
No alla legge anti-omofobia, battistrada per il matrimonio omosessuale. L’appello di Alleanza Cattolica
Pubblichiamo l’appello di Alleanza Cattolica che per sabato 5 ottobre ha organizzato a Milano un convegno dal titolo “Ideologia del gender, omofobia e unioni civili omosessuali, un itinerario contro la famiglia” (Auditorium Giovanni Paolo II, Piazza Santa Maria Nascente, dalle 15 alle 19. Relatori: Massimo Introvigne, Assuntina Morresi, Domenico Airoma, Alfredo Mantovano, Tugdal Derville, portavoce della Manif pour tous francese)
No alla legge anti-omofobia, battistrada per il matrimonio omosessuale
Riprende in Parlamento la discussione della proposta di legge contro l’omofobia, presentata come necessaria per proteggere gli omosessuali da violenze e aggressioni. Tali violenze – sotto forma di aggressioni fisiche, così come di minacce, ingiurie o diffamazioni – vanno certo condannate senza riserve e punite severamente. Ma per questo non c’è bisogno di nuove norme. Le leggi in vigore puniscono già, senza distinzioni, ogni aggressione all’integrità della persona e alla sua sfera morale. Inoltre prevedono le aggravanti dei «motivi abietti» e del profittare delle condizioni di debolezza della vittima, applicate da molti anni alle violenze compiute contro gli omosessuali in quanto tali.
Se non serve per le violenze – già punite – a cosa serve, allora, la legge? Risponde lo stesso onorevole Ivan Scalfarotto, che ne è il relatore e principale propagandista. Intervistato da L’Espresso lo scorso 26 agosto, Scalfarotto ammette che il dibattito sulla legge contro l’omofobia «precede quello sui matrimoni gay, o sulle unioni». Perché tra le due cose, normativa sull’omofobia e introduzione del «matrimonio» omosessuale, «l’una viene logicamente prima dell’altra».
Questa legge, che intende dunque preparare l’introduzione del «matrimonio» omosessuale, rischia di silenziare e intimidire, com’è già avvenuto con leggi analoghe in altri Paesi e con una gravissima violazione della libertà di espressione e della libertà religiosa, coloro che affermano – con il Magistero e con il Catechismo della Chiesa Cattolica (n. 2358) – che l’inclinazione omosessuale «è oggettivamente disordinata» e «costituisce per loro [le persone omosessuali] una prova», e che in nessun modo le unioni omosessuali possono trovare un riconoscimento giuridico, lo si chiami o meno «matrimonio». Né basta qualche emendamento «cosmetico» perché venga meno la carica liberticida della legge.
Alleanza Cattolica, nel ribadire la condanna di ogni violenza contro le persone omosessuali, come contro chiunque, chiede quindi un «no» alla legge contro l’omofobia oggi, condizione perché si possa dire «no» domani al riconoscimento giuridico del matrimonio – e delle adozioni – omosessuali.
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Il DSM non serve a niente, è inaffidabile, inattendibile, manca di validità. Ce l’ha ricordato di recente il National Institute of Mental Health. Ma anche tanti psicologi e psichiatri lo dicono. Interessante quest’affermazione di Margaret Hagen della Boston University: “Date le loro farsesche procedure “empiriche” con il quale giungono a nuovi disturbi, con relative liste di sintomi, ci si chiede coma faccia l’Associazione Psichiatrica Americana a pretendere che il loro manuale diagnostico abbia un fondamento scientifico sperimentale. Non è nient’altro che una scienza per decreto. Dicono che è una scienza, dunque lo è”.
@ Giovanni
A mio avviso, il matrimonio civile andrebbe abolito.
Intendevo dire che il matrimonio, nei limiti di quel poco senso che ha, è un contratto di maternità, volto a tutelare la gravidanza, che, ovviamente, nel caso dei gay non può avvenire.
Poi, mi dirai che si possono sposare anche gli sterili ed, infatti, io ti rispondo che si tratta di un negozio strano e desueto. Tanto è vero che ormai nessuno lo stipula più.
