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Con John Henry Newman. Un nuovo dottore della Chiesa? (Cantagalli) siamo forse alla svolta: l’opera di Hermann Geissler, direttore del Centro internazionale degli amici di Newman, può davvero costituire la spinta definitiva all’entrata del teologo inglese nella schiera dei dottori della Chiesa. Sarebbe il trentottesimo. Se come stabilì il cardinale Prospero Lambertini, poi divenuto papa Benedetto XIV, i criteri di assegnazione sono «dottrina eminente, testimoniata da scritti» e «santità di vita, riconosciuta dalla Chiesa mediante la canonizzazione», mancherebbe che l’ultimo tassello – «dichiarazione da parte del papa o di un concilio» – fosse soltanto reso ufficiale. Perché, di fatto, i papi degli ultimi decenni hanno ripetutamente e ampiamente esplicitato la loro profonda stima nei confronti dell’ex presbitero anglicano.
A motivo del suo tratto ecumenico Giovanni XXIII citò Newman nella Ad Petri cathedram, sua prima enciclica. Per Paolo VI «non solo il Concilio, ma anche il tempo pr...
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