
Noi amiamo la vita più di quanto loro amino la morte

L’orrore di questa notte a Parigi dice del fondo di violenza nichilista cui può giungere il travisamento fanatico della religione. Ha ragione Marc Lazar, gli islamisti che sparavano sulla folla inerme non hanno attaccato dei luoghi simbolo, hanno attaccato la nostra vita quotidiana, vogliono farci vivere nel terrore mentre prendiamo un caffè al bar o mentre andiamo a fare la spesa. Di fronte ai giovani corpi trucidati del teatro Bataclan non possono non tornare in mente le parole di Osama bin Laden: noi vinceremo perché noi amiamo la morte più di quanto loro amino la vita.
Ebbene, tutta la nostra storia, tutta l’esperienza di continua rinascita di cui l’Europa è stata protagonista anche nell’ultimo terribile secolo dopo la carneficina di due guerre mondiali, padre Kolbe ad Auschwitz e il ritorno alla libertà di interi popoli dopo settant’anni di oppressione e di morte civile, tutto questo testimonia di fronte al mondo che la vera vittoria è quella della vita.
Allora noi non fuggiremo di fronte alla minaccia del terrore solo se riprenderemo coscienza viva di questo nostro grande tesoro che nessun terrorista assassino può strapparci dal cuore.
Non fuggire vuol dire affrontarli con fermezza, con coraggio, con tutti gli strumenti a nostra disposizione, compresa l a forza di chi vuole difendere ciò che ha di più caro, ma senza cadere nella loro logica di odio, perché la nostra storia, la nostra ragione ci dicono che l’ideale non è l’homo homini lupus ma una convivenza umana in cui ci siano spazio e dignità per ogni popolo, cultura e religione.
Allora resta una grave domanda su questa nostra volontà, noi europei, noi che siamo nell’immaginario di chi fugge da guerre e povertà il posto ideale di approdo, noi eredi del grande incontro tra Gerusalemme, Atene e Roma, fra religione ebraica, razionalità greca e cristianesimo, crediamo ancora nella novità di esperienza umana che le nostra fede porta nella vita di chiunque la incontri? La nostra fede di oggi, non il nostro pur glorioso passato.
O comunque quell’esperienza di civiltà, di convivenza, di bellezza oggi possibile perché non taglia i ponti con queste radici. È nella risposta a questa domanda radicale la possibilità di una resistenza reale a chi ci odia. E di unità tra noi, senza immediatamente cedere alle speculazioni politiche anche sul terrore che non fanno altro che dividerci.
Foto Ansa
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18 commenti
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Quelle dell’on. Lupi sono solo belle parole, fatti se ne vedono davvero pochi e tutto questo amore per la vita non so dove lo trovi. Mi chiedo:leggerà mai i commenti dei lettori? Sono piuttosto istruttivi, gli farebbe bene perderci qualche minuto ma dubito che trovi il tempo.
Articolo bello e vero.
C’è chi ragiona col cuore altri con la pancia.
La stupidità viaggia sempre veloce.
Ma se loro amano la morte come quelli di NCD amano la poltrona, allora sì che stiamo freschi!
E’ sconsolante dover dare ragione a Osama bin Laden, ma è proprio vero quello che dice: loro possono sperare di vincere perché amano la morte più di quanto noi occidentali amiamo la vita. Noi occidentali non amiamo la vita, amiamo la bella vita. Non è un caso che gli ultimi grandi papi, compreso l’attuale, abbiano sempre esortato a combattere la “cultura della morte” di cui è intrisa la nostra società. Nel suo messaggio ai cattolici del Regno Unito e dell’Irlanda in occasione della Giornata per la vita delo scorso anno, Papa Francesco ha nuovamente invitato a «combattere la cultura della morte», proteggendo ed amando la vita dal suo inizio alla sua fine naturale. Le nostre radici vivono nella bellezza che riusciamo a testimoniare oggi, che comprende anche una lotta serrata contro nemici esterni, ma anche interni.
