Omofobia, lettera aperta ai senatori: «Solo i regimi autoritari impongono il loro pensiero»

Di Peppino Zola
09 Gennaio 2014
«Non esiste alcun motivo che renda necessaria la legge sull'omofobia, perché nel Paese non esiste un clima "omofobico"»

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Riceviamo e pubblichiamo da un nostro lettore questa lettera aperta che è stata inviata ai senatori in merito al Ddl Scalfarotto sull’omofobia. Questa iniziativa si aggiunge alle veglie, che le Sentinelle in piedi hanno organizzato negli ultimi cinque mesi in oltre 20 città portando migliaia di persone in piazza (clicca qui per conoscere le date delle prossime veglie), e alla manifestazione in difesa della famiglia organizzata dalla Manif pour tous Italia sabato 11 gennaio alle 15.30 a Roma, in piazza di Pietra.

Egregio Senatore,
affermo, innanzitutto, l’assoluto rispetto dovuto ad ogni persona umana, che non può mai essere discriminata per motivi di razza, religione, sesso, pensiero. Su ciò non si discute. Ho saputo che l’assemblea di cui Lei è illustre rappresentante ha in programma di discutere le legge nota con un nome che già di per sé considero errato: “omofobia”. Mi permetto segnalarLe i motivi per i quali ritengo (insieme ad una moltitudine di italiani) assolutamente ingiusto e inopportuno legiferare in materia.

1)Non esiste alcun motivo che renda necessaria la norma in discussione, perché nel Paese non esiste un clima “omofobico”. A parte qualche rarissima eccezione, il sentire sociale porta oggi rispetto verso gli omosessuali, soprattutto se essi non provocano (“eterofobia”?), con manifestazioni inopportune ed, a loro volta, offensive verso gli eterosessuali. Non vi è necessità di una legge, che assumerebbe, invece, toni ideologici che non hanno nulla a che fare con la realtà.

2) La legge sarebbe anticostituzionale, perché violerebbe in modo palese l’art. 21 della Costituzione, che garantisce la libertà di pensiero insieme ad ogni sua espressione. Esprimere con rispetto e lealtà un pensiero diverso da quello delle associazioni omosessuali non significa offendere qualcuno. Del resto, ogni libera espressione di qualunque pensiero trova sempre qualcuno che non è d’accordo, senza, per questo, dovere arrivare ad una legge che vieti tale espressione. La diversità delle opinioni è il sale della democrazia. Se dovesse passare la norma in questione, ci troveremmo di fronte ad una “legge speciale“, che solo i regimi autoritari osano imporre quando vogliono rendere unico e ufficiale il loro pensiero.

3) La legge sarebbe anche inutile, perché l’attuale codice penale già contiene tutte le norme atte a condannare chi, illegittimamente, offende in qualche modo una posizione umana. Quanto previsto dalle norme sulla diffamazione, sull’ingiuria, sulla violenza e così via sono completamente sufficienti a perseguire atti discriminatori contro gli omosessuali. Non occorre prevedere altre norme o altre aggravanti.

4) Per quanto detto, non serve una legge in materia. Ma se proprio si vuole legiferare anche contro ogni buon senso, allora occorre prevedere anche una norma contro l’eterofobia. Questo sembra un paradosso, ma se ciò non avvenisse verrebbe violato un altro articolo della Costituzione, il famoso art. 3, che stabilisce il principio di uguaglianza. Senza la previsione circa l’eterofobia, si potrebbe liberamente attaccare e criticare gli eterosessuali (come è già successo per il caso Barilla), mentre nulla si potrebbe più esprimere sul tema degli omosessuali. Verrebbe così violato non solo l’art. 21, ma anche l’art. 3.