Ma il problema è che, a forza di dire che gli omosessuali si devono sposare perché si amano, si finisce per aderire alla stessa logica dei cattolici secondo cui l’amore sessuato ci può essere solo nel matrimonio.
Mah! la parola deriva da mater munus cioè beni della madre, come pater munus , beni del padre, che però ha dato origine ad una parola, patrimonio, relata oggi ad un contesto del tutto diverso.
Ciò farebbe supporre che del contratto di matrimonio gli aspetti patrimoniali siano preponderanti rispetto a quelli legati alla riproduzione, infatti ai tempi dei Romani i nullatenenti facevano figli senza sposarsi.
Comunque la tua ipotesi mi pare una fuga in avanti, io con la mia compagna ho fatto due figlie, ma mi tiene il muso almeno una volta all’anno dicendo che dovrei sposarla (in comune, siamo divorziati tutti e due) 😉
Questa è una versione, spero meno violenta, dell’ideologia del Ku Klux Klan (ragiono per assurdo, ma il meccanismo è lo stesso): “Se non teniamo i negri al loro posto e concediamo non importa quale diritto, finisce che questi pensano di essere come noi e pretendono di sposare donne bianche. E visto che qualche svergognata pronta a questo abominio si trova sempre, ci riempiamo di meticci”
Ecco, appunto, ragioni per assurdo, lo vedi che te ne accorgi da solo?
“Se non teniamo i pedofili al loro posto e concediamo non importa quale diritto, finisce che questi pensano di essere come noi e pretendono di sposare i bambini”
Visto che si insiste con questo paragone tra omosessuale e nero, voglio mostrare come invece potrebbe suonare, non per paragonare l’omosessualità alla pedofilia, anche se sono entrambe varianti della sessualità, ma per mostrare come l’assurdo paragone si potrebbe rivoltare agilmente.
Cioè, ci POSSONO e DEVONO essere dei casi il matrimonio non sia concesso, senza essere tacciati di razzismo.
Ai pedofili non bisogna concedere nessun diritto (anzi dargli trent’anni di galera e non spostarli solo nella parrocchia vicina, se sono preti) perchè la loro condotta coinvolge dei soggetti che non sono in grado di dare un consenso. Infatti ogni rapporto sessuale con un minore di 14 anni è considerato violenza carnale presunta. Lo stesso direi per chi si accoppia con animali o cadaveri. Ma due gay adulti consenzienti a chi fanno danno?
Guardi che l’Apa ha sdoganato anche la pedofilia, ha detto che va bene pure quella. E poi, la legge, i 14 anni, via, non sia medievale, basta cambiarle le leggi, scrivere qualcosa di diverso e via…
Dunque, Giovanni, concordi che il matrimonio possa essere considerato non accessibile per alcuni, senza perciò che chi lo pensa debba essere bollato come razzista.
( a parte il fatto che di danni il matrimonio tra due uomini ne fa parecchi, a tutti, alla famiglia, ai bambini, ma questo è notorio )
Rispondo a te ma dovrei anche incazzarmi con gli altri intelligentoni sopra di te, ma l’ultima frase mi ha fatto dare di stomaco.
“Ma questo è notorio?” …Ma chi ti credi di essere! Un’altra in possesso della verità assoluta? Comunque tu e tutti gli altri non preoccupatevi.. la legge contro l’omofobia, se mai uscirà, non vi toglierà il diritto di insultare le persone che credete inferiori e magari vi prenderete pure il merito di aver istigato un pestaggio! Vergognatevi e andate in pace…
Caro David, non penso affatto che un omosessuale sia inferiore a me, forse sei tu che ritieni di essere inferiore, ma non lo sei.
Ma credo che il matrimonio tra due uomini sia una cosa brutta, bruttissima, per la società, per la famiglia e per i bambini coinvolti.
O magari tu sei nato da due uomini o due donne? Nel qual caso mi rimangio tutto.
Cara Giovanna, grazie per non credermi un essere inferiore (c’era bisogno di specificarlo?). Già questo è di una presunzione tale che non fa altro che darmi ragione. Per il resto ti ha già risposto il mio stomaco.
