
Nik il Nero, il meraviglioso cameramen dei grillini in Senato che sa autoprodurre «il detersivo alla spina» [link url=https://www.tempi.it/videogallery/nik-il-nero-autoprodursi-un-detersivo-alla-spina#.UVW_AatYT1c]Video[/link]
Camionista, videomaker e, all’occorrenza, anche un po’ buttafuori. Nik il Nero, al secolo Nicola Virzì, quarantaduenne di Zola Predosa, Bologna, è il nuovo cameraman che da martedì sarà al seguito dei senatori del Movimento cinque stelle «per mostrare – dice lui – con la mia telecamera tutto quello che accade, tutto quello che viene fatto», nell’aula di Palazzo Madama.
FEDELE ALLA LINEA. Virzì, per riuscire ad arrivare dov’è arrivato, ha dovuto sbaragliare la concorrenza della bellezza di oltre 18 mila candidature spontanee pervenute in questi giorni negli uffici dei membri del Movimento Cinque Stelle appena eletti a Roma. Ma le malelingue dicono che sia stato scelto solo perché uomo di fiducia del “guru” Gianroberto Casaleggio e del comico Beppe Grillo nonché di comprovata fedeltà alla linea impartita al Movimento dai due, come, peraltro, ha già dimostrato in occasione dell’“epurazione” di Federica Salsi.
OH, LUI SA FARE I VIDEO! «Mi chiamano così perché fin da ragazzino mi vesto sempre di nero», ha detto Virzì. Infatti, «ho una collezione di oltre cento Fruit (una marca di t-shirt economiche e personalizzabili con stampe a scelta, ndr) tutte uguali e tutte nere. E poi ho capelli e occhi neri, e sono scuro di carnagione». Claudio Messora, grillino già membro del gruppo di comunicazione al Senato, ha detto di lui: «Il suo arrivo a Roma è una valutazione che stanno facendo Grillo e Casaleggio». E ha aggiunto: «Al di là dei fenomeni di costume, è un ottimo supporto, perché al momento ci manca chi faccia i video da diffondere sulla rete».
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ERA UN CAMIONISTA. Virzì sostiene di avere sempre da sempre avuto «una grande passione per la telecamera e quindi ho pensato di rendermi utile con qualche video». Oltretutto, aveva già tentato di «fare il videomaker di professione. Ci ho provato per cinque o sei mesi, ma non tiravo su abbastanza soldi, e così sono dovuto tornare a fare il camionista», il suo precedente mestiere. E proprio in camion, mentre guida, è solito realizzare le clip che l’hanno reso noto sulla rete. Fino all’opportunità coi grillini: «Il primo video che girammo col gruppo fu sul detersivo alla spina. Poi ne abbiamo fatti tantissimi di denuncia; direi ormai circa 350. Il 60% sono finiti dal mio canale YouTube direttamente sul blog di Beppe Grillo, che li apprezza molto».
LA ROTTURA CON FAVIA. Secondo quanto si apprende dal web, il primo incarico di Virzì in seno al Movimento Cinque Stelle è stato quello di supportare il consigliere regionale dell’Emilia Romagna Giovanni Favia, che poi, però, è stato, di fatto, espulso dal Movimento. Ed è stato proprio in quell’occasione che Virzì ha iniziato a dedicare a Favia più di un video in cui l’accusa. Le clip, che sono tutte caricate sul canale YouTube di Virzì, terminano con l’inevitabile invito: «Favia, Vaff…..o!».
PIZZAROTTI E IL SUCCESSO. Successivamente, quando a Parma si è insediato Federico Pizzarotti, primo sindaco a cinque stelle, che però è stato immediatamente travolto dalle polemiche sull’inceneritore, Casaleggio ha pensato bene di affidare proprio a Virzì il compito di “intervistare i giornalisti”, rei, secondo lui, di comunicare in maniera non appropriata i tonfi del sindaco grillino. Peccato, però, che le “interviste” di Virzì non erano altro che azioni di disturbo nei confronti di chi provava ad avvicinare Pizzarotti. Una specie di guardia del corpo, insomma, o un buttafuori. Solo che con la telecamera in mano. Un modello che, a quanto pare, ha premiato Nicola Virzì, in arte “Nik il Nero”, che ora farà il suo ingresso a Roma, la città del cinema.
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