
Niccolò Agliardi: «Vado fino in fondo, dentro e oltre il buio»
Non gli importa se sta parlando al telefono o se sta presentando una trasmissione radiofonica: le parole, in ogni caso, vanno ponderate e non devono mai essere fuori posto. Hanno un valore enorme, e fanno compagnia. Questa attenzione al linguaggio è evidente se si leggono molti dei brani di Niccolò Agliardi, uno dei più famosi cantautori di questi anni, vincitore (tra le altre cose) dell’ASCAP Award come autore di En cambio no (versione spagnola di Invece no di Laura Pausini) per la categoria miglior ballad pop 2009. Tre album alle spalle e un quarto in arrivo nei prossimi mesi. È appena uscito il suo nuovo singolo Fino in fondo (duetto con la giovane Bianca Atzei); lo abbiamo incontrato per fare due chiacchiere su progetti inediti, giovani scoperte e “strane compagnie”.
Niccoló, come è nato questo duetto con Bianca Atzei?
Ho incontrato Bianca in una serata, grazie ad un’amica in comune. Ci siamo incontrati all’ingresso di questa grande sala e lei ha subito espresso la sua generosa ammirazione nei miei confronti. Io non ho esitato a proporle di provare qualcosa insieme. Questo duetto è nato come gioco, e come gioco è rimasto. Penso che ascoltando il singolo si possa capire.
Nel nuovo singolo, Fino in fondo, dici «sono solo gallerie, non ti devi preoccupare. C’è un pezzo di strada nel buio da fare e si fa»: per te cosa significa l’esperienza del buio? Cos’è il buio per te?
Il buio è quello che io immagino proprio nelle gallerie. A parte nel caso della morte, non considero possibile un buio infinito; il buio è qualcosa di transitorio, che ha appunto la durata di una galleria. La cosa che più mi colpisce è che per poter uscire dal buio, bisogna entrarci. Sembra banale, ma non lo è affatto. Il momento del buio può portare a infinite opportunità.
Soltanto il vero è una sorta di elogio alla scrittura come catarsi, ossia considera l’atto dello scrivere come una ipotesi di percorso. Cosa significa per te scrivere?
Oltre che essere un ottimo passatempo, è una forma terapeutica. Scrivere è potersi rileggere, anche in epoche diverse da quelle in cui si scrive. Si mantiene così un legame sano con il passato, dal quale è possibile prenderne le distanze. Per me la scrittura è una compagnia alla quale non intendo rinunciare perché spesso mi ha salvato. In Soltanto il vero questo senso di salvezza è raddoppiato: anche Emis Killa, che condivide con me la canzone, è stato salvato dalla passione dello scrivere.
[internal_video vid=93394]
Anche una sola canzone può dare un immenso contributo all’intero scenario del nostro Paese. Cosa vorresti trasmettere attraverso le tue canzoni? Senti questa responsabilità?
Non sento nessuna responsabilità sociale e preferisco continuare a non sentirla. Sento però una responsabilità personale e individuale. Molte canzoni mi hanno aiutato a fratturare qualcosa, hanno portato a migliorarmi. Sono delle istantanee che ogni tanto scatto e riguardo. Poi, nei confronti di chi mi ascolta, io regalo le canzoni e aspetto che facciano il loro decorso negli appartamenti, nelle macchine e nelle cuffie di ognuno. Mi commuove sapere che io sono stato un’occasione profonda nell’animo di qualcun altro.
Qual è lo scopo del tuo percorso artistico? Cosa hai scoperto in questi anni e a cosa vuoi arrivare?
Il mio scopo è mantenere quella sobrietà e quella delicatezza che mi hanno concesso di potermi raccontare fino ad oggi. La scommessa che sto compiendo in questo ultimo periodo è provare a “sporcarmi” un po’ di più, voglio arrivare ad una canzone più ruvida. Per me questo significa condividere: è unire i miei “amici garbati” e provare a invischiare il tutto con altri, apparentemente differenti da noi. Con la mia incursione a MTV Spit (del quale è stato giudice fisso, ndr) ho potuto sperimentare il mondo del rap, di cui ora sono profondamente innamorato.
È un legame fatto di diffidenza e di amore. La diffidenza è necessaria per non farsi mangiare o per non macerare se stessi. Parlo poi di amore perché non c’è nessun posto al mondo che io conosca così bene. Come accade con una donna; quando si continua a volerle bene nonostante piccoli e grandi difetti, significa che si sta iniziando ad amarla. Solo così è vero amore.
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!