Siccome, caro David, tu hai scritto “non vi toglierà il diritto di insultare le persone che credete inferiori”, ebbene sì, la signora Giovanna ha giustamente ritenuto necessario specificare che ella (bontà sua!) non ti ritiene inferiore.
Non dico che da gente come voi si possa pretendere una cosa largamente al di là della vostra portata come l’onestà intellettuale, e nemmeno di ricordarvi di tutte le bischerate che scrivete cambiando decine di nickname, ma almeno di fare lo sforzo di rileggere quello che avete scritto nel commento precedente…
Eh no, Gmtubini, la signora ha avuto la sfacciataggine di insinuare che sono IO a ritenermi inferiore ma che sbaglio a pensarla così (PSICOLOGIA DA QUATTRO SOLDI!!!). E’ così difficile da capire? o a furia di recitare a memoria le sacre scritture avete perso il significato delle frasi?
Quel “bontà sua”, “caro”, “giustamente” e tutte le minchiate che hai scritto te le puoi ficcare in gola e strozzartici!!! Almeno questo è chiaro?
Ci fosse stata una mezza volta, mezza di mezza che uno di questi tizi multipli avesse ammesso la topica che ha preso !
A volte mi sembra di leggere dei bambini dell’asilo, ma non lo dico a vanvera, lo penso veramente !
Per carità cristiana , caro David o chiunque tu sia, ti ripeto che non essere ammessi al matrimonio per due uomini non significa che sono inferiori,come paventi tu, o non l’hai detto tu ??, per esempio a me non è concesso partecipare a miss Italia, ma non sono affatto inferiore alle miss, semmai un pelino più stagionata ! 🙂
Eh sì, caro David, hai fatto una solenne figura di cacca!
E più ti agiti e più la cacca in cui sei immerso emana fetore!
Quindi stai buono, che è meglio!
Ceto Giovanna, non si possono sposare i minori di 14 anni, gli interdetti ex art 85 cc e anche gli eterosessuali adulti quando sono costretti dai genitori o comunque da terzi. Sono gli stessi soggetti che non possono lavorare, comprare o vendere un bene o aprire un conto in banca.
Non si capisce perchè ai gay, che possono fare tutte le altre cose debba essere vietato il matrimonio e solo quello.
Ma certo, è molto difficile come si possa pensare che due uomini o due donne non possano accedere al matrimonio, per delle futili ragioni antropologiche, storiche, culturali, filosofiche, psicologiche, biologiche…..chi lo pensa non è che uno sporco razzista !
Ah, dimenticavo che non si possono sposare i fratelli, che pure si possono amare tantissimo, non si possono sposare padre e figlia, o madre e figlio, non si possono sposare tre persone insieme, o quattro o cinque, non ci si può sposare col proprio amatissimo gatto (tutta gente che può aprire un conto in banca,tranne il gatto, ma che razza di paragone è!? )….è una vera ingiustizia ! Non si può non affermare che tutte, ma proprio tutte le legislazioni millenarie fino a pochi anni fa , compresa quella italiana tuttoggi , siano profondamente razziste !
Giovanna stai scherzando? Esistono moltissime culture dove i matrimoni sono tra più di una persona ( certi sceicchi arabi o capi tradizionali africanii hanno harem composti da centinaia di mogli, tutte regolarmente sposate) , tra persone dello stesso sesso (nelle culture tradionali americane e asiatiche) o addirittura con un morto (diverse culture africane, per i figli si ricorre alla fecondazione eterologa con un fratello minore del defunto, ma i bimbi sono legalmente figli del trapassato) .. Come vedi sono sempore esistite culture “non razziste” in questo campo.
Sul gatto hai ragione, ma anche lui è compreso tra chi non può dare un consenso informato, almeno non genralmente 🙂
Dunque, per la seconda volta ammetti che non ritenere accessibile il matrimonio a chiunque possa essere una legittima scelta , dato che che non mi sembra tu abbia dato del razzista a chi non sostiene l’introduzione della poligamia e dell’incesto legale in Italia, o almeno l’hai messo tra virgolette, consapevole dell’ assurdità dell’assunto.
