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Il caso Ngozi Fulani e il cortocircuito sul “razzismo a Buckingham Palace”

Di Rodolfo Casadei
22 Dicembre 2022
L'attivista britannica figlia di genitori delle Barbados che ha accusato un'ex dama di compagnia di Elisabetta II di offese razziste nei suoi confronti è accusata di «travestirsi da africana» e di «usare un nome finto»
Ngozi Fulani
L'attivista britannica di origini afrocaraibiche Ngozi Fulani in una foto postata sull'account twitter della sua associazione, Sistah Space

Non è sicuro che l’affare Ngozi Fulani si sia risolto venerdì scorso con un incontro chiarificatore a Buckingham Palace e le formali scuse della 83enne baronessa Susan Hussey, ex dama di compagnia della regina Elisabetta e madrina del principe William, alla fondatrice di Sistah Space, organizzazione che si prende cura delle donne di ascendenza africana che hanno subito violenze domestiche. Da poco più di una settimana è in corso un’indagine preliminare da parte della Charity Commission e della Greater London Assembly sulla gestione finanziaria della fondazione, in seguito ad accuse circolate su Twitter di malagestione dei fondi. Fino ad ora le infrazioni rilevate si limitano alla ritardata presentazione del bilancio e all’affidamento della revisione dello stesso a un volontario affiliato all’organizzazione anziché a un soggetto terzo indipendente, ma le indagini non sono ancora concluse.
«Da dove viene davvero?»
La vicenda è iniziata alla fine di novembre, quando Ngozi Fulani, nata M...

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