Sulla base di queste ed altre considerazioni, spero ardentemente che Lei si batta, insieme alla maggioranza dei suoi colleghi, contro l’introduzione di una legge che costituirebbe un pericolosissimo vulnus alla libertà di pensiero e di opinione. Sono disponibile ad approfondire con Lei tutta questa tematica.
Con i più distinti saluti,
Giuseppe Zola

 

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14 commenti

  1. mike

    stasera mi è venuta in mente una cosa detta da giovanna tempo addietro sul martellamento mediatico pro gay: oggi su Yahoo c’erano vari articoli sull’omicidio del 28-enne romano, e si diceva che c’era un fermo. stasera nulla. cercando nel web ho capito. l’omicidio è maturato nell’ambiente omosessuale. e allora la notizia non fa più comodo al fine di parlare di omofobia. intanto una persona, a prescindere dai gusti sessuali, non c’è più. e questo è spiacevole. mentre stupisce che i gay siano trattati come carne da macello ma loro non se ne avvedono. che costava a Yahoo mettere un articolo sulla risoluzione del caso! ma tanto i gay sono contenti lo stesso, anche di fronte a comportamenti così assurdi nei loro confronti. contenti loro…
    tanto non sono usati, noooooo………………

  2. AndreaX

    Ma dove sta scritto nella proposta di legge Scalfarotto, che nessun potrà permettersi di esprimere il dissenso su temi come matrimonio gay, omosessualità, adozioni omosessuali?

    1. Piero

      Siccome il diavolo fa le pentole ma non in coperchi, il 3 gennaio, intervenendo a Radio 24 l’onorevole Ivan Scalfarotto parlando del disegno di legge sull’omofobia e la transfobia di cui è relatore e primo firmatario, ha cercato di minimizzare assicurando che le opinioni non saranno punite, ma si è smentito da solo quando scrivendo sul suo blog, in data 28 settembre, rispondendo ad Alessandro Zen, di Sel:

      «La legge in questo momento, salvo modifiche sempre possibili al Senato, dice solo che non costituiranno atti di discriminazione (ai fini della sola legge penale) le condotte organizzative prese all’interno di organizzazioni cosiddette di tendenza (partiti, sindacati, organizzazioni religiose eccetera) purché queste decisioni si riferiscano ai principi costituzionali che le ispirano. DI COME STIANO REALMENTE – prosegue Scalfarotto nel post in questione – LE COSE SI E’ ACCORTO INVECE BENISSIMO ROBERTO FIORE, LEADER DI FORZA NUOVA, CHE HA DICHIARATO CHE CON L’APPROVAZIONE DELLA STESSA LEGGE “ANDRANNO IN GALERA COLORO CHE SOSTERRANNO CHE IL MATRIMONIO GAY E’ UNA PORCHERIA E CHE L’ADOZIONE DEI BAMBINI DA PARTE DELLE COPPIE GAY UN’ABERRAZIONE”».

      Parole di Scalfarotto.

    2. Carlo

      Il problema è proprio quello: non c’è scritto niente di chiaro. Il testo ammette la libertà di opinione, purché non istighi alla discriminazione o alla violenza; valutazione questa che è totalmente lasciata alla discrezionalità del giudice. Quindi se mi dichiaro contrario alle questioni che hai citato, nessuno può garantirmi che non sarò denunciato e poi condannato. Forse non lo faresti tu, ma questo non mi mette al riparo in alcun modo.

  3. FrancescoB

    Rubo da un blog un bel pensiero di Rahner che non conoscevo:

    “Il cristiano deve lavorare e lottare per il continuo mutamento del rapporto tra libertà e manipolazione nella società, … se non si vuole che sia una pura e semplice ideologia… La Chiesa deve essere un’istanza critico-sociale di libertà nelle società profane… (e invece) come cattolici normali dobbiamo confessare di sentirci, in forza di un istinto storicamente condizionato e discutibile, dalla parte dell’ordine, della tradizione, della legge, dell’ufficio, dell’istituzionale, e di avvertire subito ciò che nella Chiesa viene chiamato libertà come qualcosa di minaccioso”.

    “Nella Chiesa esiste la manipolazione… Anche una manipolazione peccaminosa… È noto che coloro che detengono il potere, anche nella Chiesa, trovano molto più facile mimetizzare (la manipolazione) con un’apparente tolleranza, pazienza, gentilezza, ecc, tutte cose che possono essere utilizzate per giustificare il possesso di illegittime pretese di dominio… (Inoltre) è del tutto possibile che esistano delle leggi della Chiesa, considerate come prassi normale di governo, e dei metodi pastorali comuni che sono peccaminosi… (All’inverso) l’esercizio della libertà non è legittimo soltanto quando è avallato positivamente in maniera ufficiale e istituzionale”.

    È stato scritto negli anni 70. Ma quanto è attuale.