E se a questo punto non ci sei ancora arrivato non posso farci niente, lo so che seguire il filo del discorso è un lavoro improbo, non per tutti, ma veramente a parlare con te e company ne escono dei dialoghi surreali.
La poligamia è in regresso anche nei paesi dove è legale e l’incesto è il più radicato tabù della storia umana (praticamente si conoscono casi di incesto legalizzato solo in famiglie reali, anzi di re divinizzati come i faraoni egizi e gli Inca peruviani). Non esiste quindi praticamente nessuna richiesta sociale in questo senso. I casi di cronaca che ho trovato parlano di un olandese che ha fatto un patto civile con due donne che sono legate sentimentalmente tra di loro oltre che con lui e due fratelli tedeschi separati alla nascita che si sono reincontrati dopo 16 anni e hanno fatto quattro figli.
Per contro esistono milioni di coppie gay al mondo e la richiesta sociale è così forte che il matrimonio gay è legale in 13 paesi. Se la richiesta sociale di altri tipi di unione aumenterà ne discuteremo.
PS discutere con te è come giocare a scacchi con un piccione. Non impoerta quanto sei bravo a giocare, lui si aggira tronfio per la tastiera rovesciando i pezzi e facendo glu glu, come se facesse le migliori mosse del mondo.
Se la signora Giovanna ti pare un piccione, tu con le tue ridicole e reiterate menzogne (poligamia in regresso… ahahahahahah!) al massimo puoi aspirare a diventare utile e intelligente come il guano di piccione sul parabrezza dell’auto.
Caro Giovanni, alla fine per sostenere il matrimonio gay ( tra l’altro in orrore alla maggior parte degli omosessuali ) ti toccherà sostenere pedofilia, poligamia ed incesto ! Complimenti !
Volevo aggiungere, per rispondere alla prevedibile obiezione sulla maggioranza degli omosessuali che se ne fregano e stra-fregano del matrimonio gay, quando non ne siano francamente disgustati, che mi baso sui dati dei pochissimi matrimoni gay nei paesi dove il matrimonio gay è stato introdotto , anche se un solo bambino comprato sarebbe sufficiente per rigettarlo, e sul parere spontaneo e non organizzato degli omosessuali “veri” che sono intervenuti qui in questi mesi e sui tanti articoli di Tempi su omosessuali che riescono ( ancora )
a sfuggire all’omologazione gay e manifestare la loro opinione di uomini.
Bè, poi quella che tu sei bravo a giocare, caro Giovanni, te la potevi risparmiare ! Stai rimediando una serie di figuracce da far invidia a bifocale e remo messi insieme !
Con ciò, a me di aver ragione dialetticamente, in sé e per sé mi importa pochino pochino, sono molto più interessata al futuro dei miei figli, che possano crescere in una società che conosca ancora il significato delle parole uomo e donna, padre e madre.
Sei così patetica che devi risponderti più volte per darti ragione, guarda un po’.
Tra molti anni quelli come Giovanna e JimTubin saranno impagliati in un museo, in una teca con la targhetta “Bigottus Catholicus Italicus” , con una bacheca vicino che conterrà gli oggetti tipici di questa cultura scomparsa: un rosario, un cilicio, una copia ingiallita di Tempi.
I bambini delle scuole verranno in visita e chiederanno: “Maestro, ma tutti i jimTubin avevano la faccia così arrabbiata?” “Erano una cultura molto severa, avevano in odio i diversi, specie i gay” “Ma davvero erano così stupidi?” “Parliamo di molto tempo fa, caro, pensa che sembra che non usassero neppure le parole che al plurale cambiano genere come ginocchio, pensavano che fossero state introdotte nella grammatica da un complotto gay” “Oooooh, davvveroooo?”
