
Pacifisti incoscienti nei territori occupati: pericolo per sè e per gli altri
Da eroi senza macchia ad utili idioti pericolosi per sé e soprattutto per gli altri. La fama degli attivisti di International Solidarity Movement (Ism), lievitata rapidissimamente dopo l’uccisione di una loro militante per l’azione di un bulldozer israeliano in marzo ed il ferimento di altri due nei giorni seguenti, ha subìto un’altrettanto repentina svalutazione nei giorni scorsi. è stato infatti scoperto che i due attentatori suicidi di passaporto britannico responsabili della strage di Tel Aviv del 30 aprile scorso avevano ricevuto ospitalità presso la sede di Ism a Rafah, nella striscia di Gaza. Qualche giorno prima, in un appartamento di Jenin utilizzato dall’organizzazione, militari israeliani avevano trovato e fermato un esponente del gruppo estremista Jihad islamico. In tutti i casi Ism ha dichiarato di non essere stata al corrente delle intenzioni delle persone in questione. In un servizio apparso su Le Monde del 7 maggio pacifisti di altre organizzazioni prendono le distanze
da Ism.
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