Omaggio di Google a Hermann Rorschach, l’uomo che inventò il test delle macchie

Di Elisabetta Longo
08 Novembre 2013
Macchie simmetriche, all'apparenza casuali, in grado di suggerire la personalità di chi le guarda e prova a dire cosa le sembrano. La tesi di un medico svizzero, oggi omaggiato da Google

Continua la tradizione dei Doodle di Google, immagini animate messe in occasioni speciali al posto della tradizionale nome del motore di ricerca. Oggi tocca allo psichiatra svizzero Hermann Rorschach, noto per aver inventato il “test delle macchie”. Nato 129 anni fa, Rorschach inventò il test per caso, quando era ancora studente nel 1918. Fin da bambino giocava spesso con un gioco da tavolo allora molto popolare chiamato Kleks (macchie, in tedesco), che consisteva nel ricostruire delle storie partendo dalle macchie colorate che si avevano davanti.

COSA VEDI? Casualmente Hermann notò che i pazienti affetti da schizofrenia facevano associazioni diverse rispetto agli altri pazienti. Quindi elaborò nel 1921 il suo test definitivo per diagnosticare la patologia. Si tratta di dieci immagini, all’apparenza formate da inchiostro, perfettamente simmetriche, che non sono casuali come sembra, ma disegnate dallo stesso Rorschach. Che, figlio di pittore, aveva il pallino del disegno. Il medico svizzero sosteneva che semplicemente chiedendo “cosa vedi?” si potesse capire molto della personalità della persona a cui lo si domandava. E oggi Google invita tutti i suoi visitatori a guardare quelle macchie e dire agli amici, condividendo sui social, cosa vedono.

 

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