“E tutte le Giovanne erano così tristi?” “Erano preoccupate per il futuro pensavano che il fatto che tutti avessero gli stessi diritti avrebbe distrutto la società” “Perchè pensavano una cosa così ridicola?” “Credevano fosse scritto nella Bibbia” “Ma la Bibbia non dice questo, il Papa lo ripete tutti i giorni” ” Una volta era diverso”
Proprio per evitare l’impagliamento di chi non la pensa come te che ci battiamo contro leggi anti-omofobia fasciste e liberticide: ti sei spiegato benissimo, ma un pochino l’avevamo capito che lo scopo di tali proposte è il tristissimo pensiero unico gay e la mia è la frase originale caro pappagallo , manco lo sforzo di trovare un aggettivo diverso !
è inutile girare attorno al discorso.
Impedire il matrimonio omosessuale non è una discriminazione semplicemente perché, trattandosi di un negozio giuridico con un causa carattterizzata da elementi pubblicistici, non è un diritto soggettivo, ma, al massimo, un interesse meritevole di tutela.
Negare la libertà di omosessualità ed il rispetto della personalità omosessuale in tutte le sue sfaccettature è un’ingiustizia. Se, poi, la motivazione è la volontà di permettere la perpetuazione della specie, si tratta di una ingiustizia da nazisti, i quali ritenevano che la persona non fosse – fine a sé stessa, ma – strumentale alla società.
Allora non è discriminazione neppure negare il diritto ad una bianca di sposare un nero, no?
Anche un matrimonio interraziale “trattandosi di un negozio giuridico con un causa carattterizzata da elementi pubblicistici, non è un diritto soggettivo, ma, al massimo, un interesse meritevole di tutela”
“Inoltre prevedono le aggravanti dei «motivi abietti» e del profittare delle condizioni di debolezza della vittima, applicate da molti anni alle violenze compiute contro gli omosessuali in quanto tali.” ci fate un esempio di cronaca in cui tali fantomatiche aggravanti per abbietti motivi sono stare applicate in una aggressione a un omosessuale, o come al solito parlate solo per dar aria ai denti?
Beh, i casi non sono molti perché non sono molte le aggressioni agli omosessuali, come vorreste farci credere voi per far abbronzare le gengive. Però ti assicuro che le aggressioni ai gay sono regolarmente punite e l’aggravante è applicata.
Ho chiesto di citare un caso di cronaca ricavabile dai giornali. Altrimenti potere dire qualsiasi cosa chiedendo di credervi sulla sola vostra parola.
Ma Anna, non sei quella che ha per vicini di casa due amorevoli e deliziosi gay medici o ingegneri, a seconda dei casi, non ricordo se con bambini acquistati in India ?
Ma quante aggressioni avranno subito, decine,centinaia, migliaia, si informi da loro !
Gentile signora Anna,
non ha nessuna importanza trovare un caso in cui l’aggravante è data o no.
Infatti per un giurista conta l’astratta possibilità che una simile aggravante venga contestata. Già in quel caso si può dire che il reato è punito, in quella forma.
Se poi vuole approfondire, le suggerisco di fare una ricerca su un motore di ricerca giuridico. Dovrà anzitutto ricercare un caso di aggressione “omofoba” e i casi non sono molti. Poi verificherà se l’aggravante è stata contestata.
Dato che è lei che vuole sapere se l’aggravante viene contestata o meno, spetta a lei informarsi.
Veramente è l’articolista che scrive che viene applicata, per cui dovrebbe essere lui a dimostrare che lo è. E poi, che aggravio di pena comporta?
Aggiungo poi che una eventuale aggravante di omofobia non si aggiungerebbe all’aggravante dei motivi abietti o futili, ma la soppianterebbe. Quindi l’effetto dell’introduzione di questa aggravante, che a parer mio è incostituzionale perché troppo vaga e in ipotesi attinente ad una opinione personale, non sarebbe rafforzativa.
Infine credo si renda conto che è una aggravante che suscita molte perplessità. Queste perplessità non hanno nessun valore, nessuna cittadinanza?
Veramente è una aggravante per “motivi abietti o futili” a essere vaga: quali sono gli abbietti motivi? e quelli futili? e in base a che parametro? Aggravanti del genere dovrebbero essere incostituzionali o perlomeno ridefite viste la loro vaghezza.