
Ogm, nuovo blitz degli ambientalisti nei campi di Fidenato. «I vigliacchi fanno le azioni nascondendo le facce»

Torna a farsi calda l’atmosfera attorno ai campi di Giorgio Fidenato, l’agricoltore friulano che da qualche anno semina mais ogm in contrasto con la legge italiana ma non, secondo lui, con quella europea (qui l’intervista a Tempi in cui racconta la sua battaglia). Martedì un gruppo di attivisti, gli stessi che già due anni fa portarono a termine un blitz analogo, sono entrati nei suoi appezzamenti a Vivaro, vicino a Pordenone, e armati di falce hanno distrutto tutte òe piante. «Abbiamo liberato la natura dagli ogm abbattendo totalmente il campo coltivato col Mon810, per dare così un segnale preciso alla Monsanto ed a Fidenato», hanno scritto i “disobbedienti” sul loro sito internet, corredando la nota con un video che dà testimonianza dell’azione.
«I vigliacchi fanno le azioni nascondendo le facce», è la risposta di Fidenato, consegnata a tempi.it. «Ironia della sorte: al mattino si era svolta proprio la prima udienza del processo contro il secondo gruppo dei facinorosi che nell’agosto del 2010 avevano fatto il primo il primo blitz». Così, spiega l’agricoltore, gli ultrà anti-ogm sono stati liberi di agire: «Il tempo che arrivassimo a Vivaro da Pordenone e avevano già finito tutto. A ogni modo sono stati filmati, alcune targhe delle macchine riprese: la Digos ne ha fermati una trentina e ho sporto denuncia».
«LEGGI AD PERSONAM». Nonostante l’ennesimo blitz ambientalista, Fidenato intende andare avanti con i suoi progetti: «Ho già trinciato il campo: appena smette di piovere riseminiamo». Anche perché ormai il nemico che da queste parti temono di più gli agricoltori come lui e Silvano Dalla Libera, l’amico coltivatore che con Fidenato si è messo a capo di Futuragra e semina mais ogm, non sono gli attivisti. Bensì lo Stato e la Regione, che moltiplicano leggi e decreti per impedire loro di aprire i propri appezzamenti alle colture transgeniche. Il tutto sebbene nel settembre del 2012 la Corte di giustizia europea abbia dichiarato che non ci possono essere procedure nazionali di autorizzazione o divieto alla coltura di varietà del mais Mon810, approvato a Bruxelles già nel 1998. «Ogni legge italiana è quindi illegale», commenta Fidenato, che accusa anche l’ultimo testo redatto in materia: «È stato fatto praticamente ad personam contro di me». Il riferimento è al decreto legge 91 approvato due giorni fa, che all’articolo 4 comma 8 introduce il reato penale per chi vìola i divieto di coltivare ogm in Italia, con reclusione da 6 mesi a tre anni e multa da 10 mila a 30 mila euro. «Questa è la sinistra: facevano tanto i puritani per le leggi ad personam di Berlusconi, e poi scrivono questo praticamente solo contro di me».
NUOVA MULTA DALLA FORESTALE. Intanto, il Corpo forestale dello Stato ha sanzionato Fidenato con una multa da 40 mila euro dopo aver riscontrato la presenza di mais transgenico sui suoi terreni. «Sto attendendo la Forestale, che arriverà per ordinarmi di distruggere il campo di Tomba di Mereto e Colloredo di Montalbano, gli altri comuni dove ho seminato ogm. Ma ovviamente non lo rispetteremo, andiamo avanti con la nostra battaglia». La strategia a cui si affida l’agricoltore friulano è semplice: fregarsene della legge e seminare, subirne le conseguenze e aggrapparsi ai ricorsi, forte della sentenza della Corte europea. E, nel frattempo, riparare i danni provocati dagli attivisti anti-ogm: «Sono convinti di avere la verità in mano, mentre noi saremmo quelli che stanno distruggendo la natura. Ma sono fondamentalisti, e con i fondamentalisti è difficile discutere: i paesi arabi hanno i jihadisti, noi abbiamo questi».
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2 commenti
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Caro Fidenato, non sono convinto del tutto della bontà degli OGM, ma sono con te in questa battaglia di civiltà contro questi stronzi che sono convinti di avere la verità in tasca. Lo ripeto: cinquanta anni fa tutto era naturale e bello… però si moriva di fame!!!
esempio di stato mafioso. non per i riina, ma nelle sue viscere. ecco la democratica serracchiani.