Niente di nuovo sul fronte digitale?

Di Ivo Stefano Germano
15 Agosto 2024
Ivo Stefano Germano (Università degli Studi del Molise) reagisce al saggio di Adriano Fabris sull'ecologia degli ambienti digitali pubblicato su "Lisander", il substack nato dalla collaborazione tra Tempi e Ibl
(Ansa)
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A proposito di “battaglie perdute” su cui ragiona in un ampio e approfondito articolo Adriano Fabris è forse utile prendere un po’ di tempo per capire, anzitutto, come lavorare, dal punto di vista della sociologia della comunicazione e dei media digitali, non tanto sul “perché”, tantomeno sul “come”, ma, sul “dove” perdere, costantemente e quotidianamente la battaglia, non solo etica con gli ambienti digitali. Una piccola premessa: non intendo fare le pulci, in senso seminariale o libresco, sull’ermeneutica dell’articolo di Fabris, poiché sarei più interessato a osservare le modalità proprie di costruzione dei presupposti – inevitabili? – di una sconfitta quotidiana, cioè, sulla costruzione mainstream e non degli ambienti digitali che non va dimenticato sono composti di relazioni, conversazioni, dati, camere di risonanza, il più delle volte, duole constatarlo, partigiane e faziose. Più in generale, gli ambienti digitali, come testimoniato da più di una ricerca e autore, hanno una loro ampia cogenza nelle diete informative e d’intrattenimento di tutti quanti noi. Nessuno si senta escluso. Tantomeno sia tentato da opporvisi calcando la mano sull’antico vezzo aristocratico, in tema di media. […]

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