
Oh-oh ci sta cadendo un mito. Quanti guai per de Magistris
Povero Luigino de Magistris, ultimamente non gliene va bene una. Partito per «scassare tutto», sta finendo scassato lui stesso. L’ultima che gli è capitata è che è stato inserito nel registro degli indagati per le buche nelle strade di Napoli.
Ma secondo il sito dagospia, il prossimo futuro porterà altri guai. Da un lato, pare che la Corte dei Conti «ha messo nel mirino la recente assunzione di circa 300 maestre».
Dall’altro il sito di gossip cita «spifferi attendibilissimi», secondo cui «sarebbe stato chiuso il fascicolo sulle presunta presenza di camorristi nel corso della manifestazione contro l’amministrazione De Magistris dello scorso 10 aprile».
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Durante quella manifestazione una folla di commercianti e cittadini si riversò in strada per protestare contro il sindaco i suoi piani di viabilità. Il primo cittadino, incautamente, disse che fra i partecipanti c’erano infiltrati della Camorra. Tempi.it verificò se tale pesante accusa avesse qualcosa di vero, registrando la reazione sgomenta di uno degli organizzatori, Lucio Mauro di Cittadinanzattiva («Se di questa accusa ha le prove faccia una denuncia alla Procura della repubblica, altrimenti stia attento a non commettere reati lui, come procurato allarme o diffamazione»).
Bene, secondo Dagospia «l’istruttoria sarebbe stata chiusa con un nulla di fatto: sarebbe stato documentalmente accertato che non ci sono state minacce ai commercianti né infiltrazioni della camorra nel corteo, con buona pace di chi continua a identificare qualunque protesta nei confronti di De Magistris con un complotto pluto-massonico-camorristico».
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