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«Tutta la Nigeria è sotto attacco: questa non è una guerra religiosa»

Di Leone Grotti
07 Giugno 2022
«La maggioranza dei musulmani non appoggia i jihadisti. Oggi tutti i nigeriani soffrono. Al presidente Buhari chiediamo fatti, non promesse». Intervista al cardinale nigeriano John Onaiyekan dopo la strage di Pentecoste nello stato di Ondo
La chiesa di St Francis di Owo, in Nigeria, dopo l'attacco terroristico della domenica di Pentecoste

«Come possiamo parlare, come possiamo spiegare l'orrore di quello che è accaduto domenica in Nigeria? Non solo i cattolici, non solo i cristiani ma tutti i nigeriani oggi sono sotto attacco e soffrono». Così il cardinale nigeriano John Onaiyekan, arcivescovo emerito di Abuja, commenta a Tempi la strage di cristiani compiuta da terroristi ignoti nella chiesa di San Francesco a Owo, nello stato di Ondo, nel sud-ovest del paese. Un commando ha fatto irruzione al termine della Messa di Pentecoste, utilizzando la dinamite e sparando a tutti i fedeli, inclusi donne e bambini.
Eminenza, ci sono novità sugli autori dell'attentato?
Voi giornalisti chiamate sempre per sapere chi e perché. Ma cosa possiamo dire? Non sappiamo ancora chi sono i responsabili, il governo sta indagando.
Quale può essere l'obiettivo di un attacco così feroce e crudele?
Quando dei fedeli, riuniti in preghiera, vengono colpiti in chiesa la gente prova scalpore e rabbia. I cattolici ma non solo, tutti i cristiani si sent...

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