Gentile Onorevole Lupi,Lei è giustamente indignato e amareggiato, come tutti noi, per la tragedia di Parigi, e ci richiama giustamente a riscoprire le nostre Radici Cristiane.Il Suo partito e lo schieramento cui Lei appartiene, però, sono secondo me la negazione di tali Radici, anche nei confronti del pericolo islamista, Distinti saluti e Buona Domenica.
Anche noi attacchiamo la vita quotidiana con l’aborto di stato (oltre 6 milioni solo in Italia), il silenzio è assordante.
Vero Leo dici sempre le cose piu’giuste !!!
Anch’io , qui in parte capisco Raider, leggendo Lupi che comunque stimo ,mi sono chiesto :
da dove viene la sua certezza che noi amiamo la vita piu’ di loro ? Ma siamo sicuri ?
Di che vita stiamo parlando ? Della liberta ‘tutta laicista di andare a morire ascoltando “Kiss the Devil ?”
Leggete il profeta Abacuc primo capitolo.
Tutto e’governato da un elemento che l’uomo moderno anche cattoluco ha voluto di fatto eliminare o si e’illuso di poter eliminare : il soprannaturale
E il soprannaturale pui’essere bianco o nero ma non puoi uscire da questo. Devi prendere posizione.
E paradossalmente , Fabio,sono proprio gli abortisti di tutto l’Occidente i più “indulgenti” nei confronti dell’islamismo.
Sui settanta miliardi l’anno nel mondo i bambini falcidiati nel seno materno, e non ci si scandalizza. Ma l’aborto è l’orrore più grande, la peggiore guerra di tutti i secolo -passati e che verranno- perchè è fatta contro la vita ( contro Dio, amante della vita). Ma non si vedono, quindi addirittura -cristiani compresi- ci si dimentica di questa guerra schifosa – a dir poco.
La guerra più grande è questa, è la guerra contro Dio. Eppure si continua a dormire sonni tranquilli da sempre….
Direi che è giunta l’ora di svegliarsi dal “sonno stanco delle vostre anime” (Regina della Pace)….
E non ti pareva che il buonismo si sarebbe fatto sfuggire l’occasione per ripetere le solite parole d’ordine da cui non è consentito dissentire!
“Violenza nichilista cui può giungere il travisamento fanatico della religione”… Lupi, il travisamento della realtà, tanto per cominciare! Se trovate un po’ di tempo, tu e Alfano e compagnia transumante verso il renzismo truionfante, invece di perderlo inutilmente nelle ruinioni condominiali dell’Ncd, provate a dare un’occhiata a quello che scrive Aldo Vitale qui, su “Tempi.it”, ah proposito di cete peculiarità della “religione di pace” e “religione naturale dell’umanità”: quella islamica, naturalmente! Spiegagli tu che non è così: o vedi come saranno felici loro di spiegarti che li stai offendendo a morte, gente che trova naturale sgozzare chi manca di rispetto alla loro religione, che Papi e Santi, in epoche anche vicine, definirono disumana e incompatibile col Cristianesimo!
Che vuoi, che vogliono dire le tue parole belate di fronte alla fine dell’Europa, tu e voi che ne fate un’arma di ricatto quando c’è da imporre il Pensiero unico? Vuoi dire
“più immigrazione”,
“più islamizzazione”
“più multiculturalismo”:
è questo? Trova, almeno, il coraggio di dirlo!
Quello che dico anche a te, così ligio all’eurocrazia e alla dhimmizzazione dell’Europa, è.
NO ALL’iSLAM!
Signor Raider, per quanto di solito la apprezzi abbastanza, mi sembra che il suo intervento sia frutto di un pregiudizio grande come una casa.
Maurizio Lupi ha scritto delle cose molto condivisibili ,molto interessanti e molto sentite.
A questo punto, credo che potrebbe scrivere qualsiasi cosa e lei gli darebbe addosso allo stesso modo greve e grossolano.
Che peccato che non si possa essere uniti , almeno come esseri umani, se non come elettori, davanti a certe tragedie, nemmeno a chi dà un giudizio umano e cristiano ineccepibile.
