
Ogm. «Non hanno effetti negativi per salute e ambiente»

Dopo aver analizzato un migliaio di studi sugli organismi geneticamente modificati (Ogm), l’Accademia nazionale americana delle scienze ha affermato che essi sono sicuri e non hanno mostrato effetti negativi per la salute dell’uomo o per l’ambiente. Gli Ogm dunque non presentano differenze rispetto alle colture tradizionali.
179 MILIONI DI ETTARI. Pur sottolineando che servono altri studi, riporta Le Monde, l’Accademia sottolinea che «in base ai dati disponibili non sono state riscontrate differenze nei rischi per gli uomini e l’ambiente tra Ogm e colture tradizionali».
Oggi le principali coltivazioni Ogm comprendono mais, soia, cotone e colza resistenti a insetti ed erbicidi. Nel 2015 gli ettari coltivati in questo modo erano ben 179 milioni (rispetto ai 181 del 2014), nonostante i numerosi ostacoli legislativi esistenti il molti paesi del mondo.
MENO INSETTICIDI. Secondo il rapporto, inoltre, i semi resistenti agli insetti porterebbero molti benefici consentendo di ridurre l’uso di insetticidi, senza però ridurre la diversità delle piante e degli insetti.
Foto Ansa
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3 commenti
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Per carità!
Alla larga dagli “autorevoli studi”!
Io non mi fido.
Maggior resistenza agli erbicidi vuol dire che l’agricoltore aumenterà la dose per controllare le erbe infestanti.
La FAO scrive in un suo rapporto:
“…Ammontare di quanto normalmente l’irrigazione migliora la produttivita’ agricola. : il doppio…”
“… Superficie coltivata con tecniche irrigue nel 2006: 301 milioni di ettari (che è solo un quinto del totale)….”
Quindi Il maggiore fattore limitante alla produzione agricola è l’acqua e questi ogm ne necessitano di più? senza acqua piante non ogm o piante ogm non producono.
Il cotone che davano ai coltivatori indiani per produrre di più aveva bisogno di più acqua che però non c’era e alla fine i coltivatori si suicidavano per i debiti.
io li darei da mangiare agli animali gli OGM oppure che sia scritto bello in grande sugli alimenti che li contengono.
P.S. purtroppo i contadini indiani si suicidavano in ugual misura anche quando non c’era il cotone OGM.