    1. Q.B.

      Esiste un documento che non conoscevi:
      http://www.vatican.va/archive/catechism_it/index_it.htm
      Sei liberissimo di disprezzarlo e considerarlo carta straccia ma se parli del pensiero della chiesa, che puoi altrettanto disprezzare e cosiderare carta straccia, devi partire da quello.

      1. FrancescoB

        Conosco il catechismo. Tu conosci Rahner? Sai chi è?

        1. Piero

          Non certo un teologo cui fare riferimento, se non sbaglio si è pure sposato dopo anni di una relazione segreta…..

    2. Cisco

      Beh, FrancescoB, certamente Rahner ha avuto una grande influenza nel pensiero teologico cattolico degli anni dell’ultimo Concilio, tanto che persino BXVI ne fu inizialmente affascinato (salvo poi confutarne le tesi). Tuttavia non mi sembra che la citazione da te evidenziata dica qualcosa di così rivoluzionario, è la solita minestra contro certo clericalismo, anche se corredata da una spruzzata di radicalismo libertario. Rahner è molto più interessante come teologo che come banale sociologo anticlericale.

  4. Andrea

    Lettera ridicola e ideologica; non c’è un motivo che sia sensato:
    1) Prova ad andare in giro mano nella mano con un ragazzo e vediamo quanto il clima è tollerante (http://www.gay.it/news/Essere-coppia-in-provincia–commenti-acidi-e-anche-foto-col-tablet).
    2) Non mi pare che la legge Mancino sia mai stata considerata un pericolo alla libertà di pensiero; non vedo quindi come estenderne la protezione agli omosessuali possa essere definita incostituzionale.
    3) Se sostieni che le leggi ci sono già, allora per coerenza abolisci del tutto la legge Mancino, comprese le tutele sulla base della fede religiosa, altrimenti la tua posizione è solo una scusa per mascherare il tuo fastidio verso gli omosessuali.
    4) L’estensione della legge Mancino tutelerebbe anche gli eterosessuali, in quanto si stabilirebbe che non si può discriminare per orientamento sessuale, qualunque esso sia; questo punto quindi non ha alcun senso.

    1. Cisco

      “C’è anche chi fotografa i due ragazzi col tablet”!
      Caspiterina Andrea, è terribile: dieci frustate e a marcire in galera con la legge Scalfarotto-Mancino (e buttate la chiave, mi raccomando)!
      Secondo me Scalfarotto ha l’incubo di passare inosservato anche da solo…. quindi scimmiotta delle leggine veterofasciste per tentare di passare alla storia. Ma al massimo passerà alla storiella.

  5. Paolo

    Benissimo allora subito una letterina anche in Russia ove vige una legge contro la libertà delle persone omosessuali…
    Chiedo poi quali sarebbero le azioni eterofobiche o le manifestazioni offensive nei riguradi degli eterosessuali perpretate da omosessuali come citato “soprattutto se essi non provocano (“eterofobia”?), con manifestazioni inopportune ed, a loro volta, offensive verso gli eterosessuali.”

    Non è che per caso, come al solito, si cerca di vorrebbe parlare a nome di una categoria “gli eterosessuali” per portare avanti le istanze proprie invece di ideologia confessionale?
    Il caso Barilla poi non è eterofobia…Il Sig. Barilla ha fatto un’affermazione, che è stata legittimamente contestata, e sulla base della quale sempre il Sig. Barilla ha rettificato liberamente spiegando il suo vero pensiero in merito (fossi in lui sarei un pò stufo di essere tirato a mano a sproposito). Qualcuno ha forse attaccato gli eterosessuali? Qualcuno ne ha forse invocato una discriminazione??? Attendo documentazione in merito se c’è.

    Sarebbe poi corretto che chi scrive tale lettera chiedesse altresì l’annullamento della legge Mancino per la libertà religiosa…in Italia di certo non vi è un clima ostile alle religioni quindi…

    1. Piero

      Che noia, la legge Mancino va abolita in toto, e basta con sto’ : “allora abolite la legge Mancino”, se c’è un referendum sono il primo a correre a firmarlo.
      Vedendo il sig. Barilla fare quella penosa dichiarazione mi sono subito venuti in mente le “spontanee” autocritiche fatte nell’Unione Sovietica da quelli che poi venivano spediti in Siberia…..su dai un minimo di pudore….

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