Magari ha letto in fretta.
( Spero che non mi sfidi a duello per aver osato contraddirla: a volte capita, anche con chi si stima )
Credo che a non capire sia stata lei, posso dirlo perché lei non si è presa neppure il disturbo di spiegare dove avrei sbagliato, quale sarebbe il pregiudizio da parte mia e dove e cosa sarebbe condivisibile nel rituale bla-bla di Lupi. Non sono solito sfidare nessuno a duello, refrain che ho già sentito da lei, che può osare senza nulla temere da me, a parte che mi dipinge come non è il caso le debba essere spiegato e non perché lei mi stima quanto le pare abbastanza.
Potrei aggiungere altro, ma non vorrei che questa risposta somigliasse a una discussione più franca di quello di cui mi pare di capire lei senta la necessità. Su Lupi, come su Alfano, confermo quanto penso senza alcun pregiudizio, dopo aver letto e sentito quanto dicono e non da oggi. Come confermo l’invito o sì, la sfida a leggere quanto Aldo Vitale scrive a proposito di islamismo e Cristianesimo qui, su “Tempi.it”, nell’articolo limitrofo. A riprova che non sono greve e grossolano quanto mi fa lei con tanta leggerezza e delicatezza d’animo, è un invito – un invito: non una sfida – che avrebbe potuto, se non lo ha già fatto, rivolgere a Lupi lei stessa, signora Giovanna. Ma non vorrei presumere troppo: Lupi legga quello che vuole. Peggio di quello che scrive non sarà.
Che pesantezza, signor Raider !
E non ho detto che lei è greve e grossolano, non lo penso affatto , ma che il suo intervento è stato greve e grossolano : se non è grossolano dire che Lupi “bela” , che cosa è grossolano ?
Poi, se si rilegge, potrà constatare che il suo tono nella replica a me è proprio quello di uno che lancia una sfida a duello, quel tono risentito e permaloso che mi aspettavo ! 🙂
Ma, dico io, se uno si permette di fare certe frecciatine, dovrebbe anche saper accettare le frecciatine altrui !
Per quanto riguarda l’intervento di Lupi è bellissimo e credevo si capisse che a mio parere è sbagliato prendere a pretesto un commento così bello, solo a causa dell’autore che le è inviso oltre misura, per rivangare beghe noiose e fuori luogo in questo contesto.
L’effetto è stato un pochino “dalle stelle alle stalle”, direi, ecco.
Rilegga le bellissime parole di Lupi senza pregiudizio e vedrà che converrà con lui: “noi amiamo la vita più di quanto loro amino la morte”.
Lei si sente “sfidata”, presa a frecciate, rivangata fuori contesto, Giovanna: nessuna di queste cose è vera, ma faccia lei. Lei fa che sono stato ‘grossolano’ e permaloso: ‘grossolano’, lo dica a Lupi: permaloso, proprio per non macchiarsi di grossolanità, distinguerei fra circostanze e carattere: credo che in questo blog a essere attaccati da tutte le parti e con insulti di ogni genere, anche, spesso e volentieri sul piano personale, siamo io e Giovanna acob, che ho difeso – io: non Lupi – da attacchi vili quanto assurdi pur non condividendone certe posizioni, tanto permaloso e grossolano. e ciò mi è valso attacchi da cui nessuno mi ha mi ha difeso o mostrato solidarietà.
Lo dico tanto per la permalosità, perché su “Tempi.it” e solo su “Tempi.it” intervengo perché mi offre l’opportunita di esprimermi al di fuori dei canoni del politicamente corretto. E lo faccio con un computer disastrato e incollando vocali e consonanti: le assicuro che è molto più facile sentirsi dare del pesante, grossolano e permaloso, tenuto conto che attacchi o apprezzamenti non sono lo scopo di tanta fatica: e che insulti peggiori e minacce ad personam ne ricevo a iosa da quelli cha amano odiare più di quanto Lupi e Alfano li amano tanto da mettercene sempre di più nelle nostre case ricattando pensionati e disoccupati: prendetene uno in casa e qua ci sono i soldi. Sennò, potete crepare, cascarmi freddi davanti e noi Lupi, noi Alfani non muoveremo un dito.
Loro, Lupi e Alfan la Toulip, che amano la loro vita e le loro parole al punto che nulla di serio e di concreto hanno fatto per la vita degli italiani da sempre: dove sonlo gli aiuti alle famiglie? Dove, le politiche di sostegno alle coppie che generano, così da contrastare la denatalità? Sembra proprio che, sì, il destino dell’Europa è stato scritto dagli eurocrati: e i cattolici fanno la loro parte, tanto per ‘onore di bandiera”: gli preme molto di più la legge elettorale e l’accoglienza no limits degli immigrati, cui hanno dato lo ius soli. Tanto, Renzi è lì che li aspetta col Partito della nazione: quale? Quella di chi c’è, c’è: e gli assenti – eh, il passato, quella roba lì – ha torto.
Posso accettare gli inviti a leggere, tanto è vero che li ho rivolti a Lupi: non accetto quelli a rileggere, di cui non ho bisogno e non certo per cuccarmi uno che scopre l’aria fritta – scaduta nella retorica più becera, per di più – con la creazione della frittura di ritardo: “noi amiamo la vita più di quanto loro amino la morte.” Ma dato che lei, Giovanna, invita a rileggere, potrà accettare l’invito a rileggere il post in cui, letti i pensierini da tascabili del politicamente corretto collezionati da Lupi, ponevo qualche domanda da cui chi, come lei, ha capito e apprezzato il discorsetto d’occasione di Lupi, si sentiva, purtoppo, dispensato dal porsi:
Che vuoi, che vogliono dire le tue parole belate di fronte alla fine dell’Europa, tu e voi che ne fate un’arma di ricatto quando c’è da imporre il Pensiero unico? Vuoi dire
“più immigrazione”,
“più islamizzazione”
“più multiculturalismo”:
è questo? Trova, almeno, il coraggio di dirlo!
Lei, Giovanna, se trova tempo, voglia e modo di esaminare questioni così basse e banali, lo faccia, se non le chiedo troppo, senza scendere troppo sul personale: in fondo, se le sarà sembrato che io abbia attaccato sul piano personale un altro esponente dell’Ennecidì, attaccavo un politico, come si dice, un personaggio pubblico nell’esercizio, grossolano o meno, delle sue funzioni: con gente che non conosco non ho nulla da “personalizzare.”
E grazie di tutto e anche di niente.
Caro Raider , prendere coscienza di quel che tu dici implicherebbe per molti prendere decisioni serie e cambiare profondamente e spiritualmente giudizi e vita e rivalorizzare il passato anche cristiano con cui abbiamo rotto da tempo.
E ‘piu’ facile pensare all’Islam cone vorremmo che fosse , per quel che non e’ , appunto saltando la realta’e immaginare sognando ..come John Lennon in Imagine….
PS; Dimostriamolo concretamente che amiamo la vita, coi fatti e con chiare leggi a suo favore, senza stomachevoli compromessi, buoni solo a favorire l’aumento di un popolo: quello degli indignati.
Grazie, Maurizio.
Tuttavia, consentimi.
In questi ultimi anni abbiamo constatato a malincuore -un poco tutti, mi sento di dire- che quell’unità ,cor unum et anima una, non c’è più, è scemato nel tempo….Neppure nella Chiesa. Figuriamoci nella politica!!
Quanto al “ma una convivenza umana in cui ci siano spazio e dignità per ogni popolo, cultura e religione” noi lo abbiamo -e lo stiamo dimostrando- da decenni; ci piacerebbe che fosse vicendevole la cosa: sembra di no.
Abbiamo le armi spirituali, dono del Cielo, e quelle della politica e democrazia, costata sudore, lacrime e perfino sangue a tanti grandi che hanno fatto la storia; si potrebbe incominciare ad usarle.
Sennò son solo parole, parole, parole.
Grazie.