tutti stavano qui con lui, perché il rischio era che morisse giorni fa quando eravamo in Brasile. Abbiamo deciso di seppellirlo domani domenica a fianco della nuova clinica, nel giardino perché lui è stato ed è adesso più di prima il cuore dell’ospedale.

Amici, è dura vedere quella culla vuota, ma la certezza che lui è in Paradiso ci riempie di stupore mentre le lacrime irrigano il nostro volto. Preghiamo perché Victor, come tanti altri bambini che nella vita hanno conosciuto solo il dolore, dal cielo ci aiuti a sperimentare cosa vuol dire che la realtà è positiva, anche se nell’apparenza per molti è il contrario.
Questi lunghi anni di dolore che Victor ha vissuto ci hanno insegnato a toccare con mano la vibrazione dell’Essere, cioè: Victor c’è e se c’è, significa che un Altro lo sta facendo, un Altro che adesso ha deciso di prenderselo con sé.

Con affetto, P. Aldo